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Bernd<br />
Ancora vivo!<br />
Ecco la storia di Bernd Maier, ovvero la storia di uno<br />
che ha speso gran parte della sua v<strong>it</strong>a tentando il<br />
suicidio. Perché? Ogni anno si suicidano circa 1500<br />
giovani di età compresa tra i 15 e 25 anni. È la seconda<br />
causa di morte tra le persone di questa età.<br />
Sono più di 20.000 coloro che tentano di uccidersi.<br />
Anche io ci provai diverse volte. La v<strong>it</strong>a mi aveva<br />
reso duro. Pur essendo un «looser» fin dalla nasc<strong>it</strong>a,<br />
cioè uno che la società considera un perdente, nonostante<br />
tutto desideravo vivere una v<strong>it</strong>a pienamente<br />
realizzata. E invece troppo spesso passavo da un fallimento<br />
all’altro. Pensavo che la morte fosse l’unica<br />
via d’usc<strong>it</strong>a. A 40 anni dovetti ammettere che la mia<br />
v<strong>it</strong>a era stata un disastro totale, anzi mi sembrava di<br />
avere già un piede nella tomba. Avevo trascorso oltre<br />
sette anni in un ospedale psichiatrico. Le diverse<br />
terapie di disintossicazione dalle droghe e il ricovero<br />
nei reparti d’isolamento delle varie cliniche erano<br />
all’ordine del giorno.<br />
A causa di una rapina aggravata, di innumerevoli<br />
furti e altri crimini commessi per procurarmi la<br />
«Volevo vivere<br />
e invece...»<br />
droga, trascorsi complessivamente 8 anni e 4 mesi<br />
in diversi carceri. Ecco il terribile bilancio della mia<br />
v<strong>it</strong>a. Era ben peggio di un fallimento, eppure desideravo<br />
la v<strong>it</strong>a, la libertà e l’amore. Questa brama mi<br />
spingeva nel mondo della droga. Ero dipendente in<br />
ogni cellula del mio corpo. Volevo vivere e invece,<br />
purtroppo, morivo giorno per giorno La mia tragedia<br />
durò oltre 20 anni Più di 50 volte ho tentato<br />
di sfuggire alla morsa di quei veleni che mi rendevano<br />
dipendente, ma ogni volta ne venivo sopraffatto.<br />
Nessun carcere, nessuna clinica – niente e nessuno<br />
mi poteva liberare da questo laccio mortale. Forse<br />
solo la morte. L’ultimo tentativo di suicidio. Dopo<br />
aver sperperato l’ingente ered<strong>it</strong>à della mia convivente<br />
(circa 100.000 €) in breve tempo, «Get <strong>it</strong> while<br />
you can», come cantava Janis Joplin (Prendilo finché<br />
puoi), pieno di codeina e pillole mi avvicinai al<br />
parapetto del balcone all’ottavo piano. Volevo porre<br />
fine alla mia v<strong>it</strong>a – volevo morire. «This is the end,<br />
my only friend – the end», Jim Morrison (Questa<br />
è la fine, mio unico amico – la fine). Tanti dei miei<br />
amici mi avevano già abbandonato in questa «Highway<br />
to hell» (AC/DC), in questa «autostrada per<br />
l’inferno». Ora toccava a me. Soltanto pochi secondi<br />
e il mio cadavere, logorato dalle droghe, si sareb-<br />
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