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INTRODUZIONE<br />
PER LA III EDIZIONE DEL QUADERNO<br />
Oggi diffic<strong>il</strong>mente un generico cittadino ut<strong>il</strong>izzatore <strong>del</strong> mezzo<br />
informatico, pensando ad un computer, penserebbe che esso è<br />
soltanto una macchina da calcolo. Sebbene per molti secoli l’idea di<br />
“calcolatore” era riferita sia logicamente che praticamente ad una<br />
semplice macchina per fare aritmetica, gli sv<strong>il</strong>uppi <strong>del</strong>l’ultimo secolo,<br />
in particolare degli ultimi settanta anni, ha affermato con prepotenza<br />
l’idea di calcolatori “universali”, versat<strong>il</strong>i verso qualunque tipo di<br />
compito ritenuto ut<strong>il</strong>e dall’uomo.<br />
Così, dalle prime grandi macchine <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong> XX secolo, a<br />
partire dagli anni ’40 la versat<strong>il</strong>ità dei calcolatori è diventata più realistica<br />
potendola <strong>del</strong>egare ai programmi immagazzinati in memoria.<br />
Ma i calcolatori nella loro forma attuale, ivi inclusa la loro<br />
permeazione nella società, nascono negli anni ’70 e hanno una veloce<br />
espansione; se ne occupano dapprima i m<strong>il</strong>itari americani, quindi le<br />
università, fino alla grande esplosione di Internet e <strong>del</strong>la posta elettronica<br />
che più o meno è collocab<strong>il</strong>e attorno al 1998! Un intero esercito<br />
di “persone parlanti informatichese”, <strong>il</strong> nuovo linguaggio internazionale<br />
che si è sovrapposto alle nostre lingue, è sceso in campo e<br />
ha invaso ogni campo <strong>del</strong>l’azione sociale!<br />
Sentiamo ormai quotidianamente parole <strong>del</strong> tipo: word, chip,<br />
bit, byte, megabyte, giga, scanner, <strong>mouse</strong>, laserjet, ram, modem,<br />
office, desktop, bancomat, f<strong>il</strong>e, e-ma<strong>il</strong>, internet, chat line, virus, excel,<br />
ecc. E sentiamo, analogamente, frasi come: ti faccio una ma<strong>il</strong>, ho scaricato<br />
da internet, vedo sul web, ti cerco in chat!<br />
Queste parole iniziamo a capirle, a volte solo perché le abbiamo<br />
sentite dire ripetutamente, di altre ne abbiamo una conoscenza<br />
parziale, ma quanti di noi saprebbero dire cosa significhi esattamente<br />
aspirina, cambio automatico, come funziona un televisore o una radio,<br />
come è fatto un forno a microonde, quali sono i problemi<br />
<strong>del</strong>l’acqua o <strong>del</strong>le centrali nucleari o <strong>del</strong> medio-oriente. Sì, a volte si