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15 giugno 2011 ISOLA NOSTRA
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ISOLA NOSTRA
Periodico trimestrale della
Comunità degli esuli d’Isola
d’Istria fondato da
Don Attilio Delise nel 1965
Direttore responsabile
Franco Stener
Assistenti di redazione
Anita Vascotto
Attilio Delise
Umberto Parma
Hanno collaborato a questo numero:
Nicoletta Brigadini
Alfredo Bussani
Ferruccio Delise
Mario Depase
Licinio Dudine
Emilio Felluga
Fenny
Mario Lorenzutti
Bruno Moscolin
Giorgio Penzo
Walter Pohlen
Romano Silva
Franca Stolfa
Giuseppe Zaro
Roberto Zonta
Don Pietro Zovatto
Alessandra Zuliani
Gianni Zvitanovich
Direzione, Redazione,
Amministrazione
Via XXX Ottobre, 4
34122 TRIESTE
Editrice: Associazione
“ISOLA NOSTRA’’
Autorizzazione del Trib. di
Trieste n. 843 del 4.5.1992
Conto corrente postale
n. 11256344
Orario degli uffici:
Martedì dalle 10 alle 12
Giovedì dalle 10 alle 12
Venerdì dalle 16 alle 18
Telefono 040/63.82.36
Grafica e stampa:
F 451 S.c.ar.l.
Tre mesi per pensare
a Dio e alla Madonna
Un grande evento
ha aperto il mese
di maggio: è stato
beatificato Giovanni Paolo
II, il primo giorno del
mese delle rose. Un uomo,
Karol Wojtjla, che iniziò
la sua giovinezza facendo
l’operaio in una cava di
pietre. Fu operaio fra gli
operai e nella vita operaio
del Signore, come Benedetto
XVI.
Nell’ultimo periodo della
sua esistenza al termine
del pontificato, la malattia
e un lavoro massacrante
l’avevano ridotto ad una
larva d’uomo, aveva perso
la sua prestanza fisica, la
capacità di muoversi e, infine,
anche la parola. In Lui
era rimasta solo l’immagine
del Cristo sofferente.
Questa icona aumentò la
sua popolarità al punto di
trasformare il funerale in
un plebiscito di osanna:
“Santo subito!”, con tre
milioni di uomini venuti
a venerarlo a San Pietro a
Roma.
Come il Sacro Cuore
del mese di giugno che si
offre in olocausto d’amore
infinito per gli uomini:
“Ecco quel cuore che tanto
ha amato”. E’ l’immagine
stessa a rendercelo presente:
Cristo con il cuore in
mano e un pensiero di bontà
sulla mente per salvare
i lontani, gli agnostici, gli
atei, in una parola i peccatori
moderni, che pensano
di salvarsi da soli, con una
auto-redenzione culturale
e scientifica.
Il mese di maggio, dedicato
a Maria, ci ha delineato
una Madonna che
la scrittura presenta con
poche parole. Il sì dell’Annunciazione
per dirci di
essere sempre disponibili
alla volontà di Dio; l’incontro
con la cugina Elisabetta,
quando erompe il “Magni-
ficat”, un inno entusiasta di
Dio, che confonde i potenti
ed esalta gli umili; l’intervento
per le nozze di Cana:
“Non hanno più vino” per
salvare la festa di una giovane
famiglia nel giorno
più bello della vita.
La Vergine è sempre
pronta ad intercedere per
ottenere grazie da Dio per
noi; a pregare nella contemplazione
per ammirare
la “magnalia Dei”, le grandi
opere di Dio a favore
del suo popolo; a salvarci
all’imbarazzo delle nostre
colpe, se ricorriamo a Lei.
Maria è sempre l’aiuto dei
Cristiani, come la voleva
don Bosco, che la festeggiava
il 24 maggio di ogni
anno e di ogni mese.
Don Pietro Zovatto
In assoluto
In assoluto silenzio.
Pregare è un entrare
nel desiderio di Dio
per cantare il magnificat
nella misteriosa stanza.
Tanto è lo spasimo del cuore
di chi cerca, da credere di non
essere cercato. Addormentandosi
l’anima respira con la preghiera,
anche il cuore prega.
Pregare con il sole
con la pioggia, in compagnia
di un’altra presenza invisibile.
Nella notte con le stelle
veglia amando l’amore
con quella parte dell’anima
che non dorme mai.
Vigile è la sentinella
che sprofonda nelle tenebre.
Pietro Zovatto