Gli italiani d'Egitto nella seconda guerra mondiale - anpie
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scita lo stupore degli Egiziani, degli Inglesi e dei visitatori diplomatici.<br />
ti<br />
dal sole, barbe lunghe e folte, caschi e sahariane coloniali, calzoni e<br />
camicie kaki, occhialoni e pantofole da beduini per i giorni di “libera<br />
uscita” e di visite; corpo seminudo e zoccoli ai piedi nei giorni feriali. Lo<br />
<br />
indispensabile soprattutto per l’ora della siesta e nei momenti dei bisogni<br />
corporali, ma accentuava anche un certo stile coloniale.<br />
<br />
Nascono e proliferano attività artigianali e si creano dal poco e dal<br />
nulla vere e proprie opere d’arte e d’ingegno. Con gli ossi della carne<br />
della razione-viveri (più ossi che carne), la legna da ardere dei fornelli,<br />
niva<br />
mai!) si fabbricavano gli oggetti più disparati. Alcuni erano di tale<br />
resse<br />
dei commercianti del Cairo e di Alessandria. <strong>Gli</strong> internati <strong>italiani</strong> si<br />
potrebbe dire che avevano attenuato la <strong>guerra</strong> dell’odio con l’incanto del<br />
proprio lavoro. Per migliorare la produzione artigianale si costruirono<br />
gli strumenti di lavorazione e importavano dalle città - tramite le visite<br />
- alcune materie prime.<br />
Con le coperte di lana e le tele dei materassi “importati” dal deposito<br />
inglese, i sarti di professione o d’occasione confezionavano a mano,<br />
meravigliosi giubbotti, camicie, sahariane e pantaloni; con l’argilla del<br />
deserto si inventarono una sostanza per la fabbricazione del sapone economico.<br />
Con la stessa argilla, impastata con sabbia crivellata, ricavata<br />
dal suolo, si fabbricavano i mattoni per la costruzione di casette, villette,<br />
cappelle, ritrovi, bar, teatri, palcoscenici, cippi, statue, monumenti, ripostigli,<br />
armadi, panche, eccetera. Ogni elemento della natura e del campo<br />
<br />
condizioni della prigionia. Si creavano intorno un po’ di verde coltivando<br />
giardinetti e orti che producevano verdure, insalata, pomodori, patate,<br />
angurie, meloni ed altro. Qualcuno ha tentato persino di fabbricare il vino<br />
e … più o meno ci era riuscito.<br />
Taluni hanno scoperto di possedere talenti nascosti. Il campo di concentramento<br />
rivela e riafferma l’ingegno e la laboriosità degli Italiani<br />
d’Egitto e offre un esempio di civile impegno.<br />
Il colonnello della guarnigione egiziana, ispezionando i campi, si è<br />
soffermato davanti una tenda, guarda ammirato un artigiano che lavora-<br />
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