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CULTURA E DEMOCRAZIA TRA COSTITUZIONE ... - USP di Vicenza

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18 MARCO GIAMPIERETTI<br />

grado <strong>di</strong> comprenderla e <strong>di</strong> dominarla, <strong>di</strong> formarsi un proprio<br />

pensiero, una propria opinione da esprimere e manifestare (art.<br />

21 Cost.), <strong>di</strong> fare le proprie scelte e realizzare i propri progetti <strong>di</strong><br />

lavoro e <strong>di</strong> vita in modo autonomo e non con<strong>di</strong>zionato da altri,<br />

<strong>di</strong> sviluppare cioè liberamente e pienamente la propria personalità<br />

(art. 2 Cost.) 72 . Il primo obiettivo <strong>di</strong> una politica culturale<br />

pubblica deve essere dunque quello <strong>di</strong> fornire a tutti gli in<strong>di</strong>vidui<br />

le competenze e le informazioni necessarie per potersi affermare<br />

nei propri campi <strong>di</strong> attività 73 , stimolandone altresì lo spirito critico<br />

al fine <strong>di</strong> accrescerne l’autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio e <strong>di</strong> decisione<br />

74 .<br />

72 Cfr. N. BOBBIO, Politica e cultura (1953), Torino, Einau<strong>di</strong>, 2005, 66, il quale<br />

osserva che «libero», in questa accezione, «vuol <strong>di</strong>re non avere altri legami che quelli<br />

assunti per convinzione interiore e non per imposizione esteriore». «Libertà» nel linguaggio<br />

filosofico moderno non significa infatti in<strong>di</strong>fferenza dell’arbitrio, ma «autonomia»<br />

(si pensi al significato kantiano <strong>di</strong> autonomia morale), il che vuol <strong>di</strong>re non già<br />

«non riconoscere alcuna norma», ma «non riconoscere altra norma che quella che ciascuno<br />

<strong>di</strong> noi dà a se stesso». «Si è soliti considerare un uomo tanto più libero quanto<br />

più agisce perché è convinto, non perché è costretto. Si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> un uomo libero che ha<br />

una personalità; e personalità significa, ancora una volta, autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio e <strong>di</strong><br />

azione» (corsivi nostri).<br />

73 Per un’attenta <strong>di</strong>stinzione tra «educazione come informazione» e «educazione<br />

come competenza» v. G. SARTORI, Democrazia. Cosa è, cit., 72-78. Cfr. inoltre L. COR-<br />

RADINI, Sperimentazione dell’insegnamento <strong>di</strong> Citta<strong>di</strong>nanza e Costituzione, in Citta<strong>di</strong>nanza<br />

e Costituzione. Sperimentazione dell’insegnamento, a cura <strong>di</strong> L. Corra<strong>di</strong>ni, allegato<br />

a Notizie della scuola, 16/2009, 10, il quale osserva che «i principi costituzionali<br />

riguardano, oltre alla <strong>di</strong>mensione del sapere, la <strong>di</strong>mensione dell’essere, la <strong>di</strong>mensione<br />

del sentire, del volere, del fare. Se i dati sono neutri e <strong>di</strong> per sé non parlano, l’informazione<br />

implica già una loro organizzazione, la conoscenza la comprensione delle<br />

cause, la scienza il possesso <strong>di</strong> un metodo e <strong>di</strong> un oggetto specifico d’indagine, la sapienza<br />

il riferimento ai fini e ai valori, ossia al senso complessivo dell’esistenza, che<br />

chiama in causa problemi <strong>di</strong> virtù e <strong>di</strong> felicità, e che in ultima analisi riguarda i comportamenti,<br />

il grado <strong>di</strong> coerenza tra pensiero e azione, e cioè la testimonianza» (corsivi<br />

nostri). 74 Cfr. S. BERLINGÒ, Promozione culturale e pluralismo scolastico: il <strong>di</strong>ritto allo<br />

stu<strong>di</strong>o e le scuole confessionali, Milano, Giuffrè, 1983, 64; M. AINIS, Cultura e politica.<br />

Il modello costituzionale, cit., 141-142, secondo cui «attraverso gli interventi in materia<br />

culturale i pubblici poteri devono […] stimolare le capacità critiche dei consociati,<br />

perseguendo l’obiettivo <strong>di</strong> determinare <strong>di</strong> fatto un “decon<strong>di</strong>zionamento” da ogni tipo<br />

<strong>di</strong> influsso culturale o confessionale acriticamente e passivamente subito».

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