02.06.2013 Views

clicca - Isola Nostra

clicca - Isola Nostra

clicca - Isola Nostra

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

22 15 giugno 2011<br />

ISOLA NOSTRA<br />

Sfogliando “La Voce di Arrigo” di 70 anni fa<br />

(prima puntata)<br />

a cura di Ferruccio Delise<br />

Voce di Arrigo”<br />

era il periodico “La<br />

dedicato ai dopolavoristi<br />

degli stabilimenti<br />

della Società “Arrigoni”, che<br />

aveva la sua direzione a Trieste.<br />

Faceva parte delle stampe<br />

propagandistiche Arrigoni a<br />

cura dell’Ufficio Propaganda<br />

di Trieste in via Galatti, dove<br />

tuttora esiste il grande palazzo,<br />

restaurato negli anni ’90, che<br />

doveva diventare sede della<br />

Regione e che tuttora risulta<br />

ancora inutilizzato.<br />

Direttore responsabile era il<br />

cav. Manlio Cappellato ed era<br />

stampato da “La Modernografica”.<br />

Veniva dato gratuitamente<br />

e ciò avveniva anche ad <strong>Isola</strong>,<br />

che era sede dello stabilimento<br />

principale per la conservazione<br />

del pesce e di altri prodotti<br />

alimentari fino alla fine della<br />

seconda guerra mondiale.<br />

In questo periodico tra l’altro<br />

venivano ampiamente pubblicati<br />

fatti e notizie che interessavano<br />

anche lo stabilimento e le maestranze<br />

di <strong>Isola</strong>, in particolare<br />

quelle dei dopolavoristi dediti<br />

allo sport, al teatro, alla musica<br />

e al tempo libero.<br />

Dieci anni fa l’amico Franco<br />

Stener, che qui ringrazio<br />

nuovamente, mi aveva prestato<br />

la sua collezione, dalla quale<br />

avevo scelto alcune pagine a<br />

sua volta pubblicate su <strong>Isola</strong><br />

<strong>Nostra</strong>. Oggi, con un secondo<br />

prestito di Franco, riprendiamo<br />

questo lavoro; per facilitare<br />

l’impaginazione, ho scannerizzato<br />

le singole foto e ribattuto<br />

i testi rispettando gli originali,<br />

includendovi anche le più brevi<br />

notizie prima trascurate. Le<br />

riprendiamo a puntate da dove<br />

era stato interrotto, con l’intenzione<br />

– se vi sarà l’interesse dei<br />

lettori e lo spazio – di ripetere<br />

con la veste grafica odierna i<br />

quattro numeri già pubblicati<br />

nel 2001-2002.<br />

Nei testi si noterà il tipico<br />

linguaggio dell’epoca in cui<br />

sono stati pubblicati - e che noi<br />

rispettiamo in originale - dove<br />

frequentemente vengono usate le<br />

parole “camerata” e “fascismo”,<br />

proprio come nel dopoguerra<br />

predominavano a <strong>Isola</strong> le parole<br />

“compagno” e ”comunismo”:<br />

tipiche voci dei due totalitarismi,<br />

che nella nostra cittadina<br />

La copertina del numero 5 de “La Voce di Arrigo” riporta un’operaia isolana dell’Arrigoni intenta<br />

alla lavorazione del pesce azzurro<br />

sparirono le prime nel 1945 e le<br />

seconde nel 1991, con il ritorno<br />

di “signore” e “democrazia”,<br />

usati in tutto il mondo libero da<br />

qualsiasi dittatura.<br />

Iniziamo con il supplemento<br />

n° 5 de “La Voce di Arrigo”<br />

del 20 novembre 1940, composto<br />

da 12 pagine. Quasi la metà<br />

del periodico è dedicata a <strong>Isola</strong><br />

poiché, oltre alla copertina,<br />

le pagine da 1 a 6 sono quasi<br />

interamente riempite con testi<br />

e foto della nostra cittadina, dei<br />

vari reparti dello stabilimento,<br />

della Festa dell’Uva e della<br />

recita del Dopolavoro di Pirano<br />

a <strong>Isola</strong>.<br />

LA FESTA DELL’UVA<br />

Riuscitissima è stata la festa<br />

dell’uva che si tenne nel Dopolavoro<br />

Arrigoni di <strong>Isola</strong> il 16<br />

ottobre 1940. Le sale della sede<br />

furono per varie ore letteralmente<br />

invase da una folla di dopolavoristi<br />

e familiari, che ricevettero<br />

tutti in dono un sacchetto di<br />

uva. Indovinate decorazioni e<br />

graziosi addobbi creavano un<br />

insieme quanto mai festoso.<br />

Dovunque la bella uva, bionda<br />

e mora, dovunque una signorile<br />

vivacità. L’orchestrina “Arrigo”<br />

e il coro di camerati in costume<br />

valsero ad accrescere l’animazione<br />

della festa. I pezzi musicali,<br />

ora lenti e melodiosi, ora allegri<br />

ed indiavolati, si alternavano alle<br />

fresche voci giovanili del coro<br />

ed echeggiavano gaiamente tra<br />

le sale e nel parco.<br />

Furono disputate delle par-<br />

tite a bocce, e grande successo<br />

ottenne pure il Concorso Premi,<br />

al quale concorrevano tutti<br />

gli intervenuti con il biglietto<br />

d’ingresso. Ecco l’elenco dei<br />

fortunati vincitori:<br />

1° premio (lire 500 – buono<br />

per l’acquisto di merci presso<br />

una qualsiasi ditta cittadina)<br />

all’operaia Maria Delise.<br />

2° (lire 200) a Giuseppina<br />

Degrassi<br />

3° (lire 100) a Giovanni Degrassi<br />

4° (completo in seta per signora)<br />

non ritirato – 5° (fornello<br />

elettrico) a Francesca Zaro<br />

– 6° 7° e 8° (un pacco di pro-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!