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R.I.P. - Diotiama.it

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del tutto anonima, piena di seminari sovraffollati e<br />

lunghe file di attesa. Siccome non importava a nessuno<br />

se frequentassi le lezioni oppure no, ben presto<br />

non partecipai più a nessuna attiv<strong>it</strong>à univers<strong>it</strong>aria.<br />

Quando non dipingevo, trascorrevo il resto del mio<br />

tempo alla fontana del mercato o in giro nei pub. Il<br />

mio primo trip LSD fu per me fantastico e psichedelico.<br />

Mi piaceva questa droga, ma non sapevo che<br />

apparteneva alle più pericolose del suo genere; avevo<br />

imboccato l’autostrada per la tomba. Pur continuando<br />

a rimanere a galla, a non affondare, mi trasformai<br />

in un vero e proprio giovane drogato, la mia v<strong>it</strong>a<br />

iniziò a girare esclusivamente attorno alla droga…<br />

senza più alcuna pietà e alcuna sosta.<br />

Il problema principale era come procurarsi il denaro<br />

necessario. Quasi tutti i tossicodipendenti si finanziavano<br />

regolarmente le droghe con metodi illegali.<br />

O si diventava spacciatori, oppure si finanziava la<br />

propria merce con piccoli furti. Il nostro sogno comune<br />

era possedere tanta «roba» da sistemarci per<br />

un bel pò Dopo che a un mio amico furono dati sei<br />

mesi di galera per traffico di droga e una multa salata<br />

per evasione fiscale, divenni consapevole del rischio<br />

che stavamo correndo. Siccome nella mia pic-<br />

cola stamberga offrivo osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à anche a dei vecchi<br />

hippies, fui costretto a vedere con i miei stessi occhi<br />

la miserabile realtà dei tossicodipendenti. La miseria<br />

del drogato: con d<strong>it</strong>a tremanti far penetrare nel suo<br />

corpo un ago storto e poi esce completamente fuori<br />

di testa a causa di un errato dosaggio; suda, si gratta,<br />

soffre di diarrea... L’assurd<strong>it</strong>à di una v<strong>it</strong>a simile si<br />

può riassumere in un’equazione schizofrenica:<br />

Miseria + Droga = Felic<strong>it</strong>à<br />

Vedere ciò mi aiutava a tenermi lontano dall’ago. Ma<br />

c’erano momenti in cui ero quasi pronto a bucarmi<br />

anch’io. Una volta successe che una studentessa<br />

ventiduenne, conosciuta qualche giorno prima, morì<br />

di overdose. Un paio di ore prima avevamo parlato a<br />

lungo insieme e fumato erba. L’avevo accompagnata<br />

in ospedale, dove voleva disintossicarsi, ma per carenza<br />

di letti non ottenne posto. La notizia della sua<br />

morte mi distrusse. Mi impasticcai così tanto che<br />

persi completamente il controllo: buttai per strada<br />

tutto quello che avevo in stanza e i vicini chiamarono<br />

la polizia.<br />

Contro la mia volontà, fu deciso il ricovero coatto<br />

in psichiatria Mi avevano legato al letto con delle<br />

cinghie e vest<strong>it</strong>o con una camicia di forza. Quando<br />

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