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Un discorso epistemologico sulla complessità nelle Scienze della

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<strong>Un</strong>a storia<br />

CESARE RODA, <strong>Un</strong>iversità di Udine<br />

Dopo la costituzione <strong>della</strong> Fondazione Geoitalia, nel corso <strong>della</strong><br />

presidenza <strong>della</strong> Prof. Isabella Premoli Silva, le tre Associazioni<br />

Fondatrici <strong>della</strong> FIST perdettero interesse nella FIST che era destinata<br />

a cessare per essere sostituita dalla Fondazione.<br />

La mancanza di interesse è dimostrata dal fatto che alla conclusione<br />

del mandato <strong>della</strong> Prof. Isabella Premoli Silva nessuno dei<br />

componenti del Consiglio di Presidenza volle sobbarcarsi l’onere<br />

<strong>della</strong> Presidenza <strong>della</strong> FIST per il successivo biennio.<br />

In seno al Consiglio di Presidenza fu fatto il mio nome; io non<br />

mi ero mai interessato <strong>della</strong> FIST, non avevo mai partecipato ai<br />

Forum di <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> Terra e non ricevevo neppure la rivista Geoitalia;<br />

ero cioè del tutto estraneo.<br />

La mia accettazione <strong>della</strong> carica fu quindi preceduta da dubbi<br />

derivanti dal fatto che non riuscivo a capire perché fosse stato fatto<br />

il mio nome. Chiesi spiegazioni ad alcuni degli allora componenti<br />

del Consiglio di Presidenza <strong>della</strong> Fist, i quali non seppero darmi una<br />

motivazione convincente.<br />

Superando dubbi e incertezze, anche con l’aiuto di Piera, accettai<br />

per spirito di servizio e, nella prima riunione del Consiglio di<br />

Presidenza, presentai il documento sui rapporti tra FIST e Fondazione<br />

pubblicato alla pagina 4 di questo fascicolo. Nel preparare la riunione<br />

mi ero infatti reso conto che la costituzione <strong>della</strong> Fondazione<br />

aveva drenato tutte le risorse fi nanziarie <strong>della</strong> FIST e che la costituzione<br />

<strong>della</strong> Fondazione prevedeva di fatto la chiusura <strong>della</strong> FIST.<br />

Il documento rappresenta il programma di quello che avrei fatto<br />

come Presidente <strong>della</strong> FIST. I contenuti del documento furono<br />

oggetto di discussione in varie riunioni del Consiglio di Presidenza;<br />

la sostanza delle discussioni verteva sempre sul quesito se fosse<br />

opportuno chiudere la FIST ovvero chiudere la Fondazione.<br />

La coesistenza delle due strutture, situazione che è tipica delle<br />

Associazioni analoghe alla FIST, come ad esempio l’American Geological<br />

Institute, non è mai stata accettata (o compresa) da molti di<br />

coloro che hanno avuto responsabilità nella FIST e nella Fondazione.<br />

Non sono mai stati invece messi in discussione i compiti <strong>della</strong><br />

FIST ispirati a quelli dell’AGI e soprattutto ai compiti dell’American<br />

Institute of Physics (AIP), una Federazione di Associazioni Scientifi<br />

che fondata nel 1931.<br />

La discussione su quale delle due strutture (FIST o Fondazione)<br />

si dovesse sopprimere ha rallentato il processo per l’adozione di<br />

uno status giuridico per la FIST. La scelta di adottare una struttura<br />

del tipo ONLUS, inoltre, è stata complicata dal fatto che la<br />

normativa italiana è disegnata avendo in mente essenzialmente<br />

associazioni di persone e non associazioni di associazioni come è il<br />

In poche parole<br />

caso <strong>della</strong> FIST. Sarebbe stato semplice scrivere nello Statuto <strong>della</strong><br />

FIST che tutti i soci delle Associazioni Scientifi che federate nella FIST<br />

sono di diritto soci <strong>della</strong> FIST; in questo caso gli organismi direttivi<br />

<strong>della</strong> FIST sarebbero stati eletti da tutti i soci delle Associazioni federate,<br />

facendo evidentemente perdere rilevanza alle Associazioni<br />

e Società Scientifi che federate nella FIST. Peraltro le norme di legge<br />

applicate dalla Agenzia delle Entrate richiedono che, ai fi ni <strong>della</strong><br />

iscrizione nel registro delle ONLUS, una associazione abbia uno<br />

statuto “democratico”, che signifi ca che tutti i componenti <strong>della</strong><br />

ONLUS debbono avere gli stessi poteri.<br />

Per superare questi problemi è stata inserita nello Statuto una<br />

Assemblea “democratica”, cioè una Assemblea nella quale le Associazioni<br />

hanno un numero di rappresentanti correlato al numero<br />

dei propri iscritti, con un piccolo “premio di priorità” alle tre Società<br />

scientifi che fondatrici <strong>della</strong> FIST e un Consiglio di Presidenza disegnato<br />

