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Gli italiani d'Egitto nella seconda guerra mondiale - anpie

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lavando i denti.<br />

Il 4 giugno 1941 il Comando inglese scioglie i campi 9 e 10 in cui alloggiavano<br />

500 internati della Zona del Canale. A gruppi di 25 internati sono<br />

stati distribuiti negli altri campi.<br />

L’azione repressiva che ha sconvolto il reciproco ordinamento che si erano<br />

dati tra compagni, era stata compiuta per reprimere la coalizione patriottica,<br />

contro l’offesa del Colonnello inglese, rivolta all’esercito italiano il 3<br />

maggio dello stesso anno con la nomina del nuovo Comando civile, senza<br />

<br />

Dal 4 al 7 giugno 1941, Alessandria subisce due ripetute incursioni aeree<br />

che colpiscono il quartiere antistante il porto marittimo colmo di navi, causando<br />

gravi danni e morti. La città è sottoposta ad altri bombardamenti sino<br />

al maggio 1942, in cui vengono colpite postazioni militari, il porto maritti-<br />

<br />

le famiglie degli internati che vivevano nelle città, intervengono i commenti<br />

<br />

il terreno per l’occupazione di Alessandria!… “Speriamo di non dover piangere<br />

qualcuno dei nostri familiari!...”, risponde un camerata vicino.<br />

Il Maresciallo Wavell, noto dall’epoca del Maresciallo Graziani per la sua<br />

<br />

a El Agheila, viene sostituito dal Maresciallo Claude Aucheleck, i primi di<br />

luglio 1941.<br />

La <strong>guerra</strong> si estende. Il 22 giugno 1941 l’Italia dichiara <strong>guerra</strong> all’Unione<br />

<br />

chiamerà Armir, al comando del Maresciallo Giovanni Messe. L’avvenimento<br />

provoca tra gli internati orgoglio e paura. L’isolamento dell’internamento<br />

produce facili e irrazionali sentimenti di speranza, ottimismo e delusione.<br />

Il 18 dicembre 1941, pochi giorni prima di Natale, arriva agli internati una<br />

notizia da brivido, che rinnova l’ardire militare degli <strong>italiani</strong> in <strong>guerra</strong>, tanto<br />

conclamato a scuola negli anni trenta.<br />

Tre equipaggi, a bordo di cosiddetti “maiali” (siluri a lenta corsa) sono<br />

penetrati nel porto di Alessandria d’Egitto e danneggiano gravemente le navi<br />

da battaglia britanniche Valliant e Queen Elisabeth.<br />

L’anno si chiude con il ritorno di Bengasi ai britannici e segna il secondo<br />

che<br />

della <strong>guerra</strong> nel deserto hanno introdotto le snervanti e logoranti battaglie<br />

di andare “avanti e indietro”.<br />

Giunge notizia che gli Egiziani, stanchi dei sessant’anni d’ingerenza inglese<br />

nel paese e della <strong>guerra</strong> portatagli sul loro territorio, il 3 febbraio 1942,<br />

hanno svolto al Cairo numerose manifestazioni a favore dell’Asse, al grido<br />

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