Gli italiani d'Egitto nella seconda guerra mondiale - anpie
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Carducci. Dei quattromila uomini che erano sulle navi affondate, ne morirono<br />
tremila.<br />
La notizia era arrivata nei campi di concentramento con il quotidiano “ Egyptian<br />
Gazette” e gli internati si sono sentiti scoppiare il cuore dallo sgomento.<br />
La Marina Italiana era molto amata. Allorché arrivava in crociera una nave<br />
nel porto d’Alessandria d’Egitto, veniva accolta con vivo entusiasmo e<br />
l’equipaggio era festeggiato fraternamente. Per gli <strong>italiani</strong> all’estero la nave<br />
rappresentava un lembo della patria lontana.<br />
Il Comando inglese dei campi continua a deplorare il comportamento indisciplinato<br />
degli internati.<br />
<br />
alle ore 11, tutti i Comandanti civili addetti ai singoli campi, e li ha ricevuti<br />
in stato di ebbrezza con la rivoltella in mano. Attorniato dal suo stato mag-<br />
toria<br />
contro il comportamento degli internati.<br />
Giocherellando con la rivoltella in mano dice tra l’altro: “Voi Italiani siete<br />
degni di Caporetto!…Chi vuol rispondere si faccia avanti!...”. I Comandanti<br />
civili, digiuni, stanchi, offesi e allarmati reagiscono nervosamente. Il Colonnello<br />
scioglie la riunione ed essi uscendo si riuniscono in blocco e decidono<br />
di presentare le dimissioni di protesta e d’ informare subito la Delegazione<br />
svizzera.Il comando inglese chiude i campi di concentramento e li mette sotto<br />
sorveglianza speciale con una serie di disposizioni restrittive e apre una<br />
grave crisi che allarma le autorità svizzere. Dopo alcuni giorni il Comando<br />
inglese dichiara di aver rinnovato tutto il comando civile con altri internati<br />
(5-5). I comandanti dimissionari con altri internati, contestano aspramente la<br />
soluzione e chiedono una risposta soddisfacente. Il Comando inglese rispon-<br />
<br />
camp”.<br />
A questo punto occorre spiegare brevemente cosa intendeva il Comando inglese<br />
per “comportamenti indisciplinati” e per i quali si veniva puniti: non<br />
essere rimasti immobili sull’attenti sotto il sole anche per due ore, davanti<br />
la propria tenda, durante le ispezioni del campo; aver lasciato un indumento<br />
steso al sole oltre le ore 10 a.m.; non aver tenuto un comportamento rispettoso<br />
al sergente durante l’adunata per la conta; oppure aver scoperto un mozzicone<br />
di sigaretta sulla sabbia o per essersi lamentati della scarsezza d’acqua<br />
e di cibo. Per questi ed altri futili motivi scattavano le sanzioni disciplinari<br />
con il “Kalabush”, di triste memoria.<br />
L’8 maggio 1941 viene colpito a morte, da una senti<strong>nella</strong> indiana dall’alto<br />
della torretta di guardia, Costantino Vianello del campo 18, mentre si stava<br />
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