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La notte dei botti - Biagio Cepollaro, poesia

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nella pancia. dorme dissolto il Tirabuoni. dorme a pezzi sul pavimento che è<br />

tutto un bollore. dorme come una rossa bolla il Tirabuoni. bolla che sale<br />

sale e non sente più male…<br />

Abbarbicato uno s’aggrappa all’altro che il fuoco col rombo è esploso<br />

mentre schizza di lato alle sue spalle sulla parete. è roba gialla e rossa.<br />

s’incolla sul soffitto e comincia a colare. il rombo che fuma ed esplode.<br />

Basso un altro sotto un tavolo coi gomiti stretti striscia. striscia e inciampa<br />

nei corpi che fumano e scotta le mani. le mani scotta. basso volava anche il<br />

rombo poi s’avvita e scende poi si piega col muso e scende poi col muso<br />

comincia a sparare. il drago a tre bocche. con le tre bocche comincia a<br />

sparare.<br />

Crolla uno neanche si è accorto del rombo che spara. crolla già da svenuto<br />

che prima dormiva con le spalle al muro. scivola dal muro ch’è già finito.<br />

crolla uno che dormiva per troppo aspettare. non dormire che devono<br />

accertare! non dormire che devono accertare! crolla uno neanche si è<br />

accorto del rombo che accerta. del rombo che spara senza aspettare.<br />

Uè! Che cazzo vuoi da qua? Che cazzo vuoi ancora da qua? Che s’incazza<br />

perché lo finiscono col randello. Che il colpo farebbe troppo rumore. Ora<br />

che è così gran silenzio che si sente il fango sotto le scarpe o cosa sotto le<br />

scarpe braccia e pance sventrate, ossa sotto le scarpe. Che cazzo vuoi ancora<br />

da qua?<br />

Girano come dannati gli stronzi ora che niente più scotta e l’acqua raffredda.<br />

Guardano come dannati gli stronzi. Guardano gli occhi appesi ad un filo. Al<br />

filo che si spezza. Ai pezzi di carne ai fili di ferro che sono due dita. Girano<br />

e accertano che tanto hanno già tutto accertato. Girano come dannati gli<br />

stronzi per essere certi che il filo è veramente spezzato.<br />

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