CULTURA E DEMOCRAZIA TRA COSTITUZIONE ... - USP di Vicenza
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4 MARCO GIAMPIERETTI<br />
che e moderne, <strong>di</strong> governo dei custo<strong>di</strong> 13 : dal platonismo al confucianesimo,<br />
dallo hegelismo al comportamentismo skinneriano 14 ,<br />
dal nazi-fascismo a certe versioni del marxismo-leninismo, fino<br />
alle più recenti esperienze <strong>di</strong> governo degli ulama o degli ayatollah<br />
nelle Repubbliche islamiche dell’Afghanistan e dell’Iran. Al<br />
centro <strong>di</strong> questa teoria, in tutte le sue molteplici varianti, c’è l’idea<br />
che le persone comuni siano incapaci a governarsi da sé e necessitino<br />
quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> una guida dotata della necessaria conoscenza<br />
(sophía): un’idea che si riassume nell’affermazione <strong>di</strong> Platone per<br />
cui «chi è sapiente e intelligente gui<strong>di</strong> e coman<strong>di</strong> e chi è ignorante<br />
lo segua» (principio della leadership fondata sulla sapienza)<br />
15 .<br />
A <strong>di</strong>fesa del metodo democratico 16 si suole replicare, al contrario,<br />
che ciascun soggetto adulto deve ritenersi il miglior giu-<br />
13 Sulla teoria del «governo dei custo<strong>di</strong>», i suoi fondamenti e i suoi limiti v., per<br />
tutti, R.A. DAHL, Democracy and its critics, New Haven-London, Yale University Press,<br />
1989 [tr. it. La democrazia e i suoi critici, Roma, E<strong>di</strong>tori Riuniti, 1990, 76-115], nonché,<br />
più <strong>di</strong> recente, ID., On Democracy, New Haven-London, Yale University Press, 1998<br />
[tr. it. Sulla democrazia, Roma-Bari, Laterza, 2006, 74-79].<br />
14 B.F. SKINNER, Walden Two (1948), New York, Macmillan, 1976 [tr. it. Walden<br />
Due: utopia per una nuova società, Scan<strong>di</strong>cci, La Nuova Italia, 1995]; ID., Beyond Freedom<br />
and Dignity, New York, Knopf, 1971 [tr. it. Oltre la libertà e la <strong>di</strong>gnità, Milano,<br />
Mondadori, 1973].<br />
15 PLATONE, Leggi, 690b4-c2. Sul punto v., ampiamente, K.R. POPPER, The Open<br />
Society and its Enemies, London, Routledge & Kegan Paul, 1943 [tr. it. La società<br />
aperta e i suoi nemici, a cura <strong>di</strong> D. Antiseri, Roma, Armando E<strong>di</strong>tore, I, 2003, 155 ss.].<br />
16 Per una definizione formale (o procedurale) della democrazia come «insieme<br />
<strong>di</strong> regole (primarie e fondamentali) che stabiliscono chi è autorizzato a prendere le decisioni<br />
collettive vincolanti e con quali procedure» v., per tutti, N. BOBBIO, Il futuro<br />
della democrazia, Torino, Einau<strong>di</strong>, 1984, 4. Nello stesso senso, ma con notevole varietà<br />
<strong>di</strong> accenti sulle finalità del metodo democratico, v. J.A. SCHUMPETER, Capitalism, Socialism<br />
and Democracy, New York, Harper, 1942, 269 [tr. it. Capitalismo socialismo e democrazia,<br />
Milano, E<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> Comunità, 1964], secondo cui «il metodo democratico è<br />
quell’accorgimento istituzionale per arrivare a decisioni politiche, nel quale alcune<br />
persone acquistano il potere <strong>di</strong> decidere me<strong>di</strong>ante una lotta competitiva per il voto popolare»<br />
(teoria competitiva della democrazia); H. KELSEN, Foundations of Democracy,<br />
in Ethics, LXVI (1955-56), n. 1, parte II [tr. it. I fondamenti della democrazia, in ID.,<br />
La democrazia, Bologna, Il Mulino, 1995, 191 ss.], che definisce la democrazia «un metodo<br />
politico me<strong>di</strong>ante il quale l’or<strong>di</strong>namento sociale è cerato ed applicato da coloro<br />
che sono soggetti all’or<strong>di</strong>namento stesso, in modo da assicurare la libertà politica nel