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R.I.P. - Diotiama.it

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lo dell’auto e morì in quell’incidente. Il mio amico<br />

Schlapper morì poco dopo. Specki, un altro mio amico,<br />

morì accanto a me per overdose. Mi sentivo responsabile<br />

della sua morte. Dovevo uscire dal giro.<br />

Racimolai la poca forza che mi restava e iniziai<br />

la mia cinquantesima terapia di disintossicazione<br />

nell’ospedale di Boblingen Vagavo per i corridoi<br />

del seminterrato come un fantasma, in preda a dolori<br />

terribili e avido di droghe. Verso le tre di mattina mi<br />

r<strong>it</strong>rovai davanti alla porta della cappella dell’ospedale.<br />

Ero completamente affascinato dall’atmosfera<br />

della sala. Mi fermai davanti a un’enorme croce illuminata<br />

dalle candele accese. Senza volerlo, caddi in<br />

ginocchio e piangevo, piangevo, piangevo Gridai<br />

a Dio, che già altre volte mi aveva manifestato la<br />

sua potenza: «Per favore, aiutami, perché sei la mia<br />

ultima speranza!» Questa preghiera venne esaud<strong>it</strong>a.<br />

Sentivo ancora tanto dolore dentro di me, ma ero<br />

consapevole del fatto che la mia v<strong>it</strong>a sarebbe potuta<br />

essere molto diversa. Non so come, ma riacquistai di<br />

nuovo la speranza. Eppure tentai il suicidio, come ho<br />

raccontato all’inizio.<br />

Dio è un Dio che fa meraviglie. Per strada incontrai<br />

dei giovani che parlavano di Dio alla gente. Mi<br />

avvicinai e ascoltai la conversazione senza farmi no-<br />

tare. Invece mi videro e mi inv<strong>it</strong>arono a una conferenza.<br />

Le parole che udii mi fulminarono. Sedevo<br />

nell’ultima fila e, sebbene non avessi la più pallida<br />

idea delle cose di Dio, le parole dell’uomo dai capelli<br />

bianchi che parlava mi toccarono profondamente.<br />

Andai tre volte ad ascoltarlo.<br />

Una sera, però, dovevo procurare della droga a Stoccarda<br />

per Gorbi. Sulla via del r<strong>it</strong>orno passai davanti<br />

al locale dove si tenevano quelle conferenze. Sentii<br />

la voce del predicatore e mi fermai. L’eroina che tenevo<br />

in mano bruciava come il fuoco Le lacrime<br />

mi solcavano il viso La sera seguente r<strong>it</strong>ornai e<br />

ascoltai parole per me inconcepibili: Gesù perdona<br />

il deb<strong>it</strong>o Gesù vuole rinnovare la tua v<strong>it</strong>a<br />

Nella mia v<strong>it</strong>a ero stato condannato spessissimo,<br />

ma ora l’Iddio Onnipotente pronunciava l’assoluzione<br />

totale. Incredibile! Parlai con un giovane credente<br />

che pregò con me. Misi nelle mani di Dio tutta<br />

la mia colpa e il peso della mia v<strong>it</strong>a e posso affermare<br />

che questa esperienza non è paragonabile a nulla di<br />

ciò che era accaduto nella mia v<strong>it</strong>a fino a quel momento.<br />

Nessuna droga mi ha procurato mai tanta<br />

gioia come la conversione a Gesù Cristo. A 41 anni<br />

avevo alle spalle decenni di v<strong>it</strong>a inutile spesa nella<br />

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