CULTURA E DEMOCRAZIA TRA COSTITUZIONE ... - USP di Vicenza
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34 MARCO GIAMPIERETTI<br />
nomico e me<strong>di</strong>atico in capo a un solo soggetto, che induce a<br />
confondere la sfera pubblica con quella privata e a trattare la<br />
cosa pubblica come fosse una cosa propria, la <strong>di</strong>stanza dal modello<br />
costituzionale <strong>di</strong> democrazia aperta, liberale, pluralista e<br />
critica non potrebbe essere più evidente.<br />
Il processo degenerativo subito in questi anni dalla nostra<br />
democrazia – oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e ricerche anche fuori dai confini<br />
nazionali 136 – è sicuramente imputabile anche ad altri fattori, <strong>di</strong><br />
natura non solo culturale.<br />
Sul piano politico, la profonda crisi che ha sconvolto l’Italia<br />
all’inizio degli anni ’90 in seguito alle note vicende <strong>di</strong> Tangentopoli<br />
ha portato al crollo dei partiti storici, ere<strong>di</strong> delle gran<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni<br />
culturali europee – cristiana, liberale e socialista-comunista<br />
137 –, e alla loro ricomposizione in nuovi soggetti dall’identità<br />
meno marcata e con un minore ra<strong>di</strong>camento popolare 138 . Il passaggio<br />
dal sistema elettorale proporzionale a uno sostanzialmente<br />
maggioritario, oltre a favorire la nascita <strong>di</strong> un bipolarismo artificiale<br />
e <strong>di</strong> facciata, fatto <strong>di</strong> coalizioni raccogliticce ed eterogenee<br />
tenute insieme solo dal comune timore degli avversari, ha accentuato<br />
la personalizzazione dello scontro politico, contribuendo a<br />
rafforzare il ruolo dei leader e a ridurre il peso delle assemblee<br />
rappresentative 139 . Le inchieste giu<strong>di</strong>ziarie che hanno portato alla<br />
luce il complesso intreccio tra politica e affari, suscitando ampio<br />
136 V., tra i molti, P. GINSBORG, Silvio Berlusconi. Television, power and patrimony,<br />
London-New York, Verso, 2004 [vers. it. Berlusconi. Ambizioni patrimoniali in una democrazia<br />
me<strong>di</strong>atica, Torino, Einau<strong>di</strong>, 2003]; ID., La democrazia che non c’è, Torino, Einau<strong>di</strong>,<br />
2006; G. SARTORI, Mala tempora, Roma-Bari, Laterza, 2004; M. LAZAR, op. cit.<br />
137 Sulle tre gran<strong>di</strong> correnti <strong>di</strong> pensiero che stanno alla base della Costituzione<br />
italiana, v., per tutti, PIERANDREI-BOBBIO, Introduzione alla Costituzione: testo <strong>di</strong> educazione<br />
civica per le scuole me<strong>di</strong>e superiori, Roma-Bari, Laterza, 1959, 30.<br />
138 L’impatto <strong>di</strong> tale mutamento sulla cultura costituzionale italiana è lucidamente<br />
descritto da M. AINIS, Vita e morte <strong>di</strong> una costituzione. Una storia italiana,<br />
Roma-Bari, Laterza, 2006, 129, il quale osserva che «nessuna tra le forze politiche oggi<br />
in campo sedeva in assemblea costituente nel 1946», con la conseguenza che esse<br />
hanno tutto l’interesse a «legittimarsi reciprocamente», presentandosi «come i nuovi<br />
padri fondatori, per garantirsi un posto nel mausoleo dei prossimi decenni. Insomma,<br />
l’importante per loro è riscrivere la Costituzione, non come riscriverla».<br />
139 M. AINIS, op. ult cit., 133-134, secondo cui l’Italia si troverebbe oggi con una<br />
«partitocrazia senza partiti» e una «democrazia parlamentare senza Parlamento».