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fdOuRM5hrOUvFlGaJE1vYYablJIC+hpyCK3BF2AWXVU= di Davide Buratti CESENA. «La Diocesi di Cesena - Sarsina è una sposa molto bella». Parole di mons. Douglas Regattieri. Il vescovo le ha scritte nella relazione che ogni 5 anni invia al Papa. L’ha spedita ieri. Fra l’altro il Santo padre lo incontrerà il 4 febbraio quanto sarà in visita in Vaticano assieme agli altri vescovi dell’Emi - lia Romagna. Di Cesena e del suo territorio il vescovo apprezza il carattere gioviale e spontaneo dei residenti e la loro generosità. Molto più alta - non ha avuto difficoltà a riconoscere - rispetto a Carpi, territorio dal quale Douglas Regattieri proviene. Ma c’è anche l’altro aspetto della medaglia. Al vescovo non piace l’a umento dei furti e la continua violenza sulle donne. E’ rimasto molto colpito anche dalla notizia relativa alla presenza di una rete organizzata che, a Cesenatico, controllava un giro di prostituzione. Viene da pensare che non gli piacciono nemmeno gli autovelox sulla E45. Quando ancora non era a I NUMERI Da sinistra Francesco Zanotti, il vescovo Douglas Regattieri e Don Piero Altieri CESENA. Quella di Cesena Sarsina è una Diocesi di dimensioni medie. Ci sono 158.000 cattolici, 113 sacerdoti (età media 68,3), 32 diaconi permanenti, 99 parrocchie. Sei zone pastorali, 20 unità pastorali, 19 unità parrocchiali Nel 2012 ha pagato quasi 235mila euro di Imu. L’importo è nettamente superiore a quanto pagato nel 2011, quando per le TELEFONO 0547 611900 FAX 0547 610350 EMAIL: cesena@corr iereromagna.it E PROVINCIA 11 VENERDÌ 25 GENNAIO 2013 INCONTRO COL VESCOVO Nel consueto appuntamento di gennaio mons. Regattieri ha snocciolato tutte le sue ansie per il territorio «Furti e violenze sulle donne inserite nella crisi: la Chiesa deve stare vicina alla gente» «Cesena è una bella sposa ma che dà preoccupazioni» Cesena prese due multe (una all’andata e l’altra al ritorno) a Mercato Saraceno. Stava andando ad un campo estivo nel Lazio. Come ogni anno, l’occa - sione per fare il punto sulla Diocesi è stato l’incon - tro con la stampa organiz- zato ieri, nel giorno della celebrazione del patrono dei giornalisti. L’impressione è sempre la stessa: nella sua semplicità Douglas Regattieri è un ottimo vescovo. Sa anche che ha di fronte un lavoro complicato. In questo Volume. Preparato dal giornalista del Corriere Cesenate Cristiano Riciputi Ecco la storia di Martorano Per chiudere i festeggiamenti per i 400 anni della parrocchia CESENA. Una festa di chiusura d’eccellenza per i quattrocento anni della parrocchia di Martorano. Nel giorno dell’a n ni ve rsario della fondazione, il 23 gennaio, le sale della parrocchia guidata da don Andrea Budelacci si sono riempite di più di duecento persone, martoranesi e non, per partecipare alla presentazione del volume “Ricordi nella 200 unità immobiliari di proprietà dell’Isdc (Istituto sostentamento diocesano clero) come appartamenti, garage, negozi e terreni, la Diocesi di Cesena-Sarsina ha versato storia. Martorano 16 12-2 012”, curato dal giornalista del Corriere Cesenate Cristiano Riciputi. Salutati dall’Ave Maria di Schubert interpretata da tre musicisti dell’A ssociazione Chorus, i partecipanti hanno quindi ascoltato gli interventi di Antonio Alessandri, vicepresidente della Banca Brc che ha compiuto cen- all’erario poco più di 105mila euro. Lo riferisce Antonio Prati, presidente dell’Isdc. Gli utili della gestione (circa 500mila euro l’ultimo realizzato) di questo patrimonio de- to anni - e del sindaco Paolo Lucchi: «Questa è una delle 63 frazioni del Comune di Cesena. Nella nostra città, e Martorano ne è un bell’esempio, a differenza di quel accade