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Un discorso epistemologico sulla complessità nelle Scienze della

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no dalla storia precedente e dalle necessità contingenti dei<br />

diversi sottoinsiemi, sembra essersi realizzata attraverso<br />

fenomeni ripetuti di auto-organizzazione a diversi livelli,<br />

nell’ambito dei diversi sottoinsiemi e fra loro. Se questa è la<br />

strada seguita, l’interazione tra le singole componenti deve<br />

essere stata forte e soprattutto ininterrotta, con uno scambio<br />

di informazione intensissimo. Qualcosa che non possiamo<br />

immaginare, fi nché ci riferiamo isolatamente ad acqua,<br />

ghiaccio, viventi, atmosfera, litosfera, ma che acquisisce<br />

una sua credibilità se riferita ad un sistema complesso. In<br />

altre parole, se la Terra è un sistema complesso, il comportamento<br />

di tale sistema, i meccanismi che lo regolano, le<br />

interazioni tra i diversi livelli e le diverse componenti, non<br />

possono essere che quelli descritti.<br />

Nel caso del nostro Pianeta, ci sembra pertanto che autoorganizzazione,<br />

auto-referenzialità ed evoluzione (sia pure<br />

nel senso limitato che abbiamo dato al termine) possano ben<br />

essere indicatori di un livello elevato di <strong>complessità</strong>.<br />

Insegnamento delle <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> Terra<br />

Se dal piano <strong>epistemologico</strong> ci spostiamo a quello didattico,<br />

non possiamo fare a meno di prendere le mosse dal<br />

breve documento presentato dall’American Geological Institute<br />

una decina di anni fa, a seguito di un dibattito che ha<br />

interessato migliaia di geologi negli Stati <strong>Un</strong>iti.<br />

In tale documento venivano tracciate le linee di un percorso<br />

didattico per le <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> Terra, dalle scuole elementari<br />

alle superiori, che tenesse conto degli sviluppi <strong>della</strong><br />

scienza, dei bisogni dell’uomo moderno e dell’evoluzione<br />

dei modelli di conoscenza.<br />

Secondo l’AGI i concetti base su cui impostare il percorso<br />

didattico sono pochi, otto in tutto, e tengono conto largamente<br />

dei concetti sviluppati sopra (vedi riquadro a pagina 10).<br />

Il documento non si spinge fi no a suggerire di considerare<br />

la Terra come un unico sistema integrato, anche se esplicitamente<br />

la defi nisce un Pianeta complesso (non sappiamo<br />

fi no a che punto in senso <strong>epistemologico</strong>).<br />

I testi di <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> Terra usciti negli ultimi anni tengono<br />

conto largamente di questa impostazione, compresi<br />

quelli italiani o tradotti di recente in Italiano. Più in generale,<br />

vengono rafforzate da una visione di questo tipo (che<br />

non esclude certo al suo interno un adeguato approfondimento<br />

dei contenuti più tradizionali) le motivazioni di un<br />

approccio corretto ed adeguato alle <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> Terra fi n<br />

dai primi livelli scolastici, motivazioni che possiamo qui riassumere,<br />

con alcune raccomandazioni.<br />

• Lo studio <strong>della</strong> Terra trascina con sé spontaneamente il<br />

concetto di evoluzione, da quella del Sistema Solare a<br />

quella dei sistemi terrestri, compresa la Vita. Esso offre<br />

inoltre il contesto ideale per porgere concetti-chiave quali<br />

tempo geologico, scala, cicli, risorse rinnovabili e non<br />

rinnovabili, interazione tra sistemi.<br />

• Lo studio delle <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> Terra è importante per tutti gli<br />

studenti, ad iniziare dalle scuole elementari, perché assicura<br />

che la popolazione dei diversi Paesi, e a maggior ragione<br />

del nostro, sia messa in grado di assumere con un adeguato<br />

livello di conoscenza decisioni personali e civiche su argomenti<br />

quali l’ambiente, i rischi geologici, l’energia, l’acqua,<br />

le materie prime ed altri soggetti scottanti.<br />

• Lo studio <strong>della</strong> Terra, mettendo in evidenza il delicato<br />

equilibrio del sistema ed i meccanismi complessi che ne<br />

assicurano il funzionamento, fornisce un’idea corretta<br />

del profondo rapporto che deve esistere tra sfruttamento<br />

delle risorse del sistema terrestre e sforzo di ricerca e di<br />

approfondimento delle conoscenze prodotto allo scopo.<br />

La consapevolezza <strong>della</strong> estrema sensibilità del mondo<br />

in cui viviamo alle perturbazioni, e la conoscenza delle<br />

loro possibili conseguenze, garantiscono un progresso<br />

costante e non illusorio <strong>della</strong> civiltà umana. Come abitanti<br />

del pianeta, veniamo infatti messi in guardia contro<br />

gli effetti vicini e lontani delle nostre attività e dei nostri<br />

interventi sul territorio, giungendo alla percezione <strong>della</strong><br />

stretta dipendenza dell’uomo dai processi geologici.<br />

• È importante che le nozioni di qualsiasi tipo che man<br />

mano vengono acquisite dallo studente <strong>sulla</strong> Terra in generale,<br />

dagli aspetti fi sici, astronomici, geografi ci fi no a<br />

quelli sociaIi, siano accompagnate passo passo da una<br />

parallela conoscenza dei contenuti e delle metodologie<br />

delle <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> Terra.<br />

• Ḕ importante in particolare che a fi anco dell’approccio<br />

scientifi co di tipo sperimentale/quantitativo si evidenzi<br />

con pari importanza e dignità l’approccio scientifi co di<br />

natura descrittiva e storica (ovviamente in senso <strong>epistemologico</strong>).<br />

• Altrettanto importante, in questa ottica, è che lo studente<br />

abbia chiara l’importanza del fattore tempo nei fenomeni<br />

geologici, del continuo divenire, delle incessanti trasformazioni<br />

in atto, e che si abitui di conseguenza a riconoscere<br />

nel mondo reale e <strong>nelle</strong> testimonianze del suo<br />

passato soprattutto processi attivi o non più attivi, piuttosto<br />

che oggetti o forme. Risalire mentalmente, in modo<br />

sistematico, dagli oggetti geologici osservati ai processi<br />

che li hanno generati o li stanno generando, è un esercizio<br />

che deve divenire una abitudine.<br />

Possiamo concludere che la Terra<br />

è un sistema complesso<br />

Come si vede, le rifl essioni di una scienza su se stessa<br />

non sono mai banali nel senso che una rivisitazione dei fondamenti<br />

di ogni disciplina alla luce di nuove prospettive o<br />

all’interfaccia con altri domini culturali costringe inevitabilmente<br />

a vedere le stesse cose in modo diverso.<br />

Ci siamo chiesti se la Terra non sia un sistema complesso,<br />

facendoci aiutare nell’analisi dal pensiero fi losofi co mo-<br />

Geoitalia 36, 2011 25

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