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15 giugno 2011 ISOLA NOSTRA
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Il Pellegrinaggio a Strugnano
Ai nostri giorni è ormai una tradizione radicata la gita “fuori
porta” per la seconda festa di Pasqua, quando frotte di vacanzieri
sciamano soprattutto alla ricerca di una “osmiza”
o di un agriturismo per passare un pomeriggio in compagnia.
Anche per gli isolani questa era una tradizione radicata con
destinazione il santuario di Strugnano, dove però al “profano”
di una scampagnata sui prati in fiore si univa il “sacro” di una
partecipata celebrazione in onore della Madonna. Sacro e profano
che si compenetravano senza togliere nulla all’altro, in completa
armonia e serenità.
E anche quest’anno molti isolani si sono ritrovati, con lo spirito
di sempre, partecipando alla processione dalla grande Croce che
domina il golfo e alla Messa cantata. E per finire, quatro ciacole
in allegria tra vecchi amici davanti alla tavola imbandita per un
rebechìn offerto come sempre dalla nostra Nerina.
Un sentito grazie a :
Don Roberto Rosa, che nonostante i suoi molteplici impegni,
anche quest’anno ha voluto essere con noi celebrando
la Santa Messa.
Al coro delle Comunità Istriane, che con la Messa cantada
ha dato solennità alla celebrazione
A Nerina Pugliese, la nostra bonassa, che insieme ai familiari
ha fatto rivivere l’antica tradizione della scampagnata
sui prati.
A Pini Zaro per il servizio fotografico
A, non ultimo, Mario Depase, solerte e impeccabile organizzatore
del pellegrinaggio come di tutte le altre nostre
ricorrenze religiose.
Nel solco di un'antica tradizione