solitamente, si è riusciti a creare una rete di rapporti, di servizi, dalle scuole, agli impianti sportivi, agli esercizi commerciali, che la rendono vivibile e a misura momento sono molte le difficoltà che deve affrontare. Dal punto di vista dell’azione pastorale deve proseguire il tema della ristrutturazione diocesana. Per ora le parrocchie sono scese da 101 a 96. Ma ancora non è finita. Inoltre c’è il problema della pratica religiosa. Attualmente in diocesi solo il 18-19 per cento ha una pratica costante. «Anche nella comunità cristiana - dice il vescovo - c’è stanchezza e bisogno di rinnovare». Pe- rò ritiene che ci siano due elementi positivi: il grande impegno nella pastorale vocazionale (sono nove gli aspiranti preti, situazione migliore rispetto a tantissime altre diocesi) e un laicato «maturo e impegnato». Un altro motivo di apprensione è determinato dalla crisi economica. Le difficoltà delle famiglie sono testimoniate anche dalla diminuzione delle offerte in occasione delle funzioni religiose. «Io non ho la soluzione - ha detto il vescovo - Però la Chiesa ha il dovere di essere vicino alle persone in difficoltà». In questo senso ci sta il rafforzamento della Caritas. Fra l’altro Douglas Regattieri ha annunciato che nel mese di febbraio aprirà la nuova mensa dei poveri realizzata nella sede delle ex suore della Sacra famiglia. Infine, sollecitato, ha detto che non ha ancora pensato di andare su Twitter. Ma se dovesse cinquettare un messaggio ai giovani scriverebbe: «L’inderogabile domanda di Dio nel tuo cuore non accantonarla perché vi appagherà». Sabato 20 aprile saranno ordinati tre nuovi giovani diaconi Sacerdoti a quota 113 Devono pensare alla cura di 158.000 anime vono essere versati all’Istituto centrale di sostentamento del clero (Icsc) che ha sede a Roma. Tali utili rappresentano un terzo dell’intero fabbisogno diocesano per il mantenimento dei preti, un milione e mezzo di euro. Per la differenza interviene l’Icsc (Istituto centrale sostentamento clero) che attinge ai fondi dell’8 per mille. Lo scorso anno, i danni del “nevone” hanno richiesto 70mila euro di interventi solo per la sistemazione di due case coloniche. Poco produttivi sono anche i 1200 ettari di terreno, quasi tutti situati in montagna. Sabato 20 aprile saranno ordinati diaconi Filippo Cappelli, Alessandro Forte e Michael Giovannini, in vista del sacerdozio. Sono 9 gli studenti A sinistra Cristiano Riciputi a destra la copertina del libro d’uomo. La parrocchia è sicuramente il collante di questa rete». Il vescovo Giorgio Biguzzi ha poi esortato i presenti ad essere «forti abbastanza per andare avanti senza dimenticare i valori del passato. Questo libro può aiutarci a riscoprirli». La parola quindi all’autore, Cristiano Riciputi, che ha subito raccontato dell’etimologia del nome della frazione. L’orig ine che formano la comunità del seminario, guidata da don Marcello Palazzi. Si tratta di: Alessandro Forte, 40 anni; Filippo Cappelli, 36 anni; Michael Giovannini, 29 anni; Dennis Faedi, 21 anni; Gianni Cappelli, 25 anni; Fabrizio Ricci, 29 anni; Simone Farina, 23 anni; Michele Galassi, 27 anni; Fabio Montanari, 24 anni. sembra essere il fondo coltivato da un colono romano, Marturius, il cui terreno veniva chiamato appunto Marturianus. Dopo alcuni aneddoti sui parroci che si sono susseguiti nel tempo, a partire dal primo, don Matteo Nanni, parroco del 1612 “fuori dalle rig he ”, fino ad arrivare all’attuale, sono state distribuite le copie del volume, sulle note di Mission di Morricone. Scelta da ll’Associazione Chorus in onore della parrocchia, che è riuscita nella propria missione: costruire una comunità viva e pulsante. (l.f.)
