La notte dei botti - Biagio Cepollaro, poesia
La notte dei botti - Biagio Cepollaro, poesia
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Il Barman è soddisfatto: è così, la testa ora è nel frigo<br />
<strong>dei</strong> gelati per tenersi bene, per tenersi finchè non<br />
arriva la moglie.<br />
Poi sarà la moglie a decidere…Guarda malizioso negli<br />
occhi del Concessionario: non si sa mai…Può darsi<br />
che la moglie decida che va bene così, che non c’è<br />
bisogno che tutto, proprio tutto, ritorni al suo<br />
posto…Sai, dice, certe cose noi non possiamo<br />
saperle…che ne sai…magari la moglie non aspettava<br />
altro…i cavalli, chissà, i cavalli hanno fatto al caso<br />
suo…<br />
Il Concessionario abbozza un sorriso, ha capito, non<br />
c’è che dire: il Barman è proprio uno in gamba.<br />
D’altra parte non era stato lui, proprio lui, a<br />
organizzare il regalo per il Sarto? E’ proprio in gamba,<br />
si.<br />
I satelliti hanno annusato l’odore <strong>dei</strong> cavalli…Monno<br />
sale al piano superiore, dove si trova l’appartamento di<br />
Luisa. <strong>La</strong> porta è aperta: c’è Luisa che accarezza la<br />
criniera di un puledro. E dunque, dice, la smette la<br />
<strong>La</strong>mberti con la storia delle infiltrazioni? Luisa è<br />
tranquilla e va a preparare il caffè. Dalle finestre in<br />
basso si vedono i cavalli sfrecciare, gente aggrappata<br />
alle code, gente che tenta di montare. E si vedono<br />
anche corpi calpestati e rovinati dalla furia degli<br />
zoccoli.<br />
Monno si tocca la pancia e il brutto ricordo della testa<br />
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