<strong>sulla</strong> base delle funzioni da svolgere, in modo da permettere<br />

di privilegiare la disponibilità a lavorare.<br />

La FIST ha continuato a svolgere le due funzioni disegnate dai<br />

Soci fondatori: l’organizzazione dei Forum biennali di <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong><br />

Terra e la pubblicazione <strong>della</strong> rivista Geoitalia. I Forum sono stati<br />

sempre più caratterizzati dall’essere una occasione di incontro per<br />

tutta la Comunità Italiana di <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> Terra: Professori, Ricercatori,<br />

Professionisti, Insegnanti di <strong>Scienze</strong> naturali, Studenti, Appassionati;<br />

quindi non solo l’Accademia. Ormai da quattro edizioni<br />

partecipano ai Forum più di 1.200 congressisti (più di 1.500 nell’ultima<br />

edizione), e questa partecipazione credo debba essere valutata<br />

positivamente, anche perché comprende un gran numero di giovani.<br />

La rivista Geoitalia viene distribuita in oltre 7.000 copie ed è<br />

divenuta un veicolo culturale apprezzato soprattutto al di fuori del<br />

mondo accademico.<br />

Negli ultimi anni una polemica è stata avviata dalle tre Società<br />

scientifi che fondatrici <strong>della</strong> FIST nei riguardi <strong>della</strong> loro creatura: la<br />

FIST. La motivazione di questa polemica sembra essere essenzialmente<br />

il fatto che in una struttura che ha l’ambizione di divenire<br />

punto di aggregazione e di promozione per le <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> Terra,<br />

come è il caso <strong>della</strong> FIST, le tre Società Scientifi che fondatrici non<br />

hanno un ruolo preminente. Si tratta di una motivazione che contiene<br />

in sé stessa una evidente contraddizione: “né avere un ruolo<br />

preminente e volere tenere tutti insieme puossi per la contradizion<br />

che nol consente”, come direbbe Dante parafrasando i suoi versi<br />

119 e 120 del canto ventisettesimo dell’Inferno.<br />

Questa polemica, nel corso <strong>della</strong> quale sono stati messi in discussione<br />

anche i compiti <strong>della</strong> FIST, ha assorbito molto tempo ed energie<br />

che avrebbero potuto, più profi cuamente, essere destinate ad avviare<br />

iniziative comuni per la promozione delle <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> Terra.<br />

Vedremo cosa ci riserva il futuro.<br />

<strong>Un</strong>a buona notizia<br />

CESARE RODA, <strong>Un</strong>iversità di Udine<br />

Guardate il grafi co qui a lato; rappresenta il numero degli studenti complessivamente immatricolati<br />

negli Anni Accademici dal 2003/2004 al 2010/2011 <strong>nelle</strong> due classi: 16 <strong>Scienze</strong><br />

<strong>della</strong> Terra e L 34 <strong>Scienze</strong> Geologiche.<br />

Dopo anni di progressiva diminuzione degli studenti immatricolati <strong>nelle</strong> due classi,<br />

a partire dall’Anno Accademico 2009/2010 si è avuto un aumento: nell’Anno Accademico<br />

2009/2010 un aumento modesto (11 immatricolati in più dell’anno precedente),<br />

poi nell’Anno Accademico 2010/2011 un aumento consistente: 275 immatricolati in più<br />

dell’Anno Accademico precedente.<br />

Il numero di 1.350 studenti immatricolati nell’Anno Accademico 2010/2011 è molto<br />

vicino al numero di 1.354 studenti immatricolati nell’Anno Accademico 2004/2005.<br />

Non sono in grado di individuare le motivazioni di questa inversione di tendenza; sicuramente i Docenti dei corsi di laurea dispongono<br />

di maggiori informazioni e possono aiutare nella ricerca delle motivazioni che hanno spinto un maggior numero di studenti a scegliere le<br />

<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> Terra. Sarebbe importante capire se il risultato qui esposto è stato favorito da azioni positive delle singole <strong>Un</strong>iversità o delle<br />

altre strutture attive nel campo delle <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> Terra, ovvero se è solo il risultato del rifl usso da altri corsi di laurea che negli scorsi<br />

anni avevano avuto una crescita eccessiva o ancora se è stato favorito da una valutazione basata esclusivamente <strong>sulla</strong> osservazione che ci<br />

sarebbe la necessità di un maggior numero di geologi per la gestione del territorio e dei rischi di natura geologica.<br />

Coloro che ritengono di poter contribuire a dare risposte a queste domande sono caldamente invitati a intervenire; le pagine di Geoitalia<br />

sono a loro disposizione.<br />

Questo spazio è a disposizione dei colleghi che hanno qualche cosa da dire; c’è un limite: 500 parole. Testi a: roda@uniud.it<br />

Geoitalia 36, 2011 3

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