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la manipolazione in sicurezza dei farmaci ... - Ospedale Sicuro

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24h., corrispondente all'assunzione di 101 µg) per dosi assorbite di 10.000-100.000<br />

volte <strong>in</strong>feriori a quelle terapeutiche.<br />

Queste metodiche risultano partico<strong>la</strong>rmente utili per evidenziare assorbimenti elevati<br />

o <strong>in</strong> presenza di situazioni meno control<strong>la</strong>te.<br />

2.2.0 EFFETTI POTENZIALI DELL'ESPOSIZIONE RISCONTRATI SU OPERATORI SANITARI<br />

2.2.1 Evidenza di esposizione a sostanze genotossiche<br />

° Positività ai test di mutagenesi ur<strong>in</strong>aria: con il test di Ames si è riscontrata un'aumentata escrezione<br />

di mutageni nell'ur<strong>in</strong>a di soggetti professionalmente esposti durante <strong>la</strong> settimana <strong>la</strong>vorativa e una<br />

significativa dim<strong>in</strong>uzione durante il turno di riposo. Si è <strong>in</strong>oltre osservata <strong>la</strong> negatività degli stessi test<br />

<strong>in</strong> esposti <strong>in</strong> condizioni control<strong>la</strong>te.<br />

° Formazione di addotti con il DNA <strong>in</strong> vivo, sia su animali sia <strong>in</strong> pazienti trattati.<br />

2.2.2 Effetti genotossici<br />

° Aumentata frequenza di aberrazioni cromosomiche nei l<strong>in</strong>fociti:parametro <strong>in</strong>dicativo per un<br />

aumentato rischio di tumori a livello di gruppo ma non <strong>in</strong>dividualmente<br />

Aumentata frequenza di micronuclei nei l<strong>in</strong>fociti (<strong>in</strong>dicatori <strong>in</strong>diretti di aberrazioni cromosomiche).<br />

Aumento degli scambi tra cromatidi fratelli nei l<strong>in</strong>fociti .<br />

Gli studi con positività di aberrazioni cromosomiche e negatività di scambio fra cromatidi fratelli<br />

riflettono situazioni bonificate ma con esposizione pregressa maggiore di quel<strong>la</strong> <strong>in</strong> corso.<br />

Gli <strong>in</strong>dicatori citogenetici sono risultati negativi <strong>in</strong> operatori cont<strong>in</strong>uamente esposti <strong>in</strong> situazioni protette<br />

2.2.3 Effetti sul<strong>la</strong> gravidanza (I°Trimestre)<br />

- Eccesso di abortività spontanea. SONO DATI UNIVOCI RICONFERMATI IN DIVERSI STUDI<br />

- Eccesso di gravidanze ectopiche.<br />

- Eccesso di malformazioni congenite.<br />

Gli studi disponibili suggeriscono una associazione causale tra esposizione professionale a<br />

chemioterapici antib<strong>la</strong>stici nel primo trimestre di gravidanza e un'aumentata abortività.<br />

2.2.4 Effetti sull'organismo a lungo term<strong>in</strong>e<br />

° Leucemia (?)<br />

I dati sul<strong>la</strong> mortalità per tumore <strong>dei</strong> <strong>la</strong>voratori esposti a chemioterapici antib<strong>la</strong>stici<br />

risultano ancora <strong>in</strong>sufficienti per dimostrare <strong>in</strong> questi soggetti un maggiore rischio di<br />

sviluppare neop<strong>la</strong>sie professionali.<br />

Nondimeno esistono <strong>dei</strong> risultati sull'esposizione e l'assorbimento di questi<br />

<strong>farmaci</strong> tra <strong>in</strong>fermieri professionali che ne risultano esposti, e di effetti sul loro<br />

patrimonio genetico e sul<strong>la</strong> gravidanza, pertanto essi devono essere considerati<br />

come potenzialmente esposti a cancerogeni.<br />

Gli effetti avversi <strong>dei</strong> <strong>farmaci</strong> antitumorali non sono completamente dose-corre<strong>la</strong>ti ma<br />

possono variare <strong>in</strong> base al<strong>la</strong> suscettibilità <strong>in</strong>dividuale. Questo significa che per gli<br />

operatori esposti al rischio occorre prevedere le massime garanzie.<br />

Dobbiamo considerare i chemioterapici antib<strong>la</strong>stici come sostanze potenzialmente<br />

pericolose per gli operatori sanitari che li manipo<strong>la</strong>no. Non possiamo <strong>in</strong>dicare l'entità<br />

del rischio, ma, dal momento che sono sostanze capaci di esercitare un'azione<br />

genotossica, ne consegue che anche le esposizioni di lieve entità risultano <strong>in</strong>debite.<br />

Nonostante che non tutti i chemioterapici antib<strong>la</strong>stici sono cancerogeni e che quelli<br />

riconosciuti tali non lo sono <strong>in</strong> egual misura, va nondimeno considerato che <strong>la</strong><br />

preparazione di questi <strong>farmaci</strong> avviene nei medesimi ambienti sanitari e che<br />

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