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AVVENIMENTI LIETI<br />
20 15 giugno 2011<br />
ISOLA NOSTRA<br />
… E arriva un momento<br />
importante nella vita di ogni<br />
uomo, quello di un compleanno,<br />
nella fattispecie quello<br />
riferito al “quarto anta”: per<br />
i meno pratici vi sto parlando<br />
del 70° anno di età. Una<br />
giornata così, in maniera<br />
particolare per i decennali, va<br />
festeggiata come si conviene,<br />
nel modo migliore. E questo<br />
giorno, il 2 maggio, è arrivato<br />
anche per Mario Depase.<br />
Vorrei ricordare un po’ il<br />
mio amico Mario. Faccio una<br />
piccola premessa: lo conosco<br />
da una vita, anche se sarebbe<br />
meglio dire che lui mi conosce,<br />
essendo più vecchio di me…<br />
Anche se ha vissuto ad <strong>Isola</strong><br />
solamente sino alla giovinezza,<br />
si considera a tutti gli effetti un<br />
“istriano DOC” – come dargli<br />
torto – anche se, come vedo io<br />
le cose, al posto suo mi sentirei<br />
più triestino che istriano...<br />
Abbiamo tutti e due, dopo<br />
la fuga dall’Istria, “soggiornato”<br />
per lunghi anni nel Cam-<br />
po Profughi di Padriciano;<br />
un periodo, sia per lui che per<br />
me credo – nonostante tutto<br />
– molto bello e spensierato,<br />
se non altro per l’età, e a quei<br />
tempi si festeggiavano gli anni<br />
e non gli “anta” degli anni…<br />
Io facevo il chierichetto e lui<br />
era “il capo” di noi chierichetti,<br />
era colui che insegnava a<br />
muovere i primi passi davanti<br />
all’altare ai ragazzini, qualche<br />
volta disobbedienti... La sua<br />
dedizione alla chiesa, anche<br />
da giovane, è stata sempre<br />
sincera, come lo è adesso e<br />
come – sono sicuro – lo sarà<br />
in futuro.<br />
Sin da giovane gli piaceva<br />
sempre organizzare qualcosa,<br />
non solo per la chiesa e quello<br />
che poteva riguardare le funzioni,<br />
ma anche delle gite e<br />
degli incontri; passione che<br />
gli è rimasta nel tempo e che<br />
coltiva tuttora con immutato<br />
entusiasmo (nonostante le<br />
settanta primavere…).<br />
Un’altra sua passione, ora<br />
più diradata, erano i viaggi<br />
nei paesi europei: bastava<br />
chiedere al suo camper (ora<br />
rottamato…) quanto avessero<br />
sudato le sue ruote e quanto<br />
avesse lavorato il contachilometri.<br />
Tempi passati, purtroppo…<br />
Quando vado a trovarlo<br />
a Gropada, lo vedo spesso al<br />
telefono e lo sento parlare di<br />
corriere, di orari, di funzioni,<br />
di ristoranti… Da quello che<br />
AUGURI, MARIO!... E AVANTI COSÌ<br />
ho visto (e credo che l’esperienza<br />
non mi manchi), mi<br />
pare che siano poche persone<br />
che si fanno un … mazzo così,<br />
per poi accontentarsi di ricevere<br />
solo un grazie e, qualche<br />
volta, nemmeno questo se la<br />
gita o il pellegrinaggio non è<br />
andato alla perfezione, anche<br />
se non per colpa sua.<br />
Tante volte parliamo delle<br />
tradizioni, ormai quasi perdute,<br />
che <strong>Isola</strong> d’Istria era<br />
orgogliosa (campanilismo<br />
puro…) di conservare; non<br />
solo quelle che riguardavano<br />
la chiesa, ma anche quelle<br />
portate avanti dalla comunità<br />
cittadina diciamo “laica”.<br />
Ogni tanto riesce a recuperare<br />
qualche vecchio vessillo,<br />
qualche labaro o qualche<br />
vecchio candelabro, che poi,<br />
assieme alla moglie Graziella,<br />
restaura e fa poi rimettere<br />
nella chiesa giusta.<br />
Non vorrei battere sempre<br />
sullo stesso tasto, ma Mario è<br />
stato – ed è tuttora – amico di<br />
più di un vescovo e di una miriade<br />
di sacerdoti con i quali ha<br />
collaborato all’organizzazione<br />
di pellegrinaggi e gite, anche<br />
in funzione delle tradizioni e<br />
usanze più strette che riguardavano<br />
la sua amata <strong>Isola</strong>.<br />
Che potrei dire di più su<br />
di lui… non vorrei farne un<br />
panegirico, non ne sarei capace.<br />
Caro Mario, beato te che<br />
riesci sempre a ricordare con<br />
tanto amore la tua terra, quella<br />
della tua infanzia e della tua<br />
gioventù, quella <strong>Isola</strong> che purtroppo<br />
non esiste più, e non<br />
per colpa nostra. Non si vede<br />
più nemmeno quel modo di<br />
vivere, quel pensiero e quelle<br />
convinzioni; è cambiato tutto<br />
e quel periodo indimenticabile<br />
non tornerà più per nessuno di<br />
noi istriani.<br />
Ad ogni modo, caro Mario,<br />
per concludere degnamente<br />
questo mio ricordo<br />
– che sperò sarà stato di tuo<br />
gradimento – ti auguro ancora<br />
tanti “anta” da festeggiare assieme<br />
a tua moglie Graziella,<br />
a tuo figlio Massimo, a tutti<br />
i tuoi parenti e, perché no,<br />
assieme anche ai tuoi tanti<br />
amici. Auguri!<br />
Luciano Bortolin<br />
… E anche il 2 maggio è<br />
ormai… un ricordo. Ma il<br />
Consiglio Direttivo di <strong>Isola</strong><br />
<strong>Nostra</strong> si unisce alle belle<br />
parole dell’amico Luciano<br />
per augurare al caro Mario<br />
tantissimi auguri, certi di<br />
averlo vicino, e sempre in<br />
prima linea con il suo entusiasmo<br />
e la sua voglia di fare,<br />
per mantenere ancora viva e<br />
unita la nostra Comunità.<br />
IL CORO DELLE COMUNITA’ ISTRIANE<br />
presentato un nuovo CD con melodie tradizionali dell’Istria<br />
Il coro dell’Associazione delle Comunità Istriane lo scorso 5 aprile ha presentato durante un<br />
applauditissimo concerto nella sede dell’Associazione il suo nuovo CD intitolato “Xe una tera…”,<br />
nel quale sono registrate melodie tradizionali dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.<br />
Il Presidente Rovis, davanti alle autorità e ad un caloroso pubblico, ha voluto sottolineare il<br />
grande valore del CD presentato nell’occasione, anche come contributo alla conservazione nel<br />
tempo di vecchi motivi delle nostre terre.<br />
Il coro, nato a Trieste nel 1987, è attualmente diretto dal mastro Francesco Bernasconi, con la<br />
collaborazione preziosa del maestro Paolo Venier all’organo e come voce solista.<br />
Congratulazioni vivissime a tutti i componenti e il nostro grazie per la loro presenza volta a<br />
dare maggiore solennità a tante manifestazioni religiose di <strong>Isola</strong> <strong>Nostra</strong>, non ultima per Pasqua<br />
al santuario di Strugnano.<br />
(foto Nicolò Novacco)