La notte dei botti - Biagio Cepollaro, poesia
La notte dei botti - Biagio Cepollaro, poesia
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Capitolo secondo<br />
Quello che pedala sul ciglio dell’autostrada, tutto affannato, è Scriba.<br />
Lo chiama così Luisa, lo chiamano così gli amici.<br />
Ha la fissa di scrivere tutto, con ossessione, ovunque si trovi. Quello che si<br />
affanna in bici sull’autostrada è uno che pensa che gli basti un’occhiata per<br />
sentire il marcio che c’è nella gente.<br />
E per questo non saluta nessuno nel condominio. Dice che quelli del<br />
condominio solo all’apparenza sono normali, ma poi c’è di tutto: pedofili,<br />
stupratori, puttane, ladri… i condomini sono pericolosi e bisogna tenersi alla<br />
larga.<br />
Quello che pedala sul ciglio dell’autostrada ormai sa ascoltare i sogni <strong>dei</strong><br />
condomini. <strong>La</strong> <strong>notte</strong> sta sveglio e non può dormire. Non può dormire perché<br />
i condomini sognano, sognano continuamente e, senza pudore, mostrano il<br />
marcio della loro anima.<br />
Della signora <strong>La</strong>mberti che abita al piano sopra di lui sa tutto ormai. <strong>La</strong><br />
signora <strong>La</strong>mberti sogna sempre di scopare suo cognato.<br />
Non può dormire perché i condomini sognano rumorosamente.<br />
Una volta la <strong>La</strong>mberti sognò suo cognato che tagliava in due un braccio con<br />
una sega elettrica. Un’altra volta la <strong>La</strong>mberti sognò di bucare con uno spillo<br />
le vene di Monno e Nanna, i ragazzi del Centro confinante con il<br />
Condominio.<br />
Ormai da anni Scriba dorme tre ore per <strong>notte</strong>.<br />
Il giorno del suo trentacinquesimo compleanno riuscì ad ascoltare anche il<br />
sogno del Concessionario, uno degli amici del bar. Non gli era mai capitato<br />
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