La notte dei botti - Biagio Cepollaro, poesia
La notte dei botti - Biagio Cepollaro, poesia
La notte dei botti - Biagio Cepollaro, poesia
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
indolenti sdraiati sui marciapiedi, appoggiati ai<br />
semafori…<br />
Da lontano, da ogni punto della terra, i cavalli erano<br />
stati spinti dai Resistenti a varcare le montagne, a<br />
guadare i fiumi ed ora eccoli lì, a centinaia per le<br />
strade del centro…<br />
Cavalli addestrati ad avvertire la Notte <strong>dei</strong> Botti in<br />
anticipo. E cavalieri addestrati a riconoscere i segni.<br />
Dalle stalle era cresciuto nei giorni il nervosismo che<br />
aveva raggiunto i prati, dentro gli steccati, di fermento<br />
in fermento. E chi scalpitava e chi mordeva il freno,<br />
alcuni non volevano saperne di biada. I cavalieri sulle<br />
prime pensavano ad un’epidemia ma poi da tutti i<br />
recinti, da ogni punto della terra, le notizie si<br />
assomigliavano: era l’avvertimento, era il nervosismo<br />
presago…I satelliti avevano annusato l’odore <strong>dei</strong><br />
cavalli…<br />
E ora i cavalli sono agli ingressi <strong>dei</strong> grandi magazzini.<br />
Si arrampicano sulle scale mobili, s’impennano davanti<br />
ai commessi, fanno strage di vestiti e di cosmetici,<br />
rovesciano scansìe piene di piatti, col muso spingono i<br />
carrelli. Dai grandi magazzini i cavalli che escono<br />
sono imbrattati da detersivi, profumano,<br />
irriconoscibili. Al galoppo, sempre al galoppo entrano<br />
nelle banche, salgono sui banconi dove gli impiegati<br />
hanno già riposto il <strong>botti</strong>no…<br />
67