12 VENERDÌ 25 GENNAIO 2013 «Una regia comune espressa in forma associativa» Cronaca di Cesena ECONOMIA TERRITORIO E RISORSE «La tesi è rilanciare l’area cesenate promuovendola» Una casa comune per affrontare la crisi Da Stefano Bernacci (Confartigianato) l’idea di un forum pubblico-privato IN BREVE Conferenza pubblica. Il Comitato “Mmt per il Patto Sociale. Spesa a Deficit” invita concittadini, lavoratori e piccole imprese alla conferenza pubblica di argomento economico “L’assurdità dei sacrifici. Azzeriamo la crisi, non il deficit”, oggi alle 21 nell’Aula di “Borgo Etico”, in via Cavalcavia 90. Al Panathlon. La prima conviviale 2013 del Panathlon Club Cesena analizzerà il mondo dei motori. Dalle 20.30 al ristorante Cerina di San Vittore “Lamborghini, la terra dei motori, il sogno della Ferrari che continua”. Ospite d’eccezione Tonino Lamborghini, figlio di Ferruccio, fondatore dello storico marchio. Al Rotary. I Rotary Club di Cesena, Cervia-Cesenatico e Vallata del Savio , oggi alle 20.30 al ristorante Casali, avranno come relatore l’ex pilota Ivan Capelli che tratterà il tema “La formula 1 oggi”. Alla malatestiana. Incontro con l’autore un po’ speciale quello di oggi dalle 17.15 in sala Lignea alla Biblioteca malatestiana. Si parlerà del testo “Il libro Il Chiostro, la Piazza e la Biblioteca. Spigolature malatestiane”: ovvero l’area della Biblioteca Malatestiana dal passato al presente vista e ricostruita da Loretta Righetti. di Davide Buratti CESENA. Un Forum locale per rilanciare lo sviluppo. E’ la proposta di Stefano Bernacci. Il numero uno di Confartigianato parte dal presupposto che in questi giorni si sta sviluppando un dibattito «fiacco e stereotipato» sul bilancio 2013 del comune. Da una parte gli amministratori pubblici difendono le scelte adottate. Dall’altra le associazioni imprenditoriali, pur riconoscendo sforzi importanti sul contenimento della spesa, stigmatizzano come le scelte sulla fiscalità locale - l’Imu sui beni strumentali all’a l iquota massima - siano inaccettabili per il sistema delle imprese e che l’introduzione della Tares rappresenterà un’a ltra stangata letale per soggetti esausti arrivati al sesto anno di crisi. Il rischio è di un dialogo fra sordi senza aspettarsi reciprocamente alcun che di concreto dal confronto. «Intanto - puntualizza Bernacci - la situazione economica delle imprese peggiora e solo coraggio, capacità e attaccamento al territorio veramente straordinari dei nostri Il secondo uomo entrato in banca col casco imprenditori si ergono da argine al dilagare ulteriore della crisi». Che fare di diverso, allora? Bernacci suggerisce di guardare al futuro con uno sguardo nuovo e costruire un ambiente più favorevole allo sviluppo mettendo in rete idee, esperienze e progetti. «Va integrata e resa protagonista di nuove sfide la formidabile dotazione di capitale sociale a disposizione del territorio costituito da un sistema associativo strutturato e dina- mico, da una Fondazione della Cassa di Risparmio dotata di governance autorevole e con visione d’intervento seria e concreta, da un sistema di banche del territorio consapevoli della necessità di intervenire fuori dai canoni della gestione ordinaria del credito per supportare e rilanciare l’economia e da molteplici esperienze di associazionismo fra imprese che sostengono progetti sociali ed economici (Romagna Iniziative e Romagna solidale, ad esempio)». Quindi il direttore di Confartigianato propone di creare un luogo di dialogo fra attori pubblici e privati che vogliano mettersi insieme per portare valore aggiunto al territorio e dare il senso di una comunità impegnata nell’affrontare insieme uno dei momenti più difficili nella storia del nostro territorio. «Serve - puntualizza - una regia comune delle azioni dove nell’ambito delle autonome iniziative dei soggetti vi sia un collegamento ed un reciproco rafforza- Preso un rapinatore dell’agenzia 1 Carisp CESENA. In due, di cui uno a volto scoperto ed uno con addosso un casco da moto, il 21 settembre avevano rapinato la filiale nº 1 di viale Matteotti della Cassa di Risparmio di Cesena. Portando via 7.000 euro (e con quelle banconote anche un mazzetto “civetta”). I carabinieri del Comando Provinciale dopo mesi d’indagine sono riusciti a mettere a Il sindaco Paolo Lucchi plaude alla proposta: «Disponibilità da parte degli amministratori» «Un importante segno di apertura e consapevolezza» CESENA. «Con grande piacere ho preso atto della posizione di Confartigianato Cesena, relativamente al dibattito in corso sul bilancio 2013 del Comune». Confartigianato - così come nei giorni scorsi già avevano fatto il segretario di Cna, quelli di Cgil, Cisl, Uil - esprime una volontà forte di progettazione comune del futuro del nostro territorio. Trova il sindaco concorde sul “come” affrontare i problemi. «Vi è, mi pare, tra le rappresentanze economiche e sociali una nuova consapevolezza della necessità di uscire dal già visto e già sentito - spiega Paolo Lucchi - che indica un segno di novità importante. Certo, le scelte difficili cui tutti siamo stati chiamati in questi anni hanno reso sin troppo a- disposizione della magistratura (pm Alessandro Mancini) le prove a carico di uno degli autori. A.B. è di Bologna. Credeva di farla franca perchè incensurato. Così le telecamere di sicurezza pur ritraendo il suo volto, non avrebbero permesso a nessuno di riconoscerlo. Non è andata così. Le rapine fate a bordo di uno scooter, in quel periodo, erano più d’una in provincia. Le moto rubate, ritrovate dopo i colpi, provenivano spesso da Bologna. Così, coi carabinieri del capoluogo, i militari forlivesi sono giunti all’identificazione dell’uomo. Non (per ora) del suo compagno di rapine, entrato in banca col volto coperto dal casco. rido un confronto, i cui tempi a volte sono stati anche dettati dalla rapidità dei mezzi di comunicazione. Ora tutti sentiamo forte la necessità di riprogettare assieme il futuro. Non so bene se la sede del confronto sia un “tavolo”, una “cabina di regia” o un “Forum” (come propone oggi Confartigianato): so però per certo che il segno di apertura che sta giungendo dal mondo della rappresentanza sociale ed economica, dovrà trovare eguali disponibilità ed apertura da parte degli amministratori locali, ed in primis, ne sono consapevole, da parte del Comune di Cesena che dovrà essere all’altezza di questa sfida, svolgendo appieno la propria funzione di Comune capo comprensorio». mento evitando inutili duplicazioni. Non pensiamo a tavoli di confronto o cabine di regia che pure hanno riempito il dibattito politico in un passato recente (producendo per la verità risultati assai scarsi) ma, riprendendo un ’ipotesi elaborata dal Censis per il territorio cesenate, ad un Forum locale costituito sotto forma di associazione che svolga con continuità l’analisi, l’interpretazione e la previsione del futuro del nostro territorio e crei le condizioni per la realizzazione di iniziative concrete. Questo sforzo di compattamento territoriale, che abbiamo la responsabilità e la forza di fare, è necessario per costruire progetti e azioni innovativi, stimolare il fare impresa, accompagnare i processi di trasformazione e rafforzamento del nostro tessuto imprenditoriale e promuovere il territorio Cesenate ed il made in Cesena all’esterno per rendere il territorio sempre più attrattivo e competitivo».
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