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Imp. 4 Luglio-Agosto 2003 - FIGC Settore Tecnico Coverciano

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30<br />

SCUOLA<br />

ALLENATORI<br />

RUOLI<br />

LA “GONDOLA” PER IL CORRETTO<br />

IMPATTO COL TERRENO DEL PORTIERE<br />

Di Massimo Cacciatori*<br />

N<br />

ella stagione sportiva in corso, per la prima volta il<br />

<strong>Settore</strong> <strong>Tecnico</strong> ha inserito nell’ambito della tecnica<br />

calcistica, l’insegnamento della tecnica del portiere.<br />

Indubbiamente è stata colmata una lacuna, in quanto<br />

l’importanza del ruolo del portiere e l’evoluzione<br />

che ha subito negli ultimi anni, l’interesse sempre<br />

maggiore che esso suscita nei giovani, merita una conoscenza almeno<br />

di base che ogni tecnico dovrebbe avere.<br />

L’interesse e l’attenzione dei corsisti ha dimostrato l’utilità e la<br />

necessità di trattare l’argomento in modo specifico. Soprattutto in<br />

ambito dilettantistico tale utilità si è rilevata in maniera maggiore.<br />

In quanto, spesso, non si ha la possibilità di avere un collaboratore<br />

specifico per il portiere. Fin dall’avviamento al ruolo dei<br />

più giovani, per arrivare poi alla figura del portiere adulto, è bene<br />

considerare le diverse specifiche caratteristiche fisico-atletiche,<br />

tecnico-tattiche e mentali. Se è vero che ogni portiere tende ad<br />

una personalizzazione ed interpretazione del ruolo, è altrettanto<br />

vero che un corretto indirizzo di base aiuta certamente a crescere<br />

e a migliorarsi nel tempo. Un‘alta percentuale degli interventi<br />

del portiere implica il contatto col suolo (tuffi, rotolamenti, cadute<br />

con semicapovolte etc.) per cui una corretta impostazione nell’esecuzione<br />

di tali gesti è indispensabile nella formazione e preparazione<br />

generale.<br />

Una buona impostazione di base degli interventi a terra si ottiene<br />

ricercando la migliore coordinazione dei vari segmenti corporei<br />

(arti inferiori, tronco, arti superiori).Un esercizio fondamentale<br />

per tale scopo è la “gondola”. I punti d’impatto corporeo devono<br />

avere una precisa sequenza ed il tutto deve essere eseguito in<br />

funzione dell’intercettamento della palla e non come gesto fine a<br />

se stesso. Quindi la coordinazione dei movimenti, la giusta sequenza<br />

d’impatto corpo-terreno risultano importantissimi. I van-<br />

taggi che ne derivano sono molteplici di cui i più importanti sono:<br />

• diminuzione dei traumi nell’impatto col terreno (escoriazioni,<br />

distorsioni, borsiti, ematomi, fratture).<br />

• massimo allungamento del corpo e quindi maggiore copertura<br />

dello specchio della porta.<br />

• possibilità di tornare in posizione eretta senza l’appoggio a terra<br />

delle mani, quindi con • maggiori opportunità di ulteriore intervento.<br />

Negli interventi con traiettorie della palla rasoterra, la corretta dinamica<br />

(sequenza) dell’impatto col terreno è la seguente:<br />

1. malleolo esterno del piede;<br />

2. esterno ginocchio;<br />

3. anca;<br />

4. spalla.<br />

* Allenatore professionista di prima categoria - Docente ai corsi allenatori.

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