il monumento naturale palude di torre flavia, un ... - WWF Italia
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quanto basata sul lavoro delle persone, sulla <strong>di</strong>stribuzione equa dei red<strong>di</strong>ti, ed attenta<br />
al mantenimento ed alla riqualificazione dell’ambiente <strong>naturale</strong>.<br />
Ed è per questo che Torre Flavia, come altre aree protette, non è <strong>un</strong> museo<br />
<strong>di</strong> <strong>un</strong> ambiente ma <strong>un</strong> paesaggio che manifesta la possib<strong>il</strong>ità concreta <strong>di</strong> attuare<br />
<strong>un</strong> modello <strong>di</strong>verso conservando e riqualificando l’ambiente e mantenendo <strong>un</strong>a<br />
relazione, anche produttiva, tra natura e in<strong>di</strong>viduo.<br />
Inquadramento territoriale del litorale laziale<br />
<strong>di</strong> Francesco Maria Mantero<br />
“Quei giorni <strong>di</strong> vita campestre erano giorni id<strong>il</strong>liaci per gli abitanti della <strong>palude</strong>.<br />
Uomini, animali e piante vivevano in armonia e tutti ne traevano vantaggio.<br />
La <strong>palude</strong> avrebbe potuto continuare a produrre pascoli per nutrire i suoi<br />
abitanti per sempre”.<br />
A. Leopold, 1949.<br />
La costa del Lazio si estende per poco meno <strong>di</strong> trecento ch<strong>il</strong>ometri e <strong>di</strong> questi<br />
circa duecentotrentasei sono costituiti da coste basse e sabbiose. Proprio quel<br />
tipo <strong>di</strong> litorale che non fu certo propizio alla crescita precoce<br />
<strong>di</strong> <strong>un</strong>a civ<strong>il</strong>tà marinara (i latini erano forse anche per<br />
questo <strong>un</strong> popolo <strong>di</strong> pastori e agricoltori) ma che oggi attira<br />
gli interessi economici <strong>di</strong> <strong>un</strong> modello <strong>di</strong> “sv<strong>il</strong>uppo” che<br />
ha trasformato <strong>il</strong> litorale praticamente ov<strong>un</strong>que in ambienti<br />
quasi del tutto artificiali.<br />
Sono scomparse quasi dappertutto le d<strong>un</strong>e, le vaste<br />
e malinconiche piane costiere assolate e solitarie che caratterizzavano<br />
questa porzione del Lazio sino agli anni ‘60,<br />
le zone umide, in gran parte sostituite, nel corso degli an-<br />
La costa<br />
laziale oggi,<br />
Foto LN<br />
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