Le origini del coniglio di Carmagnola - Biozootec
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IL CONIGLIO GRIGIO COMUNE IN<br />
PIEMONTE<br />
"Mangiate il <strong>coniglio</strong>!"<br />
Nel 1874, in occasione <strong>del</strong>l’apertura in Torino – primo caso<br />
in Italia – <strong>di</strong> un macello per conigli, il veterinario Giulio<br />
Demarchi pubblicava sotto pseudonimo un opuscolo (La<br />
carne <strong>del</strong> <strong>coniglio</strong> - sue proprietà nutritive - <strong>di</strong>verse maniere<br />
<strong>di</strong> cucinarla. Istruzione popolare <strong>di</strong> Plinio) in cui, prima <strong>di</strong><br />
consigliare alcune ricette per la cucina, de<strong>di</strong>cava <strong>di</strong>verse<br />
pagine alla <strong>di</strong>vulgazione dei benefici che il consumo <strong>del</strong>la carne<br />
<strong>di</strong> <strong>coniglio</strong> avrebbe potuto apportare all’alimentazione<br />
popolare.<br />
Tale pubblicazione è assai significativa, in quanto da un lato<br />
testimonia come, sul territorio piemontese e in particolare nella<br />
capitale, la presenza <strong>del</strong>l’allevamento <strong>di</strong> conigli fosse una<br />
realtà tale da giustificare l’apertura <strong>di</strong> un macello de<strong>di</strong>cato.<br />
Esistono infatti testimonianze <strong>di</strong> alcuni tentativi – falliti –<br />
compiuti nella regione, poco dopo la metà <strong>del</strong> secolo, per<br />
lanciare la coniglicoltura ad un livello industriale. Da un altro<br />
lato, lo sforzo profuso dall’autore <strong>del</strong>l’opuscolo per dare al<br />
<strong>coniglio</strong> piena <strong>di</strong>gnità nell’alimentazione quoti<strong>di</strong>ana, e alla<br />
sua carne un posto legittimo tra le altre carni più usate in<br />
cucina, <strong>di</strong>mostra che la <strong>di</strong>ffusione <strong>del</strong>la coniglicoltura aveva<br />
ancora ampi spazi <strong>di</strong> fronte a sé, e che era necessario lottare<br />
contro numerosi pregiu<strong>di</strong>zi.<br />
Per motivare il pubblico, il Demarchi riportava le attestazioni<br />
<strong>di</strong> un autore francese, Simon Mariot-Di<strong>di</strong>eux, secondo il<br />
quale a Parigi vi erano locande in cui si vendevano anche 400<br />
conigli in soli due giorni mentre a Londra se ne vendevano<br />
circa 500 mila alla settimana, consumati prevalentemente dalle<br />
classi operaie. E, in merito alle virtù nutritive <strong>del</strong> <strong>coniglio</strong>,<br />
riportava il caso narrato alcuni anni prima dai giornali francesi