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Imp. 4 Luglio-Agosto 2003 - FIGC Settore Tecnico Coverciano

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SETTORE<br />

GIOVANILE<br />

38<br />

TECNICA<br />

Le situazioni che possono verificarsi durante la gara sono molteplici,<br />

ne analizzeremo, per ovvi motivi di spazio, solo alcune.<br />

In un contesto tattico di squadra, il principio della concentrazione,<br />

si basa sulla progressiva restrizione degli spazi, man mano che<br />

ci si avvicina alla zona pericolosa.<br />

In riferimento al comportamento tattico individuale, il difendente,<br />

in linea generale, stringerà o allenterà la marcatura a secondo<br />

della vicinanza o meno della palla, collocandosi, fatto salvo alcune<br />

eccezioni, tra avversario e porta. Quindi, una corretta presa di<br />

posizione sarà presupposto fondamentale per un’applicazione più<br />

efficace del marcamento.<br />

In una disposizione della squadra a uomo od anche, in un contesto<br />

di tipo misto, dove si pretende da alcuni giocatori una marcatura<br />

a tutto campo, sarà compito dell’allenatore assegnare ad<br />

ogni avversario, un marcatore, con caratteristiche psico-fisico-tecnico-tattiche<br />

tali, da contrapporsi in modo efficace alle peculiarità<br />

dell’avversario, mentre in una disposizione della squadra a zona,<br />

il difendente potrà contrapporsi ad attaccanti dalle differenti<br />

caratteristiche.<br />

In tal senso certi comportamenti del difensore potranno variare in<br />

funzione delle caratteristiche del proprio avversario:<br />

Con un attaccante abile tecnicamente e dotato di velocità istantanea,<br />

il difensore dovrà possibilmente giocare d’anticipo; nel caso<br />

in cui l’avversario fosse più lento, il marcatore potrebbe concedergli<br />

la possibilità di entrare in possesso di palla, per poi intervenire<br />

successivamente attraverso l’uso del contrasto.<br />

Marcamento dell’avversario che va a sostegno del portatore<br />

di palla<br />

- Il difendente, in primo luogo, deve cercare di estraniarlo dal<br />

giuoco. Nel caso in cui il difendente, godesse di un’adeguata<br />

copertura in diagonale di un compagno, che negasse al portatore<br />

di palla avversario la possibilità di eseguire un passaggio<br />

in profondità, egli potrebbe posizionarsi in modo tale da porlo<br />

in zona d’ombra (contrasto indiretto), costringendo il portatore<br />

di palla avversario a trovare altre soluzioni. (v. fig. 2)<br />

- Il difendente deve impedire all’attaccante di impossessarsi della<br />

palla.<br />

Se questa venisse indirizzata verso il proprio avversario, il difendente,<br />

prendendo posizione tra avversario e porta, avrà l’accor-<br />

A<br />

B<br />

Fig. 2 - Il giocatore (A) effettua un contrasto indiretto mentre il compagno (B)<br />

con un abile presa di posizione, toglie, al portatore di palla avversario, la possibilità<br />

della giocata in profondità<br />

tezza di mantenere nei confronti dell’attaccante, posizionato di<br />

spalle, la distanza di un braccio, in modo da avere sia la possibilità<br />

di vedere la palla, sia lo spazio necessario per poterlo anticipare,<br />

utilizzando l’arto più vicino all’avversario. Il difendente deciderà<br />

di attuare questo tipo di intervento solo se sarà sicuro di<br />

intercettare la palla.<br />

Marcamento dell’attaccante, posizionato di spalle, in possesso<br />

di palla.<br />

Se l’avversario dovesse entrare in possesso di palla, il difendente<br />

non deve dargli la possibilità di giocarla a proprio piacimento.<br />

-Il difendente deve aver l’intelligenza di non commettere fallo, oltre<br />

a rischiare di incorrere in una sanzione disciplinare, consentirebbe<br />

alla squadra avversaria di usufruire benefici dallo sviluppo<br />

di una situazione con palla inattiva. Conseguentemente, attuando<br />

la marcatura, dovrà mantenere dal proprio avversario la distanza<br />

di un braccio, in modo da non offrire punti di riferimento<br />

all’attaccante, che contrariamente attraverso il contatto del corpo,<br />

potrebbe intuire la posizione del difendente e, usandolo come<br />

perno, appoggiandosi con schiena e spalle, gli potrebbe ruotare

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