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EPISTEMOLOGIA E FONDAMENTI DELL’INFORMATICA<br />
1.4 IL PENSIERO BOUDONIANO E L’AZIONE CONGIUNTA DELL’UOMO-<br />
MACCHINA<br />
Sono ampi i discorsi che possono affrontarsi nel tentativo di<br />
capire <strong>il</strong> concetto di macchina. Da un punto di vista <strong>del</strong> tutto intuitivo<br />
riteniamo chiaro <strong>il</strong> concetto, salvo poi tornare su esso con i distinguo<br />
<strong>del</strong> caso. Il confine è l’idea <strong>del</strong>la macchina intelligente, idea<br />
per <strong>il</strong> momento, a nostro avviso, lontana dall’essere realizzata.<br />
Anzi riteniamo che attualmente una macchina “intelligente<br />
ed autonoma come nella potenzialità <strong>del</strong>l’uomo” non sia ottenib<strong>il</strong>e<br />
come manufatto. La via che vediamo per una produzione di “una<br />
macchina intelligente come l’uomo” è quella di riprodurre l’uomo,<br />
cioé è quella sia <strong>del</strong>la riproduzione sessuale artificiale, sia quella <strong>del</strong>la<br />
clonazione, con progettazione di un DNA “ad hoc”. E’ questo un<br />
terreno minato <strong>il</strong> cui dibattito ci condurrebbe lontano e ci condurrebbe<br />
verso le vie <strong>del</strong>l’etica, <strong>del</strong>l’opportunità, <strong>del</strong> controllo gestionale<br />
<strong>del</strong> mondo, verso un diverso esame <strong>del</strong>la globalizzazione, verso un<br />
diverso concetto di razza. Idee certamente di grande respiro ma inidonee<br />
per gli scopi che ci siamo ora prefissi in questo momento.<br />
Forse è più interessante ipotizzare che la costruzione di macchine,<br />
che superino certi limiti oggi evidenti, sia al momento di là da<br />
venire. Le difficoltà che l’uomo si trova ad affrontare nella comprensione<br />
<strong>del</strong>l’idea di macchina intelligente nascono dall’ambiguità <strong>del</strong><br />
significato di intelligenza. Interessanti sono, a tal proposito, le considerazioni<br />
<strong>del</strong>la psicologia cognitiva e le argomentazioni di Dennett.<br />
Ancora difficoltà varie si incontrano, per via di una sorta di incapacità<br />
attuale <strong>del</strong>l’uomo, o presunta tale, nell’andare contro quelli che lui<br />
stesso considera i suoi limiti. Basti pensare che una serie di ricerche<br />
sul cervello e sulle sue capacità ci indicano che l’uomo usa le sue potenzialità<br />
cognitive ad una percentuale molto bassa, valutata in ragione<br />
<strong>del</strong> 13% <strong>del</strong>le reali possib<strong>il</strong>ità. Questo dato empirico è diffic<strong>il</strong>mente<br />
documentab<strong>il</strong>e.