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ACESENA
Via Piave, 165
Noi cesenati di EMANUELE CHESI
Insidie quotidiane sull’E45
A PROPOSITO dei numerosi articoli sui problemi
della statale E45, con le sue buche enormi,
i giunti rotti etc, volevo evidenziare che oltre
gli evidenti casi di rotture di pneumatici con
relative possibili gravi conseguenze, c’è anche
da tenere in considerazione il fatto che il pneumatico
si può ‘solo’ danneggiare... e se dopo te
ne accorgi, dove ti può scoppiare? Casomai dopo
qualche giorno quando procedi a velocità sostenuta
in autostrada... e se capita la disgrazia a
chi puoi fare causa, chi puoi incolpare?... A quel
punto solo la malasorte!
Claudio Magnani
——————
TENIAMO sotto osservazione particolare ormai da
qualche anno l’E45, non per una particolare perversione
o accanimento, ma perché effettivamente è un
‘punto nero’ della nostra viabilità, una ‘macchina’ di
disagi e problemi che pare quasi inesauribile. Bisogna
dare atto all’Anas di aver accelerato negli ultimi
anni l’impegno all’ammodernamento della strada, o
perlomeno al rifacimento dei suoi tratti più disastrati.
È DI QUESTI giorni la comunicazione
del sindaco Lucchi e
dell’assessore Moretti che, oggi, i
tempi medi per il rilascio dei permessi
di costruire sono scesi a
153 giorni, con una riduzione significativa
(tempi pressoché dimezzati)
rispetto ai 290 giorni necessari
nel 2008. Ricordiamo che
quel dato era stato misurato da
un’indagine promossa da Cna
Forlì-Cesena nel 2010 e denominata
“Fattore Impresa”, che coinvolse
tutti i comuni della provincia.
Apprezziamo lo sforzo e l’impegno
che sindaco e assessore si
erano assunti anche nel corso di
una nostra assemblea, quando
nell’ottobre del 2011 coinvolgemmo
l’Amministrazione Comunale
in una verifica di metà legislatura.
Fa piacere constatare che si è lavorato
sollecitamente e che sono
stati conseguiti risultati significativi.
I dati riportati dagli amministratori
dimostrano che vi sono
margini di miglioramento; si
può fare ancora meglio, l’importante
è non abbassare la guardia,
anzi bisogna proseguire nel confronto
con le categorie, come peraltro
è avvenuto in questi ultimi
anni.
Il mondo artigiano e della picco-
la impresa continua a chiedere a
gran voce che si stabiliscano procedure
semplificate e tempi certi
per l’espletamento delle pratiche
burocratiche, quanto si è fatto a
Cesena può diventare un punto
di riferimento anche per gli altri
comuni.
Al sindaco, quindi, chiediamo di
farsi interprete (e ci impegniamo
a supportarlo in questo) nei confronti
dei suoi colleghi del territorio
affinché venga avviata una radicale
revisione e riduzione dei
regolamenti comunali, con
l’obiettivo di arrivare a un “testo
unico” dei regolamenti, coordinato
e condiviso con i comuni limitrofi,
che permetta alle imprese e
ai cittadini di orientarsi con certezza.
Roberto Sanulli
Resp.le Cna Cesena Val Savio
) SANITÀ
Corsi per Oss
non autorizzati
FARE ATTENZIONE ai corsi
per Operatore socio sanitario. È
l’invito della Regione Emilia-Romagna
a fronte delle tante segnalazioni
ricevute. Ci sono corsi
che costano migliaia di euro e
che promettono un futuro da
L’attenzione dell’opinione pubblica e il nostro monitoraggio
forse sono stati determinanti per smuovere le
acque per troppo tempo stagnanti. Ma c’è ancora tanto
da fare perché, come sottolinea giustamente nella
sua lettera, non ci sono solo i casi di danni evidenti
delle buche (e certi giorni si contano decine di denunce)
ma anche le insidie di un’usura accelerata dalle
pessime condizioni di viabilità.
Bisogna dunque che l’attenzione resti alta. Noi continueremo
a farlo. Chiediamo agli automobilisti di aiutarci
continuando a segnalare problemi e situazioni
pericolose. Non per sterili denunce ma per contribuire
a migliorare la viabilità e renderla sempre più sicura.
emanuele.chesi@ilcarlino.net
Le lettere (max 15 righe) vanno indirizzate a
il Resto del Carlino
Via Piave, 165 - 47521 CESENA (FC)
Tel. 0547 / 621911 - Fax: 0547 / 621917
@ E-mail:
cronaca.cesena@ilcarlino.net
LETTERE E OPINIONI
Un testo unico per i regolamenti comunali
Operatore socio sanitario, ma
che essendo realizzati da enti
non autorizzati dalla Pubblica
amministrazione – in realtà non
daranno alcuna qualifica ai frequentanti.
Il profilo e la formazione dell’Oss
(Operatore socio sanitario) sono
regolamentati a livello nazionale
dall’Accordo sancito in Conferenza
Stato-Regioni il 22 febbraio
2001. L’Accordo prevede che formazione
e riconoscimento di crediti
e competenze acquisite sul lavoro
o grazie ad esperienze formative
pregresse sono di competenza
pubblica, ed in particolare delle
Regioni, attraverso i propri Enti
formativi autorizzati e accreditati.
L’invito è quindi quello di richiedere
per iscritto all’Ente che
promuove un percorso formativo
per Oss tutte le garanzie necessarie
prima di pagare la quota di
iscrizione. In particolare deve essere
richiesto l’atto formale che
approva la specifica attività ed autorizza
il soggetto formativo.
Inoltre, a fini lavorativi e per la
partecipazione a concorsi pubblici,
è importante verificare la validità
della certificazione prevista
al termine del periodo di formazione.
Tiziano Alessandrini
Consigliere regionale Pd