Le origini del coniglio di Carmagnola - Biozootec
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fettuato su 13.567 soggetti appartenenti a 1.763 ni<strong>di</strong>ate, analizzando<br />
le frequenze fenotipiche dei mantelli normali (grigi<br />
secondo lo standard) e anomali (bianchi, fulvi, neri e pezzati<br />
olandesi, fatti registrare da 380 soggetti). Inoltre la composizione<br />
<strong>del</strong>le ni<strong>di</strong>ate anomale è stata confrontata con la frequenza<br />
attesa, ipotizzando mo<strong>del</strong>li teorici desunti dalle attuali<br />
conoscenze sulla genetica dei mantelli, ed è stato verificato il<br />
grado <strong>di</strong> inincrocio <strong>del</strong>le ni<strong>di</strong>ate, anomale e normali. La selezione<br />
effettuata ha consentito <strong>di</strong> ottenere un aumento <strong>di</strong> più <strong>di</strong><br />
15 punti percentuali nella frequenza dei soggetti normalmente<br />
colorati (da 82 a 99,6% in cinque anni), e un aumento <strong>di</strong> quasi<br />
40 punti nella frequenza <strong>del</strong>le ni<strong>di</strong>ate normali(da 54 a 97% in<br />
tre anni). I geni interessati nella determinazione <strong>del</strong> colore <strong>del</strong><br />
mantello <strong>di</strong> questa razza sembrano essere tre ("A", "C" e "Du")<br />
mentre, grazie alla selezione, è stato eliminato l'allele "e"<br />
(fulvo) e sono state ridotte le frequenze degli alleli "c" (bianco)<br />
e "du" (pezzatura olandese), senza tuttavia influenzare il grado<br />
<strong>di</strong> inincrocio.<br />
Altri stu<strong>di</strong> sul Grigio<br />
Per una migliore caratterizzazione <strong>del</strong>la razza è stato stu<strong>di</strong>ato,<br />
infine, il profilo endocrino metabolico dei maschi e <strong>del</strong>le<br />
femmine. I dati ottenuti, pur considerando la variabilità<br />
imputabile alle <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni d'allevamento, hanno confermato<br />
i valori trovati in altri gruppi etnici. Si sono evidenziate<br />
inoltre <strong>di</strong>fferenze significative nel tenore <strong>di</strong> alcuni metaboliti e<br />
<strong>di</strong> alcuni ormoni tiroidei tra maschi e femmine.<br />
Si è utilizzata anche la spettroscopia all'infrarosso, applicata<br />
ad animali in vita, per stimarne alcune caratteristiche <strong>del</strong>le<br />
carcasse e <strong>del</strong>le carni. Dopo uno stu<strong>di</strong>o per la calibrazione e la<br />
messa a punto <strong>del</strong> metodo, utilizzando anche soggetti <strong>di</strong> altre<br />
razze, è stata effettuata la lettura degli spettri, ottenuti sia in vivo<br />
sia da carcasse e da muscoli liofilizzati, per riconoscere i tipi<br />
genetici, verificare l'età degli animali e le caratteristiche <strong>del</strong><br />
corpo, <strong>del</strong>le carcasse e <strong>del</strong>le carni.