Scarica | Download - art a part of cult(ure)
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Decisamente la maggior p<strong>art</strong>e delle gallerie più giovani ha puntato sulla fotografia, che in<br />
Italia ormai vanta una vasta gamma di proposte con un elevato livello tecnico e <strong>art</strong>istico,<br />
riconosciuto e competitivo anche all’estero, portato avanti in p<strong>art</strong>icolare dalla nuova<br />
generazione ma c’è anche un ritorno al gusto per il disegno in piccolo e grande formato,<br />
innalzato allo stesso livello della pittura. Non è mancata la grafica tradizionale, raffinata,<br />
reinventata su nuovi supporti o digitale dalle linee leggerissime e dinamiche. Anche la<br />
s<strong>cult</strong>ura è stata abbastanza presente ma sempre più vista in forma impura, integrata e<br />
sovrapposta ad altri linguaggi e realizzata con materiali leggeri o impensabili. Scelte più<br />
caute con <strong>art</strong>isti sicuri, nella sezione Main Section dedicata a 50 gallerie d’<strong>art</strong>e<br />
contemponea conosciute, dove spiccano gallerie presenti per la prima volta in una fiera<br />
romana come la Valentina Moncada, ma anche Lorcan O’Neill o grandi assenti come Il<br />
Ponte, LipanjePuntin etc. Prestigiosa anche la selezione delle gallerie internazionali tra cui<br />
ben 6 di New York e tra gli <strong>art</strong>isti-cameo troviamo Bill Viola, David LaChapelle, Tracy<br />
Emin.<br />
Delude Fuori Misura, la sezione a cielo aperto dedicata a 18 opere di grandi dimensioni,<br />
dispersiva, non riesce a mantenere il passo con le proposte delle altre due sezioni e non<br />
cattura attenzione.<br />
L’imponente struttura dell’Ex Mattatoio, ora sede del Macro Fut<strong>ure</strong> unito al nuovo<br />
Padiglione della Pelanda, con i suoi 8.000 metri quadrati ha permesso una grande<br />
dinamica di eventi collaterali intorno alla fiera, con la possibilità di passare continuamente<br />
da zone interne ad esterne, permettendo un’assimilazione ad ampio respiro importante<br />
per il pubblico che passando da un padiglione all’altro ha potuto sostare in zone relax dove<br />
si sono alternate performance o altri eventi fino alle feste serali.<br />
In fondo una fiera di <strong>art</strong>e contemporanea oltre a far riunire tutti gli addetti ai lavori e ad<br />
alleggerire il portafoglio dei collezionisti, dovrebbe essere anche una grande occasione per<br />
avvicinare il pubblico e cercare di far sbiadire un po’quel grosso pregiudizioso punto<br />
interrogativo che compare sulle teste, quando si parla di <strong>art</strong>e contemporanea.<br />
Diamo un bel bollino-fiducia a Roma The road to contemporary <strong>art</strong> e ti aspettiamo così<br />
forte anche l’anno prossimo.<br />
Leggi anche: http://www.<strong>art</strong>ap<strong>art</strong><strong>of</strong><strong>cult</strong><strong>ure</strong>.net/2010/05/28/roma-the-road-to-<br />
Commenti a: "E’ nata una fiera | di Maddalena<br />
Marinelli"<br />
#1 Commento: di matteo il 6 giugno 2010<br />
la sezione st<strong>art</strong>-up non era solo nel padiglione della pelanda ma anche negli<br />
altri due padiglioni. Lorcan O’neill aveva già p<strong>art</strong>ecipato alle scorse edizioni.<br />
Documentatevi meglio<br />
#2 Commento: di Barbara M<strong>art</strong>usciello il 7 giugno 2010<br />
Un caro ringraziamento a Matteo per l’attenzione e la sua puntualizzazione.<br />
Però però però:<br />
la frase “…dove spiccano gallerie presenti per la prima volta in una fiera<br />
romana come la Valentina Moncada, ma anche Lorcan O’Neill o grandi assenti<br />
come…” dice esattamente quello che confermi tu, cioè che per l’autrice<br />
dell’<strong>art</strong>icolo spiccano gallerie come la Moncada, per la prima volta in questa<br />
Fiera, ma spicca anche Lorcan O’Neill (non dice che p<strong>art</strong>ecipa per la prima<br />
volta!) e alcuni assenti…