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Trattamento degli scarichi di acque reflue: Norme tecniche

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La rimozione dei nutrienti è limitata a quanto attribuibile alla sintesi cellulare. La precipitazione chimica<br />

dei fosfati può essere ottenuta me<strong>di</strong>ante dosaggio <strong>di</strong> reagenti in uscita dai reattori biologici, a monte<br />

della fase finale <strong>di</strong> separazione solido-liquido.<br />

10.2.4 Vincoli <strong>di</strong> impiego<br />

La copertura dei reattori ed il limitato impegno aerale favoriscono la collocabilità ambientale che può<br />

risultare soprattutto con<strong>di</strong>zionata dall’eventuale presenza <strong>di</strong> vasche Imhoff o da sistemi sostitutivi <strong>di</strong><br />

trattamento ed accumulo dei fanghi. Come la maggior parte dei sistemi a pellicola adesa, il processo ha<br />

limitata flessibilità gestionale per l’impossibilità <strong>di</strong> ottenere rapide variazioni del contenuto <strong>di</strong> biomassa<br />

e della fornitura <strong>di</strong> ossigeno. Di conseguenza mal si presta a situazioni che presentino significative<br />

variazioni del carico in alimentazione. Salvo non siano previste modalità <strong>di</strong> aerazione per insufflazione<br />

in vasca, la quantità <strong>di</strong> ossigeno trasferibile è relativamente limitata, rendendo il sistema male applicabile<br />

in presenza <strong>di</strong> <strong>scarichi</strong> con elevato BOD.<br />

Vanno evitati <strong>scarichi</strong> ricchi <strong>di</strong> oli, quali possono aversi in zone turistiche con <strong>di</strong>ffuse attività <strong>di</strong><br />

ristorazione, per il rischio <strong>di</strong> depositi che ostacolano la penetrazione dell’ossigeno e dei substrati<br />

all’interno delle pellicole. In tali situazioni è in<strong>di</strong>spensabile una decantazione primaria o una fase<br />

specifica <strong>di</strong> <strong>di</strong>soleazione.<br />

11 Disinfezione<br />

La <strong>di</strong>sinfezione è finalizzata all’abbattimento dei microrganismi (batteri, virus e protozoi) presenti nei<br />

reflui in modo che la destinazione d’uso del corpo recettore non venga compromessa.<br />

A meno che i liquami non provengano da utenze a particolare rischio igienico (sanatori, ospedali, case<br />

<strong>di</strong> cura), la <strong>di</strong>sinfezione dei reflui non è sempre necessaria ed in molti paesi la <strong>di</strong>sinfezione continua<br />

dell’effluente è considerata uno scarico eccezionale. L’impianto deve comunque essere sempre dotato <strong>di</strong><br />

un comparto che permetta <strong>di</strong> effettuare una <strong>di</strong>sinfezione <strong>di</strong> emergenza<br />

La tabella 26 riporta le rimozioni percentuali tipiche dei vari trattamenti primari e secondari ed, in<br />

ultimo, del trattamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione:<br />

Tabella 26. Rimozioni della carica batterica nei vari processi<br />

Qualità acqua Rimozione % della<br />

carica batterica<br />

Grigliatura grossolana 0÷5<br />

Grigliatura fine 10÷20<br />

Se<strong>di</strong>mentazione semplice 25÷50<br />

Filtri percolatori a basso carico 90÷95<br />

Filtri percolatori ad alto carico 70÷90<br />

Fanghi attivi a basso carico 90÷99<br />

Fanghi attivi ad alto carico 70÷90<br />

<strong>Trattamento</strong> chimico 40÷80<br />

Disinfezione effluente secondario 95÷99.9999<br />

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