John Constable Gustave Courbet Pierre-Auguste Renoir Georges Seurat André Derain gli “ismi” dell’arte moderna August Macke Umberto Boccioni Salvador Dalì Vasilij Kandinskij Winslow Homer Jackson Pollock Georges Braque Joseph Wright of Derby Claude Monet Henri Rousseau Francis Picabia Max Ernst Fernand Léger Mario Sironi Claes Oldenburg
aprile 1960 ⎡ Cattedrale di Salisbury dal giardino del vescovado John Constable Victoria & Albert Museum - Londra ⎦ Cominciamo dal Romanticismo, che è il primo movimento spirituale, con profondi riflessi in tutte le arti, dell’età moderna, età moderna che nasce con lui, da lui. Si può dire, anzi, che prima del Romanticismo le scuole artistiche non sono mai state del tutto consapevoli di quanto andavano portando di nuovo, anche se, per virtù di personalità d’eccezione, mettiamo un Masaccio, un Caravaggio, in breve tempo trasformavano il volto stesso della bellezza. Il Romanticismo, si sa, è legato al profondo rinnovamento di pensiero che si determina in Europa nella seconda metà del Settecento, e che ha le giustificazioni teoriche più alte nell’opera di alcuni grandi filosofi tedeschi, suscitatori e interpreti di un moto di liberazione dell’individualità umana che ancor oggi agisce nella vita di tutti noi. Ma non è qui il momento di spiegare diffusamente che cosa sia il Romanticismo, ci basterà illustrarlo nelle arti figurative, per essere più precisi, nella pittura. Va subito detto, e questo vale anche per tutti gli altri aspetti del movimento in questione, che quell’aspirazione a liberamente sentire e liberamente esprimere la commozione che si prova di fronte all’universo, è un’esigenza eterna dell’umanità. Così non è difficile trovare spunti romantici molto addietro, persino nel mondo classico, che dovrebbe esserne, a rigore, del tutto privo. Resta tuttavia che, soltanto sulla fine del secolo diciottesimo e all’inizio del decimonono, alcuni artisti hanno saputo, hanno voluto rompere con tutti gli schemi tradizionali, ponendosi in contatto diretto con la natura, cercando di lasciarsi penetrare da essa per potere poi restituire la sua essenza con la maggior verità possibile. Per la prima volta essi hanno avuto coscienza di poter effondere la piena dei propri 183
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Mondrian decide, come uno scalatore
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