Trattamento degli scarichi di acque reflue: Norme tecniche
Trattamento degli scarichi di acque reflue: Norme tecniche
Trattamento degli scarichi di acque reflue: Norme tecniche
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
1. Premessa<br />
Il DPGR 46/R del 8 settembre 2008 “Regolamento <strong>di</strong> attuazione della legge regionale 31 maggio 2006<br />
n. 20 “<strong>Norme</strong> per la tutela delle <strong>acque</strong> dall’inquinamento” <strong>di</strong>sciplina i “trattamenti appropriati” <strong>di</strong> cui<br />
all’art. 105 comma 2 del D.Lgs 152/2006.<br />
L’art 19 del DPGR 46/R 2008 definisce, rispettivamente ai comma 1, 3 e 4, il campo <strong>di</strong> applicazione dei<br />
trattamenti appropriati, gli obiettivi per i quali devono essere in<strong>di</strong>viduati e strutturati, le con<strong>di</strong>zioni che<br />
debbono rispettare per la conformità alle <strong>di</strong>sposizioni riportate nell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs<br />
152/2006 ed, in particolare, precisa che debbono essere tali da “non compromettere il raggiungimento<br />
o mantenimento <strong>degli</strong> obiettivi <strong>di</strong> qualità ambientale o per specifica destinazione”.<br />
L’elenco dei trattamenti appropriati è riportato nelle tabelle 2 e 3 dell’allegato 3 al suddetto Regolamento<br />
rispettivamente per le <strong>acque</strong> superficiali interne e per le <strong>acque</strong> marino costiere.<br />
Le in<strong>di</strong>cazioni contenute nell’allegato 5 al decreto legislativo per i trattamenti appropriati fanno espresso<br />
riferimento all’obiettivo <strong>di</strong> rendere semplice la manutenzione e la gestione, <strong>di</strong> sopportare adeguatamente<br />
le variazioni <strong>di</strong> carico e <strong>di</strong> minimizzare i costi gestionali. Si precisa inoltre che la tipologia <strong>di</strong> trattamento<br />
può equivalere ad un trattamento primario o ad un trattamento secondario a seconda della soluzione<br />
tecnica adottata e dei risultati depurativi raggiunti e si auspica il ricorso a tecnologie <strong>di</strong> depurazione<br />
naturale quali il lagunaggio e la fitodepurazione, o tecnologie come i filtri percolatori o impianti ad<br />
ossidazione totale.<br />
L’allegato 3 al DPGR 46/R si limita all’in<strong>di</strong>viduazione dei trattamenti appropriati ma non fornisce<br />
in<strong>di</strong>cazioni sul campo <strong>di</strong> applicabilità dei <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> trattamento, sui criteri <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento, sui<br />
livelli depurativi conseguibili, sulla capacità <strong>di</strong> abbattimento dei singoli inquinanti, sugli aspetti gestionali,<br />
sulla produzione del fango, sull’impatto ambientale (odori, rumore, presenza <strong>di</strong> insetti) e sulla flessibilità<br />
dei sistemi <strong>di</strong> trattamento in funzione delle variazioni <strong>di</strong> carico organico ed idraulico.<br />
Non vengono forniti inoltre criteri <strong>di</strong> comparazione tra i vari trattamenti appropriati, molto utili al fine<br />
<strong>di</strong> valutare la bontà della scelta effettuata dal progettista ed in ultimo, ma non per importanza, la<br />
normativa regionale non fornisce i fattori <strong>di</strong> conversione per il calcolo del numero <strong>di</strong> abitanti equivalenti<br />
(AE) delle varie utenze.<br />
Ad integrazione <strong>di</strong> quanto contenuto nel Regolamento, e valutando le esigenze <strong>di</strong> chi opera da anni nel<br />
settore, ARPAT ritiene opportuno sviluppare “Linee guida” che prendano in considerazione gli aspetti<br />
sopra evidenziati. In questo modo si intende supportare adeguatamente gli operatori impegnati nella<br />
stesura dei pareri richiesti dagli Enti competenti al rilascio delle autorizzazioni allo scarico, anche in<br />
ambito <strong>di</strong> AIA, garantendo al contempo un’uniformità <strong>di</strong> comportamento dei vari <strong>di</strong>partimenti.<br />
Le linee guida vogliono costituire inoltre un utile riferimento tecnico per gli Enti competenti e per i<br />
tecnici progettisti dei sistemi <strong>di</strong> trattamento ai quali resta, ovviamente, il compito <strong>di</strong> proporre la<br />
3