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15 giugno 2011 ISOLA NOSTRA<br />

15<br />

Il mondo in pugno<br />

Una mostra antologica a Trieste dedicata a Nino Benvenuti<br />

li inizi, i ricordi, le medaglie e i cimeli, da dedicare ai giovani, da raccontare alla sua città.<br />

“GNino Benvenuti ritorna a casa indossando l’abito migliore per un campione, quello di un<br />

atleta che ha sempre rifiutato il disarmo e che preferisce nuovi percorsi, non necessariamente legati<br />

all’impegno sportivo”.<br />

Con queste parole il giornalista de “Il Piccolo” Francesco Cardella ha illustrato la mostra antologica<br />

“Il mondo in pugno”, allestita a Palazzo Costanzi di Trieste dal 19 al 23 marzo, tutta dedicata<br />

al pugile simbolo di un’intera epoca e conosciuto da tutti gli italiani, anche quelli disinteressati al<br />

mondo sportivo e a quello del pugilato in particolare. Successivamente la mostra, con il patrocinio<br />

del CONI e sotto l’egida della<br />

Federazione Pugilistica Italiana,<br />

è stata allestita anche a Monfalcone e a Udine e avrà un seguito<br />

anche in altre città italiane.<br />

“La mostra antologica – nelle parole dello stesso Nino Benvenuti<br />

– ripercorre i passaggi più significativi della mia carriera, dai<br />

primi successi dilettantistici alla medaglia d’oro alle Olimpiadi e<br />

al titolo mondiale dei pesi medi; una ricostruzione cronologica di<br />

questi anni, fatta anche attraverso foto, giornali, documenti, filmati<br />

ed altre curiosità che mi riguardano. Questa iniziativa rappresenta<br />

un viaggio stimolante nella memoria che accomuna tanti italiani<br />

che, insieme a me, hanno vissuto e sofferto quei momenti. Quello<br />

che vorrei trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni, è un<br />

messaggio di correttezza e lealtà sportiva, letto attraverso uno<br />

sport fatto di sudore e sacrificio”.<br />

Il Premio “HISTRIA TERRA 2011” a mons. Antonio Dessanti<br />

Lo scorso 18 febbraio nel<br />

salone dell’Unione degli<br />

Istriani di Trieste è stato conferito<br />

a mons. Antonio Dessanti<br />

il premio “Histria Terra 2011”,<br />

giunto alla sua quinta edizione,<br />

riconoscimento che viene<br />

assegnato a figure di rilievo<br />

e di riferimento del mondo<br />

istriano.<br />

Questa la motivazione del<br />

riconoscimento, consegnato<br />

ad un commosso don Antonio<br />

davanti ad autorità e un folto<br />

pubblico: “Faro di carità e<br />

operoso testimone della fede<br />

istriana, di radici profonde nei<br />

secoli, protagonista non comune<br />

della storia della nostra<br />

Terra, ha continuato, per oltre<br />

sessant’anni dopo l’esodo, a<br />

effondere sostegno morale e<br />

religioso alle nostre genti”.<br />

Nato a Buie nel 1921, è<br />

stato ordinato sacerdote nel<br />

1946 dal vescovo mons. Santin.<br />

E’ stato cappellano nei Campi<br />

Profughi e negli ospedali, insegnante,<br />

direttore del Villaggio<br />

del Fanciullo e dal 1992 è<br />

subentrato a don Attilio Delise<br />

quale parroco della chiesa del<br />

Rosario, dove – come ha scritto<br />

il vescovo emerito di Trieste<br />

mons. Ravignani – “è sempre<br />

stato disponibile per tutti, e<br />

fino a tarda ora, soprattutto per<br />

i giovani”.<br />

Malgrado la sua precaria<br />

salute, ha retto la parrocchia del<br />

Rosario sino allo scorso anno,<br />

ma con indomito coraggio continua<br />

ancora a svolgere il sua<br />

mandato pastorale tra i degenti<br />

dell’ITIS.<br />

Per i suoi meriti lo scorso<br />

11 novembre gli era anche stato<br />

conferito da parte del sindaco il<br />

“Sigillo Trecentesco della città<br />

di Trieste”, quale “emblema di<br />

solidarietà che ci richiama verso<br />

alti e irrinunciabili valori”.<br />

Al carissimo don Antonio<br />

le nostre congratulazioni vivissime,<br />

insieme al nostro grazie<br />

per essere sempre stato vicino<br />

alla nostra Comunità, anche nel<br />

ricordo del suo predecessore<br />

don Attilio.<br />

La consegna a don Antonio Dessanti del premio e della pergamena con la motivazione da parte del<br />

Presidente dell’Unione degli Istriani Massimiliano Lacota.

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