Capitolo 2 26 cumulando limo e arg<strong>il</strong>la e l’acqua della falda ha maggiore possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> risalire per cap<strong>il</strong>larità. Nella fascia interna gli effetti del vento e dell’incoerenza della sabbia si attenuano, e le piante attingono alla falda che, inf<strong>il</strong>trata <strong>di</strong> acqua marina, fornisce acqua salmastra, con salinità ridotta e soggetta a forti variazioni stagionali: nei perio<strong>di</strong> piovosi la maggiore inondazione abbassa la salinità dell’acqua, mentre d’estate l’evaporazione favorisce la risalita dall’acqua salmastra e la concentrazione <strong>di</strong> salinità in superficie. In tutti questi ambienti le piante si alimentano <strong>di</strong> acqua salmastra: la tolleranza per la salinità dell’acqua <strong>di</strong>venta <strong>di</strong> conseguenza <strong>un</strong> adattamento fisiologico necessario alla vita vegetale. I sali <strong>di</strong>sciolti nell’acqua marina infatti danno luogo alla cosiddetta “ari<strong>di</strong>tà fisiologica”, che porta le cellule a perdere acqua per osmosi: negli ambienti salini le specie vegetali sopravvivono grazie alla capacità fisiologica <strong>di</strong> accumulare soluti nel succo cellulare, ripristinando così la capacità <strong>di</strong> assorbire acqua dall’esterno. In alc<strong>un</strong>e alofite (piante degli ambienti salati) la concentrazione <strong>di</strong> soluti è talmente alta che in passato alc<strong>un</strong>e specie venivano raccolte per estrarne sostanze chimiche, come nel caso <strong>di</strong> specie del genere Salsola, da cui venivano estratte soda e altre sostanze al fine <strong>di</strong> produrre detersivi e vetro. I prati salsi Dirigendosi verso la Torre dall’ingresso più vicino, l<strong>un</strong>go lo stradello più frequentato dai visitatori (sentiero dei pescatori), si apre imme<strong>di</strong>atamente, rivolgendo lo sguardo verso Nord, la visione <strong>di</strong> <strong>un</strong> ambiente complesso e ormai quasi scomparso dal litorale laziale: i prati salati del me<strong>di</strong>terraneo, oggi protetti in qualità <strong>di</strong> Habitat <strong>di</strong> Importanza Com<strong>un</strong>itaria 1410 (J<strong>un</strong>cetalia maritimi). Si tratta anche in questo caso <strong>di</strong> <strong>un</strong>’ampia categoria che include formazioni erbacee <strong>di</strong>verse per struttura e specie dominanti, che vegetano tutte su terreni salsi e perio<strong>di</strong>camente acquitrinosi per flusso <strong>di</strong> acque salmastre. L’elemento più evidente nel paesaggio vegetale è <strong>il</strong> prato retrod<strong>un</strong>ale <strong>di</strong> ambiente salso ad alte graminacee ed alti gi<strong>un</strong>chi: si tratta <strong>di</strong> <strong>un</strong>a copertura densa, chiusa, formata prevalentemente da specie perenni, in genere fornite <strong>di</strong> rizomi e superanti <strong>il</strong> metro <strong>di</strong> altezza a maturità, con prevalenza <strong>di</strong> gi<strong>un</strong>co marittimo (J<strong>un</strong>cus maritimus Lam.), gi<strong>un</strong>co foglioso (J<strong>un</strong>cus subulatus Forskal), gramigna litoranea (Agropyron p<strong>un</strong>gens -Pers.-R. et S.), e Beckmannia (Beckmannia eruciformis -L.- Host). A queste specie si accompagnano più o meno frequentemente <strong>il</strong> gi<strong>un</strong>co p<strong>un</strong>gente (J<strong>un</strong>cus acutus L.), la plumbaginacea limonio com<strong>un</strong>e (Limonium serotinum -Rchb.- Pign.) e <strong>un</strong>a vistosa malvacea, l’altea com<strong>un</strong>e (Althaea officinalis). All’interno <strong>di</strong> questa fisionomia si <strong>di</strong>stinguono abbastanza zone nettamente dominate da gi<strong>un</strong>co marittimo e gi<strong>un</strong>co foglioso, che si presentano come nuclei delle due specie regolarmente alternati, e aree più aperte e ricche <strong>di</strong> specie, dominate da beckmannia e gi<strong>un</strong>co foglioso, con anche lisca marittima (Bolboschoenus maritimus (L.) Palla = Scirpus maritimus L.), altea, gi<strong>un</strong>co p<strong>un</strong>gente, gi<strong>un</strong>co marittimo, scagliola p<strong>un</strong>gente (Phalaris coerulescens Desf.), gramigna litoranea, astro annuale (Aster squamatus -Sprengel- Hieron), limonio com<strong>un</strong>e, e Limonium serotinum. Spora<strong>di</strong>camente anche <strong>il</strong> panico acquatico (Paspalum paspalodes -Michx.- Scribner) e <strong>il</strong> miglio multifloro (Oryzopsis m<strong>il</strong>iacea (L.) Bentham et Hooker ex Ascerson et Graebner).
In alto a sinistra e a destra: praterie su terreni salsi (J<strong>un</strong>cetalia maritimi). Al centro a sinistra: Limonium serotinum (Rchb.) Pign. (Limonio com<strong>un</strong>e), famiglia plumbaginacee. Al centro a destra: prateria <strong>di</strong> ambiente salso ad Agropyron p<strong>un</strong>gens Foto AG. Sotto a sinistra: prati a Beckmannia erucifornis e J<strong>un</strong>cus Sabulatus, Foto AG. Sotto a destra: particolare <strong>di</strong> Agropyron p<strong>un</strong>gens (Pers.) R. et S. (gramigna litoranea), famiglia graminacee, Foto AG 27