Rapporto di ricerca (3.6 MB) - Agenzia Regionale Centrale Acquisti ...
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Introduzione<br />
Tenore proteico della <strong>di</strong>eta ed escrezione azotata nella bovina da latte<br />
G. Matteo Crovetto 1 , Gianni Colombari 2 , Stefania Colombini 1 , Luca Rapetti 1<br />
1 Istituto <strong>di</strong> Zootecnia Generale, Facoltà <strong>di</strong> Agraria, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano<br />
2 ERSAF Mantova<br />
Nell’ambito del lavoro del gruppo interregionale sul “Bilancio dell’azoto negli allevamenti<br />
zootecnici” <strong>di</strong> cui al Decreto n° 19337 del 9-11-2004 è stata programmata questa prova che ha<br />
l’obiettivo <strong>di</strong> verificare l’influenza del frazionamento dell’azoto alimentare nella vacca da latte<br />
come possibile strategia <strong>di</strong> miglioramento della sua utilizzazione.<br />
Materiali e meto<strong>di</strong><br />
La prova è stata svolta in collaborazione dall'ERSAF e dalla sezione <strong>di</strong> Zootecnica Agraria del<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Animali, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano, e realizzata a inizio 2006 presso<br />
l’Azienda Agricola <strong>di</strong> ERSAF - Struttura vigilanza e qualità dell’agroalimentare e supporto alla<br />
filiera lattiero-casearia a Mantova.<br />
42 bovine <strong>di</strong> razza Frisona Italiana sono state sud<strong>di</strong>vise in due gruppi <strong>di</strong> 21 capi ciascuno,<br />
omogenei per sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> lattazione, numero dei parti e produzione <strong>di</strong> latte. Ognuno dei due gruppi <strong>di</strong><br />
animali è stato inoltre sud<strong>di</strong>viso in tre sottogruppi: ad alta (A), me<strong>di</strong>a (M) e bassa (B) produzione <strong>di</strong><br />
latte. Le bovine fuori prova, ossia quelle che nel corso della prova hanno partorito o che sono<br />
entrate nella fase <strong>di</strong> asciutta, sono state munte a parte ed il loro latte è stato venduto <strong>di</strong>rettamente e<br />
non ha influenzato quin<strong>di</strong> il latte <strong>di</strong> massa dei due gruppi in prova. Le bovine erano stabulate alla<br />
posta, con abbeveratoi a tazza.<br />
Lo schema sperimentale applicato è stato quello a cross-over, con inversione dei trattamenti<br />
alimentari tra i due gruppi a metà prova. In questo modo, dopo una fase <strong>di</strong> adattamento alla <strong>di</strong>eta,<br />
ogni bovina ha ricevuto entrambi i trattamenti alimentari ed è stato quin<strong>di</strong> possibile valutarne gli<br />
effetti a prescindere dalle potenzialità genetiche degli animali. In pratica si sono <strong>di</strong>stribuite una<br />
razione unifeed unica al gruppo <strong>di</strong> controllo (C) calcolata sulla base della produzione me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> latte<br />
del gruppo stesso e tre razioni unifeed formulate in funzione della produzione me<strong>di</strong>a del<br />
sottogruppo per gli animali del gruppo "trattato" (T); come poi si è detto, a metà prova il<br />
trattamento alimentare è stato invertito tra i due gruppi <strong>di</strong> animali.<br />
Per rendere applicabile lo schema sperimentale anche nella pratica zootecnica, le razioni dei tre<br />
sottogruppi sono state tutte formulate sulla base dei fabbisogni del sottogruppo B che ha ingerito,<br />
ovviamente, solo l’unifeed così pre<strong>di</strong>sposto, mentre le bovine dei sottogruppi M e A, oltre<br />
all’unifeed del sottogruppo B, hanno ricevuto in mangiatoia, previa accurata miscelazione manuale,<br />
dosi <strong>di</strong> un mangime opportunamente preparato per sod<strong>di</strong>sfare i fabbisogni in energia, proteine,<br />
minerali e vitamine.<br />
L’alimentazione è stata a volontà per tutti gli animali che avevano a <strong>di</strong>sposizione acqua da bere<br />
ad libitum.<br />
La tempistica della prova, iniziata nella prima decade <strong>di</strong> gennaio 2006, ha previsto un periodo <strong>di</strong><br />
adattamento <strong>di</strong> 2 settimane e una settimana <strong>di</strong> rilevamento e registrazione dati; si è poi proceduto<br />
con l’inversione dei trattamenti alimentari tra i due gruppi, con altre 2 settimane <strong>di</strong> adattamento e<br />
una settimana <strong>di</strong> controlli. Giornalmente si è registrata l’ingestione alimentare <strong>di</strong> ogni sottogruppo<br />
<strong>di</strong> animali e la produzione in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> latte <strong>di</strong> cui si sono determinati i contenuti in grasso,<br />
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