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RO M AG NA 22
VENERDÌ
25 GENNAIO 2013
DIAMO FORZA AL TURISMO
«Faccio promozione con mille ragazze russe»
Antonio Batani (Grand Hotel): «Ascolto i politici tutti i giorni, nessuno parla di turismo»
«Ospiterò le dipendenti delle agenzie di viaggio. Investire e innovare: solo così ci salviamo»
di Luca Cassiani
RIMINI. Antonio Batani, classe 1936,
proprietario del Grand hotel, è a capo
di Select hotels collection, gruppo che
vanta undici alberghi (due a 5 stelle,
sette a 4 stelle, due a 3) con quasi 850
dipendenti in tutta la Riviera. Un imprenditore
forte per fare le carte al
turismo.
Per quali motivi il turismo
non è mai al centro
delle politiche del
governo?
«Ascolto i politici quasi
tutti i giorni e non ce n’è
uno che parli di turismo.
E’ una vergogna e il motivo
fatico a capirlo. Di sicuro
la politica italiana ci
ha capito davvero poco, in
particolare di quei cinquemila
alberghi in Riviera,
dai lidi ferraresi fino a
Pesaro. Bisogna sempre
pensare che il nostro settore
dà lavoro a 2,5 milioni
di persone e, fino a
qualche anno fa, rappresentava
il 12% del pil (oggi
siamo a 9,5%, n d r). Speriamo
che il nuovo governo
faccia qualcosa».
Lo Stato aiuta il turismo?
«Per niente. Io sono costretto
a farmi pubblicità
da solo: ho investito molto
sulla Russia e in primavera
ospiterò gratuitamente
mille ragazze provenienti
dalle maggiori città russe,
banconiste delle agenzie
di viaggi. Arriveranno in
gruppi di 300 alla volta,
anche al Grand hotel di
Rimini, e resteranno per
quattro giorni. Lo scopo è
che, trovandosi bene qui,
siano incentivate a vendere
la nostra costa e la Romagna.
Potrebbero andare
in Liguria, a Cipro o alle
Hawaii, ma io ho insistito
per averle in Riviera».
Come mai questa scelta?
«E’ una forma di promozione
che ho già sperimentato
lo scorso anno
con altre 300 ragazze russe
e che sta portando risulta-
Antonio
Batani,
classe 1936,
è il
proprietario
del Grand
hotel di
Rimini
CERVIA. I proprietari dei negozi concedono
una tregua ai gestori, riducendo
del 10 per cento l’entità dell’affitto. In alcuni
casi, lo sconto arriva anche al 20 per
cento.
Viene così accolto l’appello degli esercenti
di Milano Marittima, dove lo scorso
anno è precipitata la redditività. Con locazioni
che a volte sfiorano i 100mila euro
all’anno, ed i negozi vuoti, l’economia
della località glamour stava andando
verso il tracollo. Pure gli street bar, che
con gli anni d’oro avevano contribuito alla
lievitazione degli affitti, ora si trovano
in difficoltà. Ed i segnali per il futuro non
ti positivi. Siccome il governo
non fa più niente,
per non parlare dei Comuni
che non hanno soldi,
faccio da solo. E costa salato».
Quanto?
«Non è solo una questione
di prezzo. Ciò che pesa
di più è l’im -
pegno, per-
ché non possiamodeludere
i russi.
D ob b i am o
fare un figurone:soprattutto
con buffet particolarmente
ricchi per dimostrare
la qualità dell’ospitalità
italiana famosa
nel mondo per il cibo».
Cosa dovrebbe fare Rimini
per attirare più visitatori?
«Torno alle mille ragazze
russe: io le ospito ma
«Bisogna sfruttare di più
il turismo marittimo: porta
gente e valuta pregiata»
non organizzo dei tour per
mostrare loro le bellezze
della costa e dell’entroter -
ra. Un compito che potrebbero
svolgere meglio gli
enti pubblici. E invece...
».
La politica quindi non
vi aiuta...
«Non credo
nella po-
litica, da destra
a sinistra
sono
tutti uguali.
Ci dobbiamoarran-
giare».
Ha parlato recentemente
con qualche politico?
«Oltre un anno fa, ma
ovviamente tutto è rimasto
fermo. Avevo suggerito
di realizzare dei collegamenti
veloci lungo la
costa romagnola: una sor-
ta di metrò regionale, da
Ravenna a Cattolica per
favorire gli spostamenti.
Così, se una sera il turista
di Cesenatico non trova
nulla da fare, può raggiungere
in poco tempo
un luogo in cui divertirsi,
da Rimini a Gabicce. E vic
e v er s a .
