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Gli italiani d'Egitto nella seconda guerra mondiale - anpie

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nazionali. L’asportarono gli internati poco prima d’essere deportati nei campi<br />

di Fayed fra urla di proteste e inni nazionali. Il Comando inglese di Fayed,<br />

sembrava indifferente alla situazione militare, ma impartisce l’ordine del coprifuoco<br />

e minaccia di sospendere le concessioni assegnate agli internati, se<br />

non avessero mantenuto la calma e la disciplina. Aveva fatto sapere inoltre che<br />

gli internati non sarebbero stati liberati, ma deportati in sud Africa o in India.<br />

Al largo si Suez, dicevano, che da qualche giorno ormeggiavano due grossi<br />

bastimenti, pronti ad imbarcare gli internati per la deportazione…Nell’euforia<br />

della vittoria l’efferante notizia, non ha fatto presa negli internati ed è<br />

morta nell’indifferenza generale.<br />

La notizia dell’occupazione di Alessandria, non essendo stata confermata<br />

dalla Radio di Roma e non avendo fatto suonare il “silenzio fuori ordinanza“,<br />

aveva cominciato a suscitare qualche dubbio, taciuto per amarezza.<br />

La notizia si dilegua<br />

All’indomani 2 luglio 1942, la notizia dell’occupazione di Alessandria, arrivata<br />

con il vento dell’entusiasmo, si era dileguata nel caldo di luglio.<br />

Non fu sicuramente una beffa, ma un’erronea interpretazione sorta <strong>nella</strong> confusione<br />

della cruenta battaglia in corso, sul fronte di El Alamein. <strong>Gli</strong> assalti<br />

risoluti di Rommel dal 1° al 27 luglio non sono riusciti a fare breccia nelle<br />

linee difensive di Auchileck. La gravità della situazione sollecita l’intervento<br />

di Churchill il quale nomina al comando delle forze Armate britanniche<br />

in Medio Oriente, Harold Alexander e al comando dell’Ottava Armata, Bernard<br />

Montgomery (7-8-1942 ).<br />

Il nuovo comando decide di restare sulla linea di El Alamein che dal litorale<br />

si portava alla Depressione di Qattara in corrispondenza della Cresta di Alam<br />

Halfa. Inoltre rinnova i programmi strategici e delibera che per abbattere<br />

l’armata Italo-Tedesca occorreva raggiungere una superiorità numerica di<br />

uomini, carri armati, artiglieria, aerei e rifornimenti senza limiti. Rommel<br />

si pone l’obiettivo ( 31-8- 1942 ) di conquistare la Cresta di Alam Halfa, ma<br />

fallisce con gravi perdite, mancando soprattutto di carburante.<br />

<strong>Gli</strong> internati seguono gli avvenimenti con apprensione e speranza.<br />

Dopo tante amare delusioni, reagiscono all’immane tragedia, con energia e<br />

cratività dando, sfogo alle loro capacità creative.<br />

Per distrarsi riprendono con fervore le attività artigianali, dalle quali sorgono<br />

dei capolavori, gli stupendi concerti sinfonici eseguiti da ottimi musicisti, i<br />

<br />

i quali per assistervi venivano anche da fuori zona.<br />

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