inedita energia Attilio Bertolucci - Eni
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e che ci verrà offerto con dovizia dagli artisti del secolo che segue quello in cui<br />
egli visse e intrepidamente operò.<br />
giugno 1958<br />
⎡ Ritratto di uomo dagli occhi glauchi<br />
Tiziano Vecellio<br />
Galleria Palatina, Palazzo Pitti - Firenze ⎦<br />
i<br />
Il Cinquecento, che porta avanti le conquiste tecniche dell’arte<br />
quattrocentesca, senza naturalmente superarne l’assoluta fermezza stilistica, è ricchissimo<br />
di ritratti, ed era veramente imbarazzante sceglierne uno che rappresentasse<br />
il secolo. Alla fine ci siamo decisi per questo Tiziano, che sta a Firenze, alla<br />
Galleria Pitti, dopo essere entrato nelle raccolte medicee per via d’eredità, dalla<br />
famosa quadreria dei Duchi d’Urbino.<br />
Per tale provenienza c’è chi ha creduto di identificare, nel misterioso gentiluomo<br />
che ci guarda con i suoi occhi verdi, Guidobaldo da Montefeltro, mentre<br />
altri lo hanno chiamato Ippolito Riminaldi, o il Duca di Norfolk, o più genericamente<br />
“l’Inglese”.<br />
Mentre l’Ignoto di Antonello da Messina, che avete ammirato nel numero scorso,<br />
era tale per completa mancanza di dati, questo Signore di Tiziano lo è divenuto<br />
per eccesso di ipotesi anagrafiche. Ma non ci dispiace che non si sappia bene chi<br />
sia questo misterioso personaggio il cui abito scuro viene appena ravvivato dal<br />
bianco azzurro del colletto e dall’oro fulvo della collana; inutile sottolineare<br />
il meraviglioso accordo di colori che il grande pittore veneto sa comporre con<br />
questi tre semplici elementi. Non ci dispiace, dicevamo, perché ormai, affidata<br />
al pennello trasfiguratore di Tiziano, la figura non è più di persona storica ma<br />
ideale.<br />
Quell’accrescimento di valori psicologici che è la novità del Cinquecento rispetto<br />
al Quattrocento, tocca qui una delle sue punte più alte. Eroe di romanzo più che,<br />
ripetiamo, personaggio storico, è questo giovane trentenne la cui leggera trascuratezza<br />
nei capelli, nei baffi e nella barba non è certo indizio di sciatteria, ma piuttosto<br />
di quella “sprezzatura” che il contemporaneo Baldassar Castiglione riteneva<br />
prerogativa essenziale del cortigiano. C’è qualcosa di più, però, dell’eleganza, in<br />
questo gentiluomo: una malinconia un po’ febbrile, un ardore trattenuto che gli<br />
occhi, specchio dell’anima, hanno rivelato al pittore e il pittore ha reso con verità<br />
e poesia incomparabili.<br />
Non si dimentica facilmente un uomo come questo, dopo averlo visto anche in<br />
una semplice riproduzione: fermatolo sulla tela in un momento della sua vita,<br />
Tiziano ce lo ha fatto conoscere nella sua interezza fisica e spirituale, per sempre.<br />
luglio 1958<br />
110 111<br />
i<br />
⎡ Ritratto di vecchio<br />
Rembrandt<br />
Galleria degli Uffizi - Firenze ⎦<br />
Questo Ritratto di vecchio, che sta agli Uffizi, è opera tarda del<br />
grande pittore olandese Rembrandt, databile fra il 1664 e il 1669, anno di morte<br />
dell’artista. L’aureo Rinascimento è lontano, con la sua estiva pienezza e felicità,<br />
e la pittura fiorisce splendidamente fuori dal suo centro, l’Italia, con lo spagnolo<br />
Velázquez, gli olandesi Rembrandt e Vermeer.