Perché oggi
non bastano
più una bella
camera e
cibo di qualità».
Oggi però
l’Enit parla soprattutto
romagnolo...
«Ho parlato qualche
giorno fa con il neo direttore
generale dell’E ni t
Andrea Babbi: speriamo
che ci dia una mano e ci
aiuti a crescere».
Come imprenditore si
trova meglio a Cervia,
«Ci sono due aeroporti
ma arrivano solo
i charter dalla Russia»
Milano Marittima, affitti in calo
La riduzione va dal 10 al 20 per certo
e riguarda in particolare i negozi
sono dei più incoraggianti. La chiusura
della gelateria “La perla” e del ristorante
“La brasserie” prelude ad una vera e propria
rivoluzione, nella rotonda 1° maggio.
Al posto di coni e coperto, infatti, sorgeranno
altri negozi. E se la concorrenza
aumenta, il progetto Pentagramma prevede
la nascita di un centro commercia-
le, accanto al futuro grattacielo a mare
della prima traversa. Solo un ridimensionamento
degli affitti, dunque, può ridare
ossigeno al settore del commercio. Ma
sempre a Mi.Ma., sono in corsi diverse
trattative per rimpiazzare le attività che
hanno chiuso i battenti. Vanno forte le
gelaterie, visto il vuoto che lascerà la
Cesenatico, Milano Marittima
o Rimini?
«Dappertutto. Milano
Marittima, però, ha prezzi
molto più alti rispetto alle
altre località e permette
maggiori guadagni. A Rimini,
Cervia e Cesenatico
la concorrenza è tanta e
costringe ad
abbassare le
tariffe. Ma
se gli albergatori
non
guad agnano,
non
s pe n d on o
per ristrutturare gli hotel
(che rimangono vecchi) e
il turismo muore».
Come si può superare
la crisi?
«E’ un momento molto
duro. Se non ci rinnoviamo
siamo destinati a chiudere».
Il Grand hotel, tra l’al -
Analisi e progetti
«Milano Marittima permette
maggiori guadagni. Serve un
metrò da Ravenna a Cattolica
Il restyling del Grand hotel
fermato dalla burocrazia»
La catena
di Batani,
Select
hotels
collection
vanta undici
alberghi
(due a 5
stelle, sette
a 4 stelle,
due a 3) con
quasi 850
dipendenti
in tutta la
Riviera
tro, ha da tempo presentato
a Palazzo Garampi
un grosso progetto di riqualificazione.
Che fine
ha fatto?
«Siamo frenati dalla burocrazia.
Io sono un albergatore
a cui piace investire
e sto aspettando che il
Comune approvi il progetto.
Malgrado ciò ho avuto
una buona impressione
dagli esponenti comunali
con cui ho trattato: sono
stati molto disponibili.
Credo che il Comune ci
tenga: forse è difficile
sbloccare la situazione».
Che cosa ne pensa della
tassa di soggiorno?
«E’ un problema legato
alle poche risorse che
hanno i Comuni: un modo
per recuperare denaro».
Aeroporto, treni, trasporti:
la Riviera è a posto
o penalizzata?
«Gli aeroporti li abbiamo
in casa: uno a Rimini,
l’altro a Forlì ma, a parte i
ch ar te r russi, effettuano
pochi voli dalle varie nazioni.
E il disagio è enorme.
Un problema che diverse
agenzie ci hanno
più volte sollevato: non veniamo
da voi, perché siete
lontani dagli aeroporti, lo
scalo più vicino è Bologna,
troppo distante. In
treno e in auto la situazione
è un po’ più semplice».
Se fosse ministro del
turismo, la prima cosa
che farebbe?
«A parte l’in cr ed ib il e
patrimonio di arte e di storia,
l’Italia si trova in mezzo
al mare: dalla Sicilia a
Venezia, passando per Genova.
Bisogna sfruttare di
più il turismo marittimo:
può portare tanta gente,
valuta pregiata, molti soldi».
scomparsa di un locale storico per questo
settore, come appunto la Perla. «Chi si
propone - spiega il titolare della agenzia
Quadrifoglio, Roberto Mordenti - è molto
motivato, e l’affare spesso si conclude.
Ma questo grande interesse riguarda i
negozi, perché di alberghi proprio non se
ne vendono. Mentre invece la spiaggia è
frenata dalla Bolkestein. Per ora sono
tutti orientati a prendere in affitto gli stabilimenti
balneari; se poi la situazione legata
alla durata delle concessioni balneari
si sbloccasse, allora potremmo passare
alle vendite».
Massimo Previato