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Avvocati di famiglia 01_11:Avvocati di famiglia - Osservatorio di ...

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Analizzando il profilo della vittima, si può osservare<br />

come la prima e forse più importante tra le variabili<br />

che definiscono la specificità dell’omici<strong>di</strong>o familiare<br />

sia la prospettiva <strong>di</strong> genere: come nel caso dello stalking,<br />

le vittime tra le donne sono sempre più numerose<br />

<strong>di</strong> quelle tra gli uomini, i quali invece rappresentano<br />

la quasi totalità degli autori. Come si può<br />

vedere in figura 2, infatti, sono soprattutto donne le<br />

vittime degli omici<strong>di</strong> in Italia (75% dei casi contro il<br />

25% uomini), mentre la fascia <strong>di</strong> età più colpita è<br />

quella compresa tra i 25 e i 54 anni (50,3% dei casi),<br />

cui seguono le vittime anziane (22,8% gli over 64) e<br />

i minori (8,2%) (tabella 2). Si osservi come le fasce <strong>di</strong><br />

età più colpite siano, anche in questo caso, quelle in<br />

età fertile.<br />

Tabella 2. Età delle vittime degli omici<strong>di</strong> nel 2008 in Italia<br />

(dati Eures-Ansa, rapporto 2009, in elaborazione)<br />

Età in anni %<br />

64 22,8<br />

Relativamente al profilo dell’autore, possiamo osservare<br />

che l’autore degli omici<strong>di</strong> in <strong>famiglia</strong> è in 8<br />

casi su 10 un uomo (i dati relativi al 2008 in<strong>di</strong>cano<br />

un’incidenza pari all’83%), <strong>di</strong> età prevalentemente<br />

compresa tra i 25 e i 44 anni. La violenza omicida<br />

espressa dalla componente maschile investe un<br />

gran numero <strong>di</strong> figure: coniugi, ex coniugi o partner<br />

(che sono le vittime predominanti), genitori, figli,<br />

fratelli/sorelle, ma anche rivali amorosi o familiari<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verso grado.<br />

Nell’analizzare il movente dell’omici<strong>di</strong>o, prevale tra<br />

i moventi censiti (tabella 3) quello passionale o del<br />

possesso (26,3% delle vittime), seguito dai conflitti<br />

relazionali del quoti<strong>di</strong>ano (23,4%), da motivi economici<br />

(<strong>11</strong>,7%), da raptus <strong>di</strong>fficilmente spiegabili dai<br />

comportamenti precedenti l’evento omici<strong>di</strong>ario<br />

(<strong>11</strong>,7%), dai <strong>di</strong>sturbi mentali del responsabile (8,8%)<br />

e dalle situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio o grave malattia della<br />

vittima (6,4%).<br />

Il movente passionale è conseguente, nella maggior<br />

parte dei casi, alla decisione della donna <strong>di</strong> abbandonare<br />

il partner e, in numero più limitato, alla<br />

gelosia patologica dell’autore.<br />

In generale, gli omici<strong>di</strong> passionali hanno una<br />

lunga maturazione: la carica aggressiva dell’autore<br />

si autoalimenta in una <strong>di</strong>fficile quoti<strong>di</strong>anità, fino a<br />

sfociare nell’azione omicida che, spesso, si verifica<br />

in presenza o in conseguenza <strong>di</strong> avvenimenti che<br />

assumono una valenza simbolica <strong>di</strong> rinforzo e <strong>di</strong>ventano<br />

fattori scatenanti (ad es. la sentenza <strong>di</strong> separazione<br />

o <strong>di</strong>vorzio, l’affidamento dei figli stabilito<br />

dal Giu<strong>di</strong>ce o l’instaurarsi <strong>di</strong> nuove relazioni della<br />

partner).<br />

STUDI E RICERCHE<br />

Tabella 3. Movente degli omici<strong>di</strong> in <strong>famiglia</strong> nel 2008 in<br />

Italia (dati Eures-Ansa, rapporto 2009)<br />

Movente %<br />

Passionale 26,3<br />

Conflitti quoti<strong>di</strong>ani 23,4<br />

Interesse/Denaro <strong>11</strong>,7<br />

Raptus <strong>11</strong>,7<br />

Disturbi psichici o mentali dell’autore 8,8<br />

Disagio o grave malattia della vittima 6,4<br />

Altro <strong>11</strong>,7<br />

Focalizzandoci sull’aspetto relazionale, risulta<br />

particolarmente interessante la variabile della convivenza<br />

tra la vittima e l’autore. Facendo riferimento<br />

ai dati relativi al 2006, nella tabella 4 si può osservare<br />

come il rapporto <strong>di</strong> convivenza caratterizzi soprattutto<br />

gli eventi che colpiscono le vittime anziane<br />

(78,9 %) o minori (88,9%), mentre per le fasce<br />

giovani, in cui si concentrano gli omici<strong>di</strong> passionali,<br />

il rapporto <strong>di</strong> convivenza non risulta essere un fattore<br />

<strong>di</strong> rischio (nel 2006, il 69,2% delle vittime dai 18<br />

ai 24 anni e il 55,6% delle vittime dai 25 ai 34 anni<br />

non conviveva con l’omicida). Ciò può essere spiegato<br />

dal fatto che questi omici<strong>di</strong>, spesso, sono proprio<br />

conseguenza della fine <strong>di</strong> una relazione.<br />

Tabella 4. Vittime <strong>di</strong> omici<strong>di</strong>o in <strong>famiglia</strong> in base all’età<br />

della vittima e alla convivenza con l’autore nel 2006 in Italia<br />

(dati Eures-Ansa, rapporto 2007)<br />

Valori percentuali<br />

Età Convivente Non Info non<br />

in anni convivente <strong>di</strong>sponibile<br />

64 78,9 21,1<br />

Se si considerano nello specifico gli omici<strong>di</strong> tra<br />

conviventi, si può osservare (figura 3) come la maggior<br />

parte delle donne uccise in <strong>famiglia</strong> risulti convivente<br />

con l’autore, al contrario degli uomini.<br />

Figura 3. Vittime <strong>di</strong> omici<strong>di</strong>o in <strong>famiglia</strong> in base al sesso<br />

della vittima e alla convivenza con l’autore nel 2006 in Italia<br />

(elaborazione dati Eures-Ansa, rapporto 2007)<br />

gennaio-febbraio 2<strong>01</strong>1 | <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong> | 37

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