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R.I.P. - Diotiama.it

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a Londra<br />

parecchio hashish. Dopo il processo ci considerarono<br />

stranieri indesiderati e ci rimandarono in Francia.<br />

Volevo aspettare Danielle a Perpignan perché<br />

avevo sent<strong>it</strong>o che era di nuovo libera. Girovagando<br />

in c<strong>it</strong>tà incontrai un «portoghese» che mi raccontò<br />

di un vecchio che portava ogni giorno in banca<br />

una gran quant<strong>it</strong>à di denaro nella custodia del suo<br />

violino. Così lo derubammo e il «portoghese» colpì<br />

l’uomo alle spalle, atterrandolo brutalmente. Mi è<br />

difficile dimenticare la scena orrenda di quell’uomo<br />

fer<strong>it</strong>o e sanguinante. Afferrai la custodia del violino,<br />

ma dentro non trovai il denaro, bensì solo spart<strong>it</strong>i<br />

di musica. Restai nascosto per tanto tempo finché<br />

arrivò Danielle a Perpignan.<br />

Decidemmo di andare ad Amsterdam, il paradiso<br />

dei tossicodipendenti Non era possibile scassinare<br />

le farmacie, perciò «campai» svaligiando le case,<br />

rubando automobili, falsificando assegni e vendendo<br />

droghe fasulle. Danielle finì sul marciapiede.<br />

Dopo un breve periodo di tempo avevo anche la<br />

polizia olandese alle calcagna. Mi estradarono in<br />

Germania e ben presto r<strong>it</strong>ornai alla «fortezza» di<br />

Haar. Quel circolo vizioso fatto di fughe, arresti,<br />

carcere e cliniche psichiatriche sembrava non avere<br />

fine. Mi mancavano i numerosi amici, morti suicidi<br />

o per overdose. Mi sentivo come un lupo sol<strong>it</strong>ario,<br />

un eroico combattente tutto solo. In realtà ero una<br />

creatura emotivamente distrutta.<br />

Quando mi rilasciarono tornai rapidamente alla<br />

mia tossicodipendenza. Due ragazze si prost<strong>it</strong>uirono<br />

per me e mi fornirono eroina e denaro. Quando<br />

mi sentii controllato dal procuratore, mi trasferii a<br />

Londra usando un passaporto falso. Dapprima tentai<br />

di ottenere un lavoro come barista, ma poi ripresi a<br />

fare il magnaccio e il criminale. Arrivai addir<strong>it</strong>tura<br />

a rifornire di droga un quartiere nella zona nord di<br />

Londra. Non sempre ero ligio al pagamento con il<br />

mio grossista. Mi trasferii da Londra a Brighton e<br />

da lì r<strong>it</strong>ornai ad Amsterdam.<br />

Durante una rapina in una c<strong>it</strong>tadina nei pressi di<br />

Amsterdam venni nuovamente catturato. Appena<br />

scoprirono che non ero inglese mi trasferirono di<br />

nuovo a Haar. In quella clinica mi odiavano profondamente<br />

e così aizzarono contro di me un uomo<br />

aggressivo e con gravi disturbi mentali. Mi picchiò e<br />

mi calpestò il viso con i suoi pesanti stivali di cuoio.<br />

Patii dei dolori infernali. Mi fratturò la faccia, ma<br />

ora avevo in mano delle accuse concrete nei confronti<br />

dei responsabili della clinica. Ciò determinò<br />

un alleggerimento della detenzione.<br />

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