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La notte dei botti - Biagio Cepollaro, poesia

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prende il comando <strong>dei</strong> segreti e <strong>dei</strong> secreti. Poi l’inaffidabile Luteus che apre<br />

al giallo e lo forma, lo inverte all’incontro, all’impronta.<br />

E dove non c’era giallo in terra e non c’era fetore acuto, c’era già il<br />

Prodigiosus che faceva anche lui tutto il giro <strong>dei</strong> prosciutti e <strong>dei</strong> formaggi,<br />

delle conserve di marmellata e <strong>dei</strong> tonni in scatola.<br />

Erano in molti i Prodigiosus, erano più di mille, erano milioni che<br />

spingevano e che reclamavano, milioni ad aprirsi varchi e a valicare<br />

avvallamenti.<br />

Vibranti i vibrioni risalivano la corrente delle copertine <strong>dei</strong> settimanali,<br />

sostavano inquieti sulle sopracciglia, riprendevano fiato nel folto,<br />

s’infittivano ai bordi delle narici, si lasciavano andare, sfiniti. Altri<br />

insidiavano testardi la Montessori sulle banconote mentre ilari streptococchi<br />

allacciavano le loro catene rotondi e leggeri mulinando.<br />

L’idea ce l’ho nel naso.<br />

E il naso difende dalle aggressioni della polvere ma non dalla puzza.<br />

Dico che bisognerà ricominciare da quello che uno sente col naso e in realtà<br />

è un pensiero denso e sudaticcio, è un pensiero fetido e giallognolo il<br />

pensiero che esala da quella folla. Mentre pedalo. Il caldo che cresce e il<br />

sudore. Mentre pedalo e penso qual è il lucido pensiero. Quando si fugge e<br />

si pensa che forse vi sarà una via d’uscita per i campi, che il divieto di uscire<br />

riguarda solo l’autostrada con i caselli bloccati dalla polizia. Pedalando<br />

piano, piano respirando.<br />

Senza far caso agli elicotteri, dentro la linea d’emergenza (gialla). Con la<br />

bici leggera che sente l’asfalto, pelle di balena. Lentamente pedalando.<br />

Un altro elicottero che sorvola la zona, alto.<br />

Non mi vedrà, sono troppo piccolo, tutto curvato sulla bici che cammino sul<br />

ciglio che non è già più asfalto ma erbaccia e resti, lattine, pacchetti e<br />

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