Imp. 4 Luglio-Agosto 2003 - FIGC Settore Tecnico Coverciano
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36<br />
SETTORE<br />
GIOVANILE<br />
TECNICA<br />
LA TECNICA APPLICATA COME<br />
PRESUPPOSTO DEL GIOCO COLLETTIVO<br />
di Antonio Acconcia*<br />
D<br />
ando seguito alla precedente trattazione riguardante<br />
la “Fase di Possesso della Tecnica Applicata e/o<br />
Tattica Individuale” (pubblicata nei numeri<br />
n°6/2001- n°1-2/2002), affronteremo sia in questo<br />
che nel prossimo numero del notiziario, alcuni temi<br />
riguardanti la “Fase di Non Possesso”.<br />
Come del resto abbiamo più volte sottolineato anche<br />
nei precedenti articoli, unitamente all’apprendimento della<br />
tecnica di base e all’acquisizione non solo naturale delle capacità<br />
coordinative, l’insegnamento della tecnica applicata e/o della tattica<br />
individuale è di primaria importanza nel settore giovanile, e<br />
soprattutto, in quelle fasce d’età nelle quali è insita una maggiore<br />
capacità d’apprendimento (cat. Esordienti e Giovanissimi). La<br />
conoscenza dei comportamenti individuali in situazione di giuoco,<br />
è un indispensabile bagaglio per qualsiasi calciatore e presupposto<br />
essenziale per ogni sviluppo tattico di squadra.<br />
In troppe realtà, anche a livello professionistico, nella stesura della<br />
programmazione, il tecnico, troppo spesso, passa da esercitazioni<br />
con obbiettivi tecnici di base, direttamente ad esercitazioni<br />
con obbiettivi tattici di squadra. È invece fondamentale lavorare<br />
sulla formazione del giovane calciatore, seguendo una logica e<br />
appropriata progressività metodologica, per intenderci, dal rapporto<br />
con la palla, passare al rapporto con palla e compagno, con<br />
palla e avversario, con palla compagno e avversario.<br />
FASE DI NON POSSESSO<br />
PRESA DI POSIZIONE E MARCAMENTO<br />
La presa di posizione è un comportamento di tattica individuale<br />
che richiede varie componenti, tra le quali l’intelligenza calcistica,<br />
l’intuizione e capacità coordinative quali, ad esempio, la capacità<br />
di valutazione spazio-temporale e la capacità d’orientamento.<br />
In linea generale il difendente deve frapporsi tra il proprio avversario<br />
e la porta mantenendosi nello spazio angolare che ha per<br />
vertice l’avversario in possesso di palla, in modo da avere a disposizione<br />
il più ampio campo visivo possibile.<br />
Più la situazione di giuoco sarà vicina alla zona pericolosa, più il difendente<br />
dovrà essere accorto nella propria presa di posizione.<br />
Nel caso in cui, il difendente, situato in una zona esterna del campo,<br />
venisse scavalcato dalla palla e conseguentemente saltato da<br />
un abile inserimento dell’attaccante, dovrebbe rientrare centralmente<br />
verso la propria porta, per presidiare la zona pericolosa,<br />
permettendo così a qualche compagno di scalare.<br />
Sia in una disposizione difensiva della squadra a uomo o di tipo<br />
misto, in cui è il libero abilitato al mantenimento di certi equilibri,<br />
che in una disposizione a zona, nella quale è il compagno più vicino<br />
ad offrire copertura a chi attacca il portatore di palla avversario,<br />
ci dovrà essere molta accortezza nell’applicare una appropriata<br />
presa di posizione. In entrambi i casi, il difendente, nel portarsi<br />
in copertura del compagno che affronta l’avversario in possesso<br />
di palla, dovrà posizionarsi in diagonale mantenendosi ad<br />
una giusta distanza dal compagno:<br />
- non troppo vicino, perché una finta dell’avversario potrebbe ingannare<br />
entrambi;<br />
- non troppo lontano, perché l’avversario una volta saltato il compagno,<br />
non deve avere a disposizione né il tempo né lo spazio<br />
per poter puntare anche lui.<br />
Anche in riferimento ad un importante principio di tattica in fase<br />
difensiva quale è l’azione ritardatrice, la presa di posizione del difendente<br />
assume una funzione di primaria importanza per una<br />
appropriata applicazione.<br />
Il comportamento individuale di chi, più vicino al portatore di palla,<br />
deve portarsi sulla linea palla-porta, e di chi invece deve dare la<br />
*Allenatore professionista di prima categoria.<br />
Docente ai corsi allenatori - Responsabile presso il <strong>Settore</strong> <strong>Tecnico</strong> della sezione<br />
per lo sviluppo del <strong>Settore</strong> Giovanile