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Fig. 1<br />
volte. A tal fine si è formato un indirizzario email con<br />
una divisione in gruppi di docenti delle diverse sedi<br />
afferenti ad uno stesso SSD e si è inviata una comune<br />
email in cui, oltre a spiegare i principi e le ragioni di<br />
questo Progress Test, si richiedeva a ciascun gruppo<br />
disciplinare di riunirsi telematicamente per discutere i<br />
programmi svolti e formulare delle specifiche domande<br />
di settore sulla base di una comune linea guida che<br />
prevedeva tre direttive di base:<br />
a) creare domande su argomenti fondamentali e<br />
imprescindibili nelle conoscenze di un professionista<br />
ostetrico/a, evitando domande su aspetti più specifici e<br />
approfonditi che invece sono oggetto di un normale<br />
esame di profitto di quell’insegnamento;<br />
b) prestare la massima attenzione affinché ogni singola<br />
domanda, dalla sua parte enunciativa alle singole<br />
cinque risposte possibili, avesse la totale accettazione e<br />
condivisione di tutti gli altri docenti del settore, nessuno<br />
escluso;<br />
c) formulare ciascuna domanda in modo tale da<br />
poter essere letta e ponderata da uno studente nell’arco<br />
del tempo di circa 1-1.5 minuto/domanda.<br />
Conseguentemente, si è raccomandata una tipologia di<br />
domanda breve e chiara, evitando al massimo delle<br />
risposte troppo generiche del tipo “tutte quelle precedenti/nessuna<br />
di quelle precedenti”.<br />
Per supportare uno standard comune di formulazione,<br />
si è allegato all’email un format di una domanda<br />
tipo. Il numero delle domande richieste a ciascun gruppo<br />
disciplinare è stato tre volte superiore alla percentuale<br />
definita per quel settore nel Progress Test al fine<br />
di poter successivamente operare un sorteggio delle<br />
domande da inserire nel testo finale della prova. I<br />
docenti di settore, quindi, non sapevano quali domande,<br />
fra quelle del pool da loro formato, sarebbero state<br />
oggetto del test.<br />
A seguito di questa email, ogni gruppo di lavoro di<br />
SSD ha iniziato a riunirsi telematicamente per concordare<br />
unitariamente le domande. Questa fase è stata particolarmente<br />
critica e ha necessitato di una serie di sollecitazioni<br />
e interventi su un certo numero di gruppi di<br />
lavoro. Bisogna tuttavia sottolineare che, dopo un<br />
primo momento di riflessione e maturazione da parte<br />
dei vari docenti del lavoro da svolgere e delle sue<br />
ragioni didattiche, gran parte dei gruppi di lavoro disciplinare<br />
hanno subito dopo dimostrato un positivo interesse<br />
all’esperienza e hanno telematicamente proposto<br />
e discusso delle proprie domande di settore fino a raggiungere<br />
un reale consensus su ogni singola domanda.<br />
Progress Test nei CL delle Professioni Sanitarie<br />
Gli autori dell’articolo sono concordi nel sottolineare<br />
l’importanza fondamentale di questa fase di preparazione<br />
del Progress Test. Riteniamo, infatti, che il coinvolgimento<br />
di tutti i Docenti di uno stesso SSD in tutte le<br />
sedi nel formulare domande condivise/accettate possa<br />
superare alcune importanti criticità emerse nel Progress<br />
Test effettuato nel corso di Laurea in <strong>Medicina</strong> e<br />
<strong>Chirurgia</strong>. Con questa metodologia si è quindi assicurato<br />
che tutti gli studenti erano potenzialmente in grado<br />
di rispondere su argomenti di settore che erano stati<br />
paritariamente svolti in tutte le sedi. Come importante<br />
corollario di questa fase di lavoro, il dialogo intrapreso<br />
fra tutti i docenti di SSD sul programma svolto nel corso<br />
di Laurea in Ostetricia ha chiaramente evidenziato alcune<br />
rilevanti problematiche riguardanti il core curriculum<br />
del settore. Queste problematiche sono state ben<br />
chiare soprattutto negli SSD di base nei casi in cui i<br />
docenti dovevano accorpare in un unico corso sia studenti<br />
di infermieristica che quelli di ostetricia. In quest’ultimo<br />
caso, il programma svolto è risultato ovviamente<br />
più generale e, in alcuni aspetti, anche molto<br />
diverso rispetto a quello svolto dai docenti che non<br />
avevano operato questo accorpamento. Questi ultimi<br />
docenti, infatti, hanno avuto più tempo per sviluppare<br />
e approfondire meglio quegli argomenti con un più<br />
alto impatto professionale per le ostetriche/i.<br />
Ottenuto da ogni SSD il proprio pool di domande<br />
condivise/accettate e operato il sorteggio delle domande<br />
che avrebbero composto il testo finale della prova,<br />
il gruppo di lavoro generale del corso di Laurea in<br />
Ostetricia ha successivamente formulato all’unanimità<br />
due ulteriori principi metodologici per un corretto svolgimento<br />
del Progress Test: a) predisporre al momento<br />
del test uno scambio fra le sedi dei docenti responsabili;<br />
b) stabilire il periodo più idoneo per svolgere la<br />
prova.<br />
Per quanto riguarda il primo punto, si è unanimemente<br />
stabilito che in ciascuna sede la prova sarebbe<br />
stata condotta con la presenza di un Presidente o di un<br />
Coordinatore proveniente da un’altra sede in qualità di<br />
membro esterno della commissione operativa locale.<br />
Questo interscambio di docenti responsabili fra le varie<br />
sedi avrebbe infatti rappresentato una preziosa occasione<br />
per una contemporanea Site Visit da parte del<br />
docente ospitato. Gli autori sono concordi che la contestuale<br />
unione dell’esecuzione del Progress Test e della<br />
Site Visit sia stato uno dei punti nuovi e qualificanti dell’esperienza<br />
operata dal corso di Laurea in Ostetricia.<br />
Lo scambio di sede fra i responsabili dei Corsi è stata<br />
una scelta accolta molto favorevolmente anche da tutti<br />
gli studenti che, durante la prova, hanno potuto vedere<br />
la realizzazione concreta di quell’interscambio culturale<br />
e di presenza alla base stessa dell’idea dell’universitas.<br />
Per quanto riguarda il secondo punto, anche in<br />
questo caso il gruppo di lavoro ha unanimemente stabilito<br />
di svolgere il Progress Test non fra il primo e<br />
secondo semestre, come avvenuto nel corso di<br />
<strong>Medicina</strong>, ma alla fine del mese di luglio, cioè in un<br />
momento in cui ciascun anno di corso ha concluso<br />
completamente il suo ciclo di lezioni. Questa scelta ci<br />
permette ora di affermare che i dati provenienti da<br />
ciascun anno sono davvero rappresentativi delle<br />
conoscenze di quell’anno di corso in quanto gli studenti<br />
coinvolti avevano regolarmente seguito entrambi<br />
i semestri e non uno solo. Il gruppo di lavoro ha<br />
Med. Chir. <strong>47</strong>, 2046-2051, 2009<br />
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