Accenni ai principali - Frati Cappuccini Messina
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55 - Storia della Provincia di <strong>Messina</strong> -<br />
Il Vescovo, presa attenta visione delte cose, sentita la esposizione concorde delle persone<br />
presenti più qualificate, costatata la assoluta autenticità delle Reliquie raccolte e conservate in<br />
sagrestia, dispose che le Reliquie venissero portate in una stanza messa a disposizione dalla<br />
Amministrazione comunale nell'edificio del vicino Municipio, alla porta e alla finestra della quale<br />
vennero apposti i sigilli.<br />
Il Vescovo quindi discese personalmente nel sepolcreto dove era precipitata e si era<br />
incenerita l'urna e fece diligente ricerca di eventuali altre Reliquie. Si raccolsero difatti i resti di<br />
corpi ivi seppelliti: resti che vennero poi inumati essendo apparsi con tutta evidenza all'esame<br />
fattone d<strong>ai</strong> medici periti che non si poteva affatto trattare di Reliquie del Beato.<br />
Le Reliquie del Beato, raccolte e custodite come sopra detto,furono attentamente esaminate nel<br />
pomeriggio dello stesso giorno 10 maggio d<strong>ai</strong> due Signori Medici che già avevano prestato la loro<br />
opera in occasione della ricognizione delle Reliquie del novembre 1961, e cioè il Barone Dott.<br />
Giuseppe Salomone di Nicosia e il Prof. Salvatore Micale di Catania, assistiti nel caso d<strong>ai</strong> signori<br />
Dott. Lo Cascio e Dott. Cassarà di Mistretta.Dalt'esame fatto emerse con assoluta certezza che i<br />
resti,diligentemente controllati, appartengono alle Reliquie del Beato Felice.<br />
Si tratta di una trentina di pezzi, senza contare i piccoli frammenti; di dimensioni notevoli alcuni<br />
(una tihia, un omero, parte di costole), altre di dimensioni discrete ma non classificabili con<br />
certezza perchè gli elementi caratteristici, che avrebbero servito alla classificazione, si sono<br />
staccati dal resto o frantumati o carbonizzati.<br />
Dopo l'esame dei medici le Reliquie furono collocate in una urna decente che venne<br />
debitamente sigillata e che fu trasportata a<br />
Nicosia, in attesa che se ne provveda un'altra più decorosa e definitiva.<br />
A questo proposito il Vescovo sottoscritto si reca a premura di comunicare che l'onere per<br />
la costruzione detla nuova urna è stato assunto dal Signor Sindaco della Città di Mistretta a nome<br />
di tutta la popolazione.<br />
Si permette inoltre di rendere noto che le Autorità e la citta- dinanza di Mistretta hanno<br />
espresso il loro vivo desiderio di vedere collocate nella loro stessa Città, nell'urna da loro donata,<br />
le Reliquie del Beato Felice da Nicosia: rito del quale potrà eventualmente essere incaricato<br />
l'Ecc.mo Vescovo di Patti.appartenendo Mistretta a questa Diocesi.<br />
Della verità di quanto sopra esposto fanno fede insieme con il Vescovo le persone che con<br />
lui si sottoscrivono.<br />
Nicosia, 21 maggio 1962.<br />
Clemente Gaddi, Vescovo<br />
Can. Salvatore Milici, Vicario Generate<br />
Sac. Sigismondo Vitale, Arciprete della Cattedrale<br />
Can. Filippo Capra, Rettore del Seminario<br />
Can. Salvatore Gioco, Decano del Capitolo<br />
Avv. Salvatore Motta, Sindaco di Nicosia<br />
Geom Epifanio La Greca<br />
Avv. Mariano Potenza, Not<strong>ai</strong>o<br />
Geom. Cav. Andrea Angiletlo<br />
Sac. Franchina Arturo<br />
Lo Iacono Sebastiano<br />
Dott. Giuseppe Salomone<br />
Dott. Micale Salvatore<br />
Dott. Giuseppe Lo Cascio<br />
Dott. Giuseppe Cassarà<br />
Dott. Mario Fallica<br />
Sac. Giuseppe Castano,Cancelliere"