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Documento 3 - Sistema informativo sovracomunale - Alto Milanese

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COMUNE DI TURBIGO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO<br />

circa 6.000 nidi. Al di là dei problemi che la specie incontra nei quartieri di svernamento extra-europei,<br />

indubbiamente alcuni fattori nelle aree di nidificazione italiane rivestono un ruolo centrale nella conservazione<br />

della specie. La tutela degli ambienti sedi di garzaie e la gestione attiva degli stessi sono fondamentali per<br />

garantire alla Nitticora (e agli altri ardeidi coloniali) le condizioni idonee alla nidificazione (Bogliani et al. 2007).<br />

All‟interno del Sito è presente un‟importante garzaia in località “Peschiere di Robecchetto”, dove nel 2009<br />

hanno nidificato 110 coppie di nitticora.<br />

Stato di conservazione: non favorevole/cattivo.<br />

A026 Egretta garzetta – Garzetta: nidifica in colonie, quasi sempre miste con altri Ardeidi, situate in boschi di<br />

ontano, saliceti, boschi misti. Le colonie possono contare fino a 2.000 nidi, in media attorno ai 300 nidi. Sugli<br />

alberi di alto fusto nidifica a livelli intermedi, leggermente più in basso della nitticora. In Lombardia è<br />

ampiamente distribuita in tutta la bassa pianura, con maggiore concentrazione nella zona risicola e lungo i<br />

maggiori fiumi (Fasola, 2008d).<br />

A livello europeo la specie è stabile o in aumento. Le popolazioni di garzetta, come quelle degli altri aironi,<br />

sono state monitorate dal 1972 mediante conteggi diretti dei nidi. Dopo una sostanziale stabilità, il numero di<br />

nidi è aumentato, con una crescita rapida e regolare nel decennio dal 1986 al 1996, per stabilizzarsi in<br />

seguito. Il numero di nidi, circa 2.200 nel 1981, è cresciuto a 3.000 nel 1986 e si è assestato attorno a 9.000<br />

nidi negli anni 2000-2006, con 35-38 colonie occupate. Questo notevole incremento, oltre 4 volte la<br />

popolazione iniziale, è stato probabilmente causato da minori uccisioni per bracconaggio a partite dagli anni<br />

‟70-‟80, dall‟aumento delle temperature invernali che hanno permesso una maggiore sopravvivenza durante il<br />

delicato periodo di svernamento e dalla migliorata protezione delle colonie. All‟interno del Sito è presente<br />

un‟importante garzaia in località “Peschiere di Robecchetto”, dove nel 2003 hanno nidificato 160 coppie di<br />

Garzetta e 271 di Airone cenerino (Fasola, com. pers.), dove nel 2009 hanno nidificato 196 coppie di Garzetta<br />

(Fasola, com. pers.).<br />

Stato di conservazione: favorevole.<br />

A027 Casmerodius albus – Airone bianco maggiore: nidifica con gli altri aironi in colonie, situate in ambienti<br />

umidi con scarso disturbo antropico, ontaneti, saliceti a cespuglio, boschi misti. La specie è ancora in fase di<br />

colonizzazione in Lombardia, con 9 colonie occupate nel 2006. Una colonia contiene generalmente solo pochi<br />

nidi di questa specie (Fasola, 2008f).<br />

L‟airone bianco maggiore in Europa ha avuto una certa espansione dagli anni ‟70. In Lombardia, prima<br />

presente solo come svernante irregolare, è aumentato negli ultimi 20 anni. Dalla prima metà degli anni ‟80 è<br />

comparso come svernante regolare in numeri crescenti, nel 1994 è avvenuta la prima nidificazione, dal 1998<br />

le nidificazioni sono diventate regolari e dal 2003 il numero di nidi è aumentato a ritmo accelerato. Il numero<br />

totale di nidi sul territorio regionale, monitorato mediante conteggi diretti assieme agli altri aironi, negli anni dal<br />

2004 al 2006 è oscillato attorno alla trentina (Fasola, 2008f). La maggior parte delle colonie sono protette nelle<br />

Riserve o Monumenti naturali appositamente istituiti per la conservazione degli Ardeidi coloniali. Nel SIC la<br />

specie è presente come migratore e svernante.<br />

Stato di conservazione: favorevole.<br />

Milvus migrans – Nibbio bruno: il nibbio bruno mostra una spiccata predilezione per le aree nelle vicinanze di<br />

laghi e fiumi. Vengono evitate le aree forestali estese. I nidi sono posti spesso su pareti o falesie, nelle<br />

vicinanze di cespugli o alberi. In Pianura Padana la specie occupa siti boscati di discrete dimensioni, in<br />

particolare relitti boschi maturi (orno-ostrieti e boschi igrofili) che costituiscono isole o corridoi nella matrice<br />

agricola. A causa della limitata estensione delle aree boscate, non si osservano in pianura situazioni di<br />

colonialità, comuni per le prealpi. La specie è selettiva, durante la nidificazione, per alberi maturi e siti privi di<br />

disturbo. Nidifica fino a 1.000, con frequenze maggiori nella fascia tra 200 e 700 m. In Lombardia occupa la<br />

STUDIO DI INCIDENZA. DEL P.G.T.<br />

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