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Rapporto di ricerca (3.6 MB) - Agenzia Regionale Centrale Acquisti ...

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destinata ad erba me<strong>di</strong>ca sono <strong>di</strong>rettamente correlate con il livello produttivo, nel senso che le stalle<br />

più produttive hanno maggiori quote dei campi destinate alla produzione <strong>di</strong> questi due foraggi base<br />

nella razione delle bovine da latte.<br />

La fig. 4 mostra invece, per le tre classi <strong>di</strong> produzione anzidette, il livello <strong>di</strong> ingestione<br />

alimentare e le principali caratteristiche nutritive della razione. L'ingestione <strong>di</strong> SS è stata analoga,<br />

con un valore leggermente più alto, come atteso per le bovine più produttive (22,5 vs 21,9 kg/d). Il<br />

tenore proteico (% s.s.) della <strong>di</strong>eta aumenta passando dal gruppo a minor produzione (14,9%) a<br />

quello a produzione me<strong>di</strong>a (15,5%) e a quello a produzione maggiore (16,4%). Quest'ultimo fa<br />

registrare anche la minor quota <strong>di</strong> proteina solubile (30% delle PG) e, come era da attendersi, il<br />

minor livello <strong>di</strong> NDF (32,8% s.s.), il più alto tenore in amido (28,2% s.s.) e in NFC (39,5% s.s.) e il<br />

più alto rapporto "Amido/NDF" (0,9).<br />

I tenori in grasso e proteine del latte per i tre gruppi <strong>di</strong> bovine sono analoghi e lo stesso vale per i<br />

contenuti in cellule somatiche e in carica batterica (fig. 5), mentre l'efficienza lattea passa da 1,23 a<br />

1,36 e a 1,42 per i gruppi a minore, me<strong>di</strong>a e maggiore produzione, rispettivamente.<br />

Il bilancio azotato, infine, (fig. 6) vede ovviamente un aumento dell'azoto ingerito, secreto con il<br />

latte ed escreto dalle bovine più produttive: annualmente le bovine delle tre classi <strong>di</strong> produzione<br />

(26,8-29,6-32,0 kg latte/d, in me<strong>di</strong>a) hanno una escrezione <strong>di</strong> azoto pari rispettivamente a 129, 134<br />

e 145 kg. Tuttavia, se rapportata alla produzione lattea, l’escrezione giornaliera <strong>di</strong> azoto <strong>di</strong>venta<br />

14,0-13,9-13,6 g N/kg latte, confermando quanto <strong>di</strong>mostrato in <strong>di</strong>verse prove riportate in letteratura<br />

e cioè che, al crescere del livello produttivo, l’escrezione azotata cresce ovviamente in valore<br />

assoluto, ma <strong>di</strong>minuisce per unità <strong>di</strong> prodotto (latte o carne). L'azoto "al campo" risente invece<br />

soprattutto del rapporto "capi allevati/SAU" più che del livello produttivo <strong>di</strong> per sé.<br />

Effetto "rapporto Amido/PG"<br />

Le figure 7-10 illustrano i parametri descrittivi prima considerati, in base al rapporto tra amido e<br />

proteine grezze della razione (1,5-1,8-2,0). Nelle tre classi considerate il tenore proteico passa dal<br />

16,7 al 15,7 e al 14,8% s.s., mentre quello in amido dal 25,6 al 28,3 e al 30,1% s.s., rispettivamente<br />

(fig. 8). Il contenuto in NDF e l'ingestione <strong>di</strong> SS sono analoghi per i tre gruppi. Anche la produzione<br />

quanti/qualitativa <strong>di</strong> latte è simile nei tre gruppi e la dairy efficiency ad<strong>di</strong>rittura identica, mentre<br />

l'efficienza <strong>di</strong> utilizzazione dell'azoto alimentare per la sintesi dell'azoto del latte aumenta<br />

linearmente all'aumentare del rapporto "Amido/PG": 26,3 - 28,5 - 30,2% (fig. 9). In sostanza, la<br />

minor ingestione <strong>di</strong> azoto (fig. 10) associata alle razioni ad alto rapporto "Amido/PG" determina<br />

una maggior efficienza <strong>di</strong> utilizzo dell'azoto alimentare, con il risultato che la secrezione <strong>di</strong> azoto<br />

con il latte rimane uguale, ma l'escrezione azotata viene fortemente ridotta (433-398-367 g/d e 148-<br />

137-127 kg/anno per le bovine delle classi 1,5-1,8-2,0, rispettivamente). Va comunque sottolineata<br />

l'elevata ingestione <strong>di</strong> SS fatta registrare dalle bovine in prova, fato questo che ha sicuramente<br />

influito sulla copertura dei fabbisogni proteici anche con <strong>di</strong>ete a contenuto proteico piuttosto<br />

contenuto.<br />

Il parametro "azoto al campo", invece, pur in<strong>di</strong>cando un trend favorevole nel senso appena visto,<br />

va valutato più correttamente in base al carico <strong>di</strong> bestiame per unità <strong>di</strong> superficie aziendale.<br />

Effetto "carico <strong>di</strong> bestiame"<br />

Le tre classi in cui è stato sud<strong>di</strong>viso il campione secondo il parametro "carico <strong>di</strong> bestiame"<br />

hanno in me<strong>di</strong>a 1,0 - 2,0 - 3,1 vacche totali ad ettaro (fig. 11). La classe "3,1" è quella con minor<br />

superficie aziendale (31 ha in me<strong>di</strong>a) e, non a caso, quella con la maggior percentuale e <strong>di</strong> SAU<br />

destinata alla produzione <strong>di</strong> silomais (51%), il foraggio più produttivo in termini <strong>di</strong> SS e <strong>di</strong> UFL ad<br />

ettaro.<br />

L'ingestione <strong>di</strong> SS e le caratteristiche delle <strong>di</strong>ete per le tre classi sono simili (fig. 12), così come<br />

la produzione quanti-qualitativa <strong>di</strong> latte e la dairy efficiency (fig. 13).<br />

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