Documento 3 - Sistema informativo sovracomunale - Alto Milanese

COMUNE DI TURBIGO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
PMA Ambito delle attività economiche aperto: trattasi di aree libere e prive di edificazione e di
urbanizzazioni, intercluse o adiacenti agli agglomerati produttivi esistenti ovvero di aree già parzialmente o
totalmente edificate (o in corso di edificazione), sulle quali insistono edifici (attualmente adibiti ad altre
destinazioni o privi di destinazione).
Attraverso l‟edificazione e la correlata urbanizzazione di dette aree (con ricorso generalizzato alla
pianificazione attuativa) si persegue la finalità di confermare e consolidare il carattere delle zone,
migliorandone:
- la complessiva dotazione di infrastrutture urbanizzative e servizi;
- la qualità paesistico ambientale.
Favorendo ove possibile l‟insediamento di attività terziare e di distribuzione di beni di largo consumo.
VA Ambito agricolo: sono così denominate le porzioni del territorio adibite o vocate all‟agricoltura.
L‟obiettivo primario è la tutela del territorio e del paesaggio, attraverso il perseguimento di azioni mirate ad uno
sviluppo agricolo sostenibile, al potenziamento delle attività agricole tipiche del territorio ed alla conservazione
della capacità di mantenere gli ecosistemi.
Le linee strategiche per il conseguimento dell‟obiettivo si sviluppano attraverso:
la promozione e la conversione di pratiche agricole e zootecniche verso forme e metodi di gestione
più efficienti ed efficaci riguardo all‟uso di risorse idriche, energetiche e di sostanze di sintesi o naturali
in uso;
la promozione di metodi colturali e di allevamento biologici certificati;
la gestione delle aree marginali ai coltivi in modo coerente con l‟obiettivo di favorire il collegamento tra
ecosistemi boscati, nonché mediante la manutenzione e la realizzazione di siepi, filari, fasce naturali a
maggiore biodiversità;
la gestione delle aree ripariali del reticolo idrografico naturale e artificiale orientate al collegamento tra
gli ecosistemi boscati attraverso la manutenzione e la realizzazione di siepi, filari, fasce naturali a
maggiore biodiversità e nel rispetto della sicurezza secondo le Linee Guida di Polizia Idraulica (BURL
del 7/9/2007 – 3° supplemento straordinario) e secondo quanto disciplinato all‟art. 35 “norme di tutela
idrologica e idrogeologica”;
la gestione delle zone di transizione tra ecosistema agricolo ed ecosistema naturalistico orientata alla
realizzazione di una fascia tampone boscata;
il mantenimento, in specifiche situazioni, di forme di agricoltura di elevato significato storico e valore
paesistico;
la creazione di condizioni per una crescente integrazione fra l‟esercizio dell‟attività agricola e la
fruizione dello spazio rurale da parte della geocomunità, anche attraverso l‟incentivazione dell‟attività
agrituristica e la sottoscrizione di convenzioni con le imprese agricole;
la preservazione del territorio agricolo dalla frammentazione dei fondi a seguito di interventi
infrastrutturali, orientando l‟eventuale recupero mediante l‟accorpamento delle aree di risulta e
favorendo forme progettuali che riducano l‟impatto sugli appezzamenti agricoli e sulle economie di
scala dell‟azienda.
Nella zona si applicano, in generale, le disposizioni del titolo III “norme in materia di edificazione nelle aree
destinate all‟agricoltura” della legge 11/3/2005 n. 12 (art. 59, 60, 61, 62 e 62 bis).
STUDIO DI INCIDENZA. DEL P.G.T.
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