Le origini del coniglio di Carmagnola - Biozootec

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Grigio di Carmagnola senza dimenticare, tuttavia, i suoi legami
con il territorio nel quale da sempre è localizzata.
Il coniglio Grigio di Carmagnola appare perciò incamminato
verso un futuro promettente, recuperato come razza autoctona
in una regione ai primi posti nella coniglicoltura nazionale. Una
razza forse non competitiva per un allevamento di tipo
industriale ma di certo ottimale per un allevamento più
estensivo, di tipo "biologico" o rurale, capace di soddisfare la
richiesta dei consumatori – sempre più attenti e
consapevolmente coinvolti nella cura della propria
alimentazione – di produzioni sicure e certificate, che
recuperano anche la tradizione culturale, culinaria ed
etnografica del territorio.
A tal fine sono da segnalare le iniziative attualmente in corso,
con la collaborazione dell’Associazione Produttori Avicunicoli
Piemontesi (AsProAviC Piemonte), per la tutela e
valorizzazione della produzione di questa razza, quali il suo
inserimento nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari
Tradizionali (PAT) della Regione Piemonte, nell’Atlante dei
Prodotti Tipici della Provincia di Torino, così come tra i
Presidi italiani di Slow Food, nonché la costituzione del Consorzio
Piemontese di Tutela della Gallina Bionda Piemontese e
Bianca di Saluzzo e del Coniglio Grigio di Carmagnola, nato
con lo scopo di salvaguardare la biodiversità del patrimonio
locale autoctono, mantenere i riproduttori puri delle razze tutelate
(in particolare quelli del Coniglio Grigio di Carmagnola, in
collaborazione con il Dipartimento di Scienze Zootecniche
dell’Università di Torino), assistere con tecnici specializzati gli
allevatori, controllare e far applicare il disciplinare di allevamento
delle tre razze, etichettare gli animali macellati e i
prodotti da essi ottenuti, controllare la produzione, la trasformazione
e la commercializzazione dei diversi prodotti, valorizzare
le produzioni di queste razze attraverso la promozione.