San Marco in SyIvis - Istituto studi atellani
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secoli avevano diviso i vari staterelli della penisola e delle differenze socio-economiche<br />
che esistevano di fatto fra una zona e l’altra. Non era facile, ma è da dire che neppure si<br />
operò <strong>in</strong> maniera da avviare realmente il processo unitario. Si credette che unificando la<br />
legislazione ed il fisco tutti i problemi fossero risolti ed <strong>in</strong>vece non si ottenne altro che il<br />
peggioramento della situazione.<br />
«Il crescendo della rivoluzione legislativa s’impose a tutti i metodi e a tutti i sistemi,<br />
giacché, per conservare si dovette <strong>in</strong>novare cont<strong>in</strong>uamente. Le affermazioni di pr<strong>in</strong>cipio<br />
furono torbide. La gratuità, la laicità e l’obbligatorietà trionfarono nelle scuole<br />
elementari, senza che al problema dell’istruzione nazionale si cercasse una vera<br />
soluzione. Il governo, anziché assumere le scuole elementari per impiantarle ovunque, e<br />
secondo il bisogno, le affidò all’ignoranza, all’avarizia e alla miseria dei Comuni; le<br />
scuole tecniche rimasero mal def<strong>in</strong>ite e peggio organizzate, le classiche si mantennero<br />
confuse, troppe e male distribuite; fra queste e quelle non si ebbero le dist<strong>in</strong>zioni di<br />
metodo e di <strong>in</strong>dirizzo reclamate da tutti i grandi spiriti. Per un postumo rispetto al<br />
federalismo si conservarono tutte le università, lasciandone la maggior parte senza<br />
materiali scientifici, senza professori e senza scolari.<br />
Nella soppressione degli ord<strong>in</strong>i religiosi e nell’<strong>in</strong>cameramento dei loro beni si<br />
rispettarono gli ord<strong>in</strong>i <strong>in</strong>segnanti, sebbene dovessero essere aboliti primi per sottrarre il<br />
paese all’<strong>in</strong>fluenza dell’<strong>in</strong>segnamento clericale; ma il sentimento conservatore della<br />
monarchia e la bigotteria borghese li volle <strong>in</strong>vece sole superstiti. Nelle ferrovie,<br />
massimo fra i benefici della rivoluzione, <strong>in</strong> pochi anni cresciute a quattordicimila<br />
chilometri, pur tentando la magnifica audacia di <strong>in</strong>iziare con esse <strong>in</strong> molte prov<strong>in</strong>ce il<br />
sistema stradale, <strong>in</strong>vece di compirlo, si dovette sottostare a deviazioni politico-federali.<br />
Fra i balzelli, il più orig<strong>in</strong>ale ed il più giusto fu quello della ricchezza mobile; ma<br />
ripartito per cont<strong>in</strong>genti anziché per quantità, produsse nelle applicazioni le maggiori<br />
<strong>in</strong>giustizie; fra i peggiori, quello del mac<strong>in</strong>ato aggravò la miseria dei più miseri, ma<br />
salvò le f<strong>in</strong>anze dal fallimento. Della perequazione fondiaria, presto promessa, non si<br />
ardì organizzare gli <strong>studi</strong>, giacché le prov<strong>in</strong>ce meridionali, fortunate della mancanza o<br />
della <strong>in</strong>sufficienza dei catasti, ricalcitrarono; nella rov<strong>in</strong>a della crisi f<strong>in</strong>anziaria il<br />
governo si sgravò di molti oneri, addossandoli ai Comuni, già fortemente gravati e <strong>in</strong><br />
preda essi medesimi alla febbre dei debiti ...» 6 .<br />
Il processo unitario fu, dunque, largamente contrastato dalla volontà di rispettare<br />
istituzioni e strutture dei vecchi stati dissolti, soprattutto fu impedito dalla volontà di<br />
non pregiudicare determ<strong>in</strong>ati <strong>in</strong>teressi. Ben presto sopratutto nelle regioni meridionali,<br />
ci si avvide che il promesso r<strong>in</strong>novamento sociale non si verificava e non si aveva<br />
alcuna <strong>in</strong>tenzione di attuarlo; i «baroni» di un tempo erano ora diventati «galantuom<strong>in</strong>i»,<br />
ma conservavano <strong>in</strong>tatti i propri privilegi; la povera gente cont<strong>in</strong>uava ad essere<br />
dimenticata, se mai veniva più duramente colpita, come, ad esempio, con l’applicazione<br />
della citata tassa sul mac<strong>in</strong>ato.<br />
«.... I napoletani avevan dichiarato col plebiscito, che loro volontà era di unirsi all’Italia<br />
una sotto la monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele. A Tor<strong>in</strong>o si credé che<br />
chiedessero di essere annessi e assimilati al più presto possibile. Di qui le discordie e i<br />
malcontenti.<br />
I consorti posero le mani su tutto, non d’altro curandosi se non di affrettare<br />
l’assorbimento di Napoli nel nuovo Regno d’Italia. Le tariffe doganali furono rovesciate<br />
da un giorno all’altro, provvedimento del quale l’<strong>in</strong>dustria locale soffrirà per lungo<br />
tempo. I codici furono modificati <strong>in</strong> senso piemontese; e fu grave rammarico per i<br />
6 A. ORIANI, La lotta politica <strong>in</strong> Italia, ed. Cappelli 1969, pag. 267.<